Impegnato il Dipartimento di scienze giuridiche grazie anche alla Banca dati dei talenti femminili

Accordo Ateneo-Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri

Obiettivo: potenziare le capacità delle Regioni di valorizzare le professionalità femminili ai vertici delle società controllate pubbliche

Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri e Dipartimento di scienze giuridiche dell’Università di Udine hanno firmato un accordo di collaborazione per realizzare un progetto volto a rafforzare le capacità delle Regioni di individuare professionalità femminili da inserire negli organi di governo delle società a controllo pubblico. L’accordo intende così promuovere la presenza femminile di qualità nei processi decisionali economici. L’obiettivo finale è assicurare una più incisiva attuazione della legge n.120/2011 (cosiddetta “Golfo-Mosca”) che prevede “quote di genere” nella governance delle imprese controllate dalla pubblica amministrazione. Il progetto pilota sarà attuato innanzitutto nelle Regioni dell’“Obiettivo Convergenza”, cioè Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, accompagnandone la concreta implementazione e diffusione.

«Grazie anche al progetto “Banca dati dei talenti femminili” – spiega Marina Brollo, direttrice del Dipartimento di scienze giuridiche – l'Università di Udine è stata riconosciuta e scelta come centro di eccellenza a livello nazionale nelle attività volte alla diffusione della cultura e delle buone prassi in materia di pari opportunità». Con la nuova iniziativa, il gruppo di lavoro vuole sperimentare e sviluppare forme e azioni per il riequilibrio tra i generi anche quale modello di riferimento per combattere gli stereotipi di natura culturale.

Il Dipartimento di scienze giuridiche dell’Ateneo friulano sarà impegnato, in particolare, nel supporto specialistico e qualificato per consolidare e approfondire le competenze in materia di pari opportunità e di non discriminazione di genere, secondo le indicazioni e gli obiettivi nazionali ed europei.

Il progetto, coordinato dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha durata annuale ed è cofinanziato con 158.585 euro grazie al Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2007-2013.

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