Udienza pubblica venerdì 11 giugno in sala Tomadini a Udine

All'Ateneo processo simulato davanti alla Corte di giustizia europea con studenti e giudici "speciali"

Al centro di tre cause ipotetiche, un ospedale italiano in Afghanistan, il termovalorizzatore di Acerra, due banche nazionali e una piccola azienda
Inoltre, pareri sull’Autorità portuale unica in FVG e il Porto Franco di Trieste

È tutto pronto all’Università di Udine per la quarta edizione del processo simulato che si terrà venerdì 11 giugno, con inizio alle 15.30, nella sala Tomadini, in via Tomadini 30/a a Udine. Si tratta di un’esperienza di didattica avanzata che simula un’udienza pubblica davanti a un tribunale d’eccezione, la Corte di giustizia dell’Unione europea. Protagonisti, un’ottantina di studenti del corso di Diritto internazionale privato della facoltà di Giurisprudenza che istruiranno le cause messe a ruolo. Il collegio giudicante sarà composto da una decina di rappresentanti delle istituzioni locali, degli atenei friulano e giuliano, del mondo economico e del Foro. La Corte “ad hoc” dovrà pronunciarsi su tre cause e due pareri tecnici, tutti ipotetici, ma ispirati alla realtà.
 
Il primo caso riguarda un’organizzazione ospedaliera italiana presente in Afghanistan con un ospedale e il cui titolare è stato incriminato dalla procura di Kabul per non aver rispettato alcune norme locali. Al centro della seconda causa c’è il termovalorizzatore ad Acerra (Napoli): il Governo italiano ha assunto la disponibilità esclusiva della struttura e il proprietario della stessa si oppone anche in vista anche di una sua futura cessione prevista dalle autorità. L’ultimo procedimento vede una piccola industria citare in giudizio due banche nazionali che hanno rifiutato l’apertura di una linea di credito necessaria per realizzare un impianto di trasferimento di energia. La Corte dovrà inoltre esprimere due pareri tecnici sulle modalità di istituzione di un’Autorità portuale unica in Friuli Venezia Giulia e sul Porto Franco di Trieste.
 
Faranno parte della Corte Pietro Fontanini, presidente della Provincia di Udine; Furio Honsell, sindaco di Udine; Riccardo Riccardi, assessore regionale ai Trasporti; l’onorevole Ferruccio Saro; Antonio Marano, direttore centrale di Unicredit; Massimo Schintu, direttore generale dell’Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori (Aiscat), l’avvocato Roberto Paviotti. E ancora, per il mondo accademico, Giacomo Borruso, preside della facoltà di Architettura dell’Università di Trieste e già rettore dell’ateneo giuliano, e, per l’Università di Udine, Fabio Vendruscolo, delegato dell’ateneo per l’Innovazione e la razionalizzazione dell’offerta didattica, e Francesco Saverio Ambesi Impiombato, presidente del Consiglio di corso di laurea in Infermieristica di Udine.
 
Il programma dell’udienza pubblica in seduta plenaria prevede alle 15.30 l’ingresso della Corte, alle 15.45 l’avvio della discussione delle cause, alle 17.30 il ritiro in Camera di Consiglio della Corte e alle 18 circa la lettura dei dispositivi delle sentenze. Il processo simulato è organizzato dalla cattedra di Diritto internazionale privato della facoltà di Giurisprudenza dell’ateneo friulano.

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