Martedì 25 novembre a palazzo Garzolini in via Gemona a Udine

La Grande Guerra raccontata dalla letteratura austriaca

Interverrà Primus-Heinz Kucher, nell’ambito degli incontri organizzati
dalla sezione di germanistica del Dipartimento di lingue e letterature straniere

Nuovo appuntamento all’Università di Udine con gli incontri dedicati alla Grande Guerra raccontata dalla letteratura austriaca. “Destino e trauma: Galizia e Carpazi nella percezione degli autori austriaci all’inizio della Grande Guerra” è il titolo della conferenza in programma all’Ateneo friulano martedì 25 novembre, alle 17.30, nell’aula T4 di palazzo Garzolini – di Toppo Wassermann a Udine (via Gemona 92). Interverrà Primus-Heinz Kucher, docente di germanistica all’Università di Klagenfurt. Gli incontri sono organizzati dalla sezione di germanistica del Dipartimento di lingue e letterature straniere dell’Università di Udine in collaborazione con l’Associazione biblioteca austriaca e il Forum austriaco di cultura di Milano.

«Benché l’immaginario collettivo e anche letterario della Grande Guerra sia dominato per lo più dalle carneficine di Verdun o dalle battaglie sull’Isonzo – anticipa Primus-Heinz Kucher - per l’Austria-Ungheria la partita della sua esistenza nel 1914-15 si è giocato nella Galizia e nei Carpazi. Infatti, i violenti combattimenti dei primi mesi con perdite inimmaginabili portarono l’Austria ai margini della sconfitta. Dall’altro la Galizia, terra plurinazionale e pluriconfessionale, da sempre carica di significati culturali e in quanto uno dei centri spirituali soprattutto per la popolazione ebraica a causa delle offensive russe si trovò addirittura minacciata nella sua esistenza».

«Di conseguenza – sottolinea Kucher - è comprensibile che questo teatro di guerra abbia attirato l’attenzione preoccupata degli scrittori dell’epoca. Un’attenzione che, come nel caso di Hugo v. Hofmannsthal, colpito dalla resistenza eroica, portava alla redazione di manifesti di patriottismo o in quello di Karl Kraus ad un atteggiamento di analisi satirica, attaccando la violenza e stupidità di quelle carneficine. Quel tragico teatro di guerra ha colpito e coinvolto però in particolare scrittori di origini ebraiche e con legami stretti con quei territori oltre che gran parte dell’opinione pubblica ebraica: si pensi ai primi racconti di guerra redatti sulla Galizia da Hermann Blumenthal».

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