Burocrazia e burocratese: Gian Antonio Stella ne parla in Ateneo

La conferenza introduce il corso di aggiornamento “Per una P.A. aperta, trasparente, accessibile”

 Il tema dello snellimento dell’apparato burocratico, cui parallelamente si accompagna il complesso aspetto della necessità di semplificare la lingua della comunicazione istituzionale e delle amministrazioni pubbliche, sarà al centro della conferenza dal titolo “L’eterna guerra alla burocrazia” che il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella terrà venerdì 5 febbraio all’Università di Udine. L’appuntamento, in programma alle 11.30 nella sala Gusmani di palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine, introduce il corso di aggiornamento in comunicazione istituzionale “Per una P.A. aperta, trasparente, accessibile” organizzato dall’ateneo friulano a partire dal prossimo 4 marzo.

 
Porteranno i saluti la delegata per l’alta formazione e i master, Maria Chiarvesio, il direttore del Dipartimento di studi umanistici e patrimonio culturale, Andrea Zannini, l’assessore comunale all’innovazione, Gabriele Giacomini. Gian Antonio Stella introdurrà il pubblico nel complesso mondo della burocrazia e del burocratese. I lavori saranno coordinati da Raffaela Bombi, direttrice del corso di aggiornamento “Per una P.A. aperta, trasparente, accessibile”, e da Vincenzo Orioles, presidente del Centro ricerche sui linguaggi e loro applicazioni.
 
Con il corso di aggiornamento “Per una P.A. aperta, trasparente” (iscrizioni aperte), che prende idealmente avvio con la conferenza di Gian Antonio Stella, «l’Università di Udine – spiega raffaella Bombi - vuole stimolare la cultura del dialogo tra pubblica amministrazione e cittadino, costruendo un percorso di consapevolezza e di formazione che coinvolga gli operatori e tutti coloro che sono per diversi motivi sono impegnati nella comunicazione». Il corso affronterà temi quali la semplificazione della comunicazione istituzionale, l’agenda digitale”, gli open data, la partecipazione, il dialogo permanente e responsabile, la comunicazione web e social come nuovi valori per una pubblica amministrazione moderna, aperta e trasparente.
 

«Gian Antonio Stella – anticipa Bombi - da tempo e su diversi piani affronta il tema dello snellimento dell’apparato burocratico e della necessaria semplificazione della lingua della comunicazione istituzionale e delle amministrazioni pubbliche, una lingua opaca, ricca di formule paradossali se non, a volte, caricaturali. Le ‘perle’ del burocratese continuano a circolare e a rendere illeggibili i testi con cui lo Stato comunica con i propri cittadini: “mettere in emersione”, “condizione ostativa”, “entro e non oltre”, “ai fini di” sono solo alcune delle storture della comunicazione istituzionale italiana in grado di alimentare quella antilingua di Calvino che non riesce ancora a cedere il passo  a una auspicata lingua trasparente, comprensibile con cui lo Stato deve comunicare con il suo cittadino».

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