Missione istituzionale guidata dalla presidente della regione, Debora Serracchiani

Friuli Venezia Giulia - Cina: interscambi fra sistemi universitari

Incontri con cinque prestigiose università di Pechino

Si sono rivelati molto proficui gli incontri del sistema universitario regionale che, nel corso della missione istituzionale guidata dalla presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha incontrato ben cinque prestigiose università di Pechino, ovvero Beijing Normal University, Capital Normal University, Peking University (Beida), Beijing University of Civil Engineering and Architecture oltre alla University of Chinese Academy of Sciences.

Sono state poste le basi per collaborazioni accademiche sia nella ricerca che della didattica in diversi ambiti scientifici: conservazione e valorizzazione dei beni culturali, fisica, chimica, meccatronica, didattica dell'italiano a sinofoni e del cinese agli italiani.

"In tutti gli incontri - ha rilevato Serracchiani - ha suscitato molto interesse il fatto che il Friuli Venezia Giulia sia punto di arrivo di uno dei percorsi della nuova Via della Seta (Belt&Road Initiative) rilanciati dal presidente Xi Jinping. L'approccio di sistema che ha visto la delegazione dell'Università di Udine promuovere anche le iniziative dell'Università di Trieste e della Sissa si è rivelato un prezioso valore aggiunto perché ha consentito di offrire un quadro esaustivo delle competenze e delle opportunità presenti in regione".

Con alcuni atenei saranno firmati accordi finalizzati all'organizzazione congiunta di scuole estive tematiche da realizzare in Friuli Venezia Giulia e allo scambio di studenti e docenti, non solo con le università incontrate ma, con riferimento all'ambito ingegneristico, con un network di 44 università cinesi di cui è parte la Beijing University of Civil Engineering and Architecture.

L'incontro con il direttore del dipartimento di lingua italiana avuto presso la Beijing Foreign Studies University consentirà all'Università di Udine di stipulare già entro l'anno un accordo finalizzato a favorire lo scambio di studenti italiani di lingua e cultura cinese e laureandi cinesi di lingua e letteratura italiana.

L'interesse per l'Italia e per una realtà organizzata, sicura e estremamente dinamica come il Friuli Venezia Giulia, unica regione italiana presente al forum Italia-Cina dello scorso maggio, potrà tradursi nella progettazione di un percorso didattico congiunto finalizzato al rilascio del doppio titolo (double degree) che consentirà ai laureati di veder riconosciuto il loro status in entrambi i paesi.

Gli incontri di questi giorni sono stati l'occasione per consolidare i contatti avviati nel corso della missione che l'ateneo ha svolto a luglio scorso in Cina per definire una rete di relazioni strutturate con alcune università cinesi coinvolte nel programma eccellenza italiane, iniziativa che connette realtà italiane e realtà cinesi grazie alla partnership con la Fondazione Monserrate onlus.

In questi giorni la delegazione, di cui fanno parte Antonio Abramo, delegato dal rettore per il trasferimento della conoscenza, Manuela Croatto, responsabile Area servizi agli studenti e relazioni internazionali e Ambra Collino, lettrice di Lingua e cultura cinese del centro linguistico di ateneo, ha veicolato anche il nuovo progetto Marco Polo Turandot, arricchito da nuove proposte didattiche e di integrazione, che prevede, oltre a proposte formative innovative e nuovi criteri di accesso, anche uno sconto di mille euro sul costo del corso di italiano di dieci mesi per i figli dei dipendenti delle aziende italiane che operano in Cina.

I partner cinesi hanno molto apprezzato la scelta dell'Ateneo friulano di attivare un corso di lingua cinese per gli studenti italiani iscritti all'università di Udine selezionati in base al merito. Il corso, proposto due anni fa per la prima volta, ha ad oggi già registrato più di 200 iscritti.

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