G7 Università: sostenibilità e cittadinanza per vertice a Udine

Parteciperanno 105 tra atenei e enti ricerca italiani ed esteri

Le università come motore di sviluppo sostenibile e cittadinanza globale in ogni area del mondo: sarà il filo conduttore del G7 Università - 'G7 University-University education for all. Actions for a sustainable future' - in programma a Udine il 29 e 30 giugno, con la partecipazione di oltre 150 fra rettori, professori e studenti delle università dei Paesi del G7, che dopo il vertice di Taormina si danno appuntamento nel capoluogo friulano a ridosso della tappa di Bologna (G7 Ambiente, 11 e 12 giugno).

L'iniziativa rientra nel festival italiano dei saperi e dell'alta formazione 'Conoscenza in festa' e sarà animata da 105 tra università ed enti di ricerca italiani e stranieri, 48 organizzazioni, 200 partecipanti, tra i quali 150 tra professori, 16 studenti e 50 tra dirigenti, imprenditori e professionisti provenienti da 10 Paesi.

Quattro le tematiche che saranno affrontate: istruzione e sostenibilità; cittadinanza globale; università, cultura e società; sviluppo economico, con l'obiettivo, ha spiegato il rettore di Udine e segretario generale della Crui (Conferenza dei Rettori delle Università italiane), Alberto De Toni, di elaborare un 'manifesto' rivolto a tutte le università e ai ministri del mondo. "Un documento - ha spiegato - per delineare cosa possono e devono fare le università allo scopo di costruire un futuro sostenibile". Alla stesura del manifesto contribuiranno 4 tavoli di lavoro, uno per ciascuna delle aree tematiche. "È una grande occasione - ha proseguito De Toni - per fare dell'educazione lo strumento più potente per liberare le persone, liberare le società e costruire un futuro di pace ed equo".

Ricordando come le università in Europa siano nate molto prima degli stati nazionali, i rettori della Crui hanno segnalato come gli stessi atenei possano essere, attraverso l'educazione e la formazione, un autentico volano dello sviluppo sostenibile, a livello sociale ed economico e non solo ambientale, e della cittadinanza globale nei cinque continenti.

In un Paese come l'Italia, "notoriamente in ritardo rispetto agli altri per numero di laureati", hanno continuato i rettori, si aprirà il 'pensatoio' mondiale per il futuro dei giovani, il loro diritto di accesso all'istruzione terziaria e, in sostanza, la loro partecipazione democratica alla vita politica, sociale ed economica.

Patner dell'iniziativa mondiale assieme alla Crui saranno, tra gli altri, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. È prevista anche la partecipazione della ministra dell'Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli - ha annunciato il segretario generale De Toni - e di illustri esponenti dell'economia e della cultura.

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