Sui social network attivo un canale di comunicazione con il Sudamerica

Il contributo della comunità friulane emigrate per una rete di relazioni con l'Ateneo

Lunedì 21 luglio, alle 15.30, presso la Fondazione Crup a Udine chiusura
del corso “Valori identitari e imprenditorialità” per discendenti di emigrati
in Sudamerica

L’immagine internazionale del Friuli e dell’Italia e il contributo delle comunità di origine friulana emigrate saranno i temi alla base dell’incontro conclusivo della quinta edizione del corso di perfezionamento “Valori identitari e imprenditorialità” in programma lunedì 21 luglio dalle 15.30 nella sede della Fondazione Crup, in via Manin 15 a Udine. All’iniziativa formativa, unica nel panorama nazionale, partecipano ogni anno 12 giovani discendenti di emigranti friulani in Sud America. A organizzare il corso sono l’Università di Udine in collaborazione con l’Ente Friuli nel Mondo e il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia.

Interverranno il prorettore dell’Università di Udine, Angelo Vianello; il presidente della Fondazione Crup, Lionello D’Agostini; il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Pietro Pittaro; il Presidente della V Commissione del Consiglio regionale, Vincenzo Martines; il direttore centrale per le relazioni internazionali e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia, Lucio Pellegrini; il vicepresidente della Provincia di Udine Franco Mattiussi, l’assessore alla Cultura del Comune di Udine, Federico Pirone; il direttore del Dipartimento di studi umanistici dell’Ateneo di Udine, Andrea Tabarroni.

I relatori tracceranno un bilancio di questa esperienza, proposta dall’ateneo anche come veicolo di internazionalizzazione e di promozione della lingua italiana e friulana nel mondo. Sul contributo dell’iniziativa ai processi di internazionalizzazione del sistema universitario si soffermeranno infatti Maria Patrizia Bologna dell’Università di Milano e Alberto Manco dell’Università di Napoli “L’Orientale”.

Non mancherà la testimonianza dei 12 corsisti, giunti al termine del percorso formativo che li ha visti impegnati dal 27 maggio scorso per un totale di 215 ore di attività, di cui 90 di tirocinio in aziende della regione.

All’evento saranno presenti anche i rappresentanti degli enti e istituzioni che hanno dato il loro contributo all’iniziativa sia facilitando una serie di iniziative culturali nel territorio (il coordinatore della Accademia italiana della cucina, Renzo Mattioni), sia assicurando la disponibilità per le attività di tirocinio dei corsisti (il direttore dell’Associazione piccole e medie industrie della provincia di Udine, Lucia Piu, e il presidente dell’Associazione cooperative friulane, Flavio Sialino).

La conclusione formale del corso non interromperà, invece, il canale di comunicazione instaurato tra il Friuli e i Paesi di residenza dei corsisti. «I social network, utilizzati come strumenti operativi durante il corso – spiega il direttore, Raffaella Bombi –, hanno portato infatti alla costruzione su Facebook del Gruppo valori identitari e imprenditoriali (http://corsofirb.uniud.it) che raccoglie, nella community on line i giovani che hanno partecipato alle diverse edizioni del corso e che, attraverso la rete, mantengono vivi i contatti e gli scambi in uno spazio “glocale” in grado di favorire inaspettate forme di aggregazione virtuale ma non meno reale, contribuendo a dare un valore aggiunto alla iniziativa culturale dell’ateneo friulano».

«Il corso di perfezionamento – sottolinea Bombi – scorge nell’universo migratorio un capitale umano straordinario per la diffusione dell’italiano nel mondo. Si tratta di un’operazione unica nel panorama universitario italiano sia per il target al quale è rivolta sia per l’originalità della proposta formativa basata su un modulo didattico in e-learning nella prima parte, seguito, all’arrivo dei corsisti in Italia, da lezioni in modalità frontale».

«L’iniziativa – osserva il coordinatore scientifico del progetto, Vincenzo Orioles – riveste una straordinaria importanza perché contribuisce a catalizzare l’attenzione delle comunità friulane ed italiane emigrate sull’offerta formativa dell’Università di Udine e in generale del sistema universitario italiano. Il Friuli e l’Italia rappresentano per i giovani discendenti dei nostri corregionali e connazionali emigrati non tanto un recupero di memorie del passato ma un mondo nuovo capace di veicolare una rinnovata immagine in termini di spendibilità professionale e sociale».

 

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