Tutte le iniziative dell’ateneo friulano per l’Abruzzo

Ateneo di Udine unito all'università dell'Aquila nel segno della solidarietà

Sostegno finanziario e squadre di esperti al lavoro su modelli
di ricostruzione e recupero di patrimonio edilizio e storico-documentale

Dal Friuli all’Abruzzo nel segno della solidarietà fra atenei segnati dal terremoto. Il senato accademico e il Consiglio di amministrazione dell’Università friulana hanno, infatti, deciso di devolvere all’Università dell’Aquila una quota di 20 mila euro dei fondi del 5 per mille del 2007 destinati all’ateneo di Udine. Si tratta di un atto di solidarietà verso un’università con cui quella friulana vuole stringere un rapporto di fraterna vicinanza. «Anche all’Aquila, come a Udine – dice il rettore Cristiana Compagno - c’è una simbiosi profonda tra Territorio ed Ateneo che non deve interrompersi e che, invece, deve diventare motore della ricostruzione e rinascita». In quest’ottica le attività promosse dall’Università del Friuli sono molteplici e diversificate. Oltre ai fondi deliberati dal senato accademico e dal consiglio di amministrazione, infatti, l’ateneo ha deciso di esonerare dal pagamento della seconda rata delle tasse universitarie gli studenti abruzzesi iscritti a Udine.
 
«L’Università del Friuli - prosegue Compagno – è nata trent’anni fa, dalla legge nazionale per la ricostruzione della nostra terra dopo il sisma del 1976 ed è, dunque, figlia di quel dolore e di quella speranza. Forse mai un terremoto aveva prodotto assieme a devastazione e disperazione anche rinascita come in quel caso. Di quel messaggio siamo e dobbiamo continuare ad essere orgogliosi testimoni ed esempio di speranza per chi sta attraversando momenti cosi difficili».
 
Tra le iniziative messe in atto dall’ateneo friulano in Abruzzo, l’elaborazione del progetto sui modelli di gestione e pianificazione della ricostruzione, a cura di Sandro Fabbro, professore di tecnica e pianificazione urbanistica della facoltà di Ingegneria. Sono inoltre in fase di avvio attività per il recupero di materiali storici e documentali persi o danneggiati dalle calamità naturali, a cura del gruppo specializzato di Archivistica, guidato da Roberto Navarrini, professore di archivistica alla facoltà di Lettere e filosofia. Infine anche Start Cup, la business plan competiton fra idee imprenditoriali innovative, sarà focalizzata sui progetti applicabili alle aree terremotate.
 

L’Ateneo ha, inoltre, attivato due gruppi di ingegneri e tecnici già intervenuti in Abruzzo. Si tratta del gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Civile, coordinato dal professor Gaetano Russo nell’ambito del consorzio interuniversitario ReLuis (Rete di laboratori universitari in ingegneria sismica), chiamato a collaborare presso l’Unità di crisi del dipartimento della Protezione civile nazionale per verificare l’agibilità degli edifici interessati dal sisma, e della alla missione scientifica “Assess-Abruzzo”, organizzata dal dipartimento di Georisorse e territorio sulla valutazione del rischio sismico degli edifici scolastici della regione e guidata dall’ingegner Stefano Grimaz in sinergia con la Protezione civile regionale.

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