La proposta di Honsell dopo l’incontro con Pedicchio e Cosolini

"La vicepresidenza di Friuli Innovazione all'Area Science Park"

Un documento della Regione
regolerà i rapporti fra i due enti

            “La carica di vicepresidente di Friuli Innovazione, il consorzio incaricato dalla Regione di gestire il futuro Parco scientifico tecnologico, potrà essere ricoperta da un rappresentante dell’Area science park. In questo modo la Regione avrà la certezza che non si possano creare duplicazioni”. Il presidente di Friuli Innovazione e rettore dell’università di Udine, Furio Honsell, al termine dell’incontro con l’assessore regionale Roberto Cosolini e la presidente di Area, Maria Cristina Pedicchio, propone la vicepresidenza di Friuli Innovazione al rappresentante dell’ente giuliano che entrerà a far parte del Consiglio di amministrazione di Friuli innovazione. In cambio è stato chiesto l’impegno di Area a riservare un posto nel suo Cda a Friuli innovazione. “Penso che un atteggiamento costruttivo e concreto sia da privilegiare rispetto ad uno distruttivo e astratto – afferma Honsell – e auspico che anche Area faccia lo stesso. Circa il risorgere del mai sopito “mantra dei doppioni” in area giuliana, bisogna ricordare che lo sviluppo dei parchi tecnologici ha ormai scala planetaria e che quindi è poco innovativo da parte giuliana voler inibire questo processo in regione. Area non può pretendere il monopolio della ricerca – continua Honsell -. La creazione di una rete di enti di ricerca, senza un nodo cardine, è il modello al quale deve ispirarsi la governance della ricerca e dell’innovazione regionale”.
 
 
            Durante l’incontro che si è svolto a Trieste è stata esaminata una bozza di accordo presentato dalla Regione per regolare i rapporti fra Area science park e Friuli innovazione. Nel documento, che la Regione redigerà in forma definitiva e invierà a Honsell e Pedicchio per l’approvazione, saranno delineate le modalità di cooperazione fra i due enti. “Non penso – sottolinea Honsell – che la bozza di un documento possa costituire un momento importante per la politica dell’innovazione, che invece si costruisce sul campo, facendo funzionare le iniziative insediate nei parchi e realizzando un sistema di valutazione a posteriori che premi chi ha lavorato meglio. Ma se la Regione ritiene opportuno definire un documento programmatico per aiutare la collaborazione fra i due enti, siamo pronti a trovare una formula che soddisfi tutti. Se la Regione, però, vuole garantirsi un utilizzo efficace delle risorse per l’innovazione, deve dare inizio ad una rigorosa valutazione a posteriori, più che del coordinamento a priori. La qualità dei risultati indicherà qual è il vero “ente inutile””.
 
 
            Su alcuni punti è già stato trovato un accordo. L’Area e il Consorzio insieme definiranno le linee strategiche e la programmazione dell’attività di ricerca e innovazione e di trasferimento tecnologico alle imprese, coordinandone direttamente l’attuazione, cureranno l’ammissione, la validazione e il controllo dei laboratori di ricerca e sviluppo nel polo scientifico di Udine e sovrintenderanno in particolare all’istruttoria, alla convenzione, al monitoraggio e alla verifica dei risultati. E ancora: promuoveranno nel polo scientifico di Udine nuove iniziative, ovvero attività integrate o coordinate con quelle già in essere o da realizzare da parte dell’Area stessa nel comprensorio di Trieste r gestiranno i servizi di trasferimento tecnologico sul territorio, l’assistenza alle imprese e lo sviluppo di progetti industriali innovativi.
 
            
        Il Consorzio, in particolare, curerà le operazioni industriali, commerciali, mobiliari, immobiliari, formative e ogni altra iniziativa utile per l’attività del polo tecnologico e promuoverà l’incubazione di impresa, la realizzazione di laboratori “misi” università-impresa, l’attuazione di iniziative per la formazione e l’insediamento di nuove attività imprenditoriali anche attraverso spin-off tra le università della regione e il mondo dell’impresa, curandone il sostegno e favorendo l’acquisizione di brevetti, la diffusione e la commercializzazione dei risultati ottenuti, l’insediamento di imprese che sfruttano la presenza e le ricadute della ricerca e sono rivolte alla produzione hi-tech o ai servizi industriali. L’Area, in particolare, riserverà priorità alle iniziative di trasferimento tecnologico destinato al sistema della piccola e media impresa locale e coordinerà le relazioni fra i diversi insediamenti (Padriciano, Udine, Amaro, Pordenone) in modo da favorire il massimo delle ricadute, evitando nello stesso tempo duplicazioni e sovrapposizioni, al fine di creare una rete regionale dell’innovazione.

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