Ogni 15 minuti un elefante viene ucciso dai bracconieri

La salvaguardia degli elefanti e dei rinoceronti orfani in Africa

Incontro con Aldo Giovannella, fondatore del progetto Pengo attivo in Kenya nell’orfanotrofio dei cuccioli delle due specie

La salvaguardia dei piccoli di elefante e di rinoceronte nero rimasti orfani a causa dei bracconieri in Kenya sarà al centro dell’incontro “Adottiamo un elefantino” che si terrà all’Università di Udine mercoledì 27 settembre, alle 9.30, nell’aula alfa 2 del polo scientifico (via delle Scienze 206, Udine). Interverrà il veterinario Aldo Giovannella, fondatore e presidente del Pengo Life Project e ambasciatore italiano del ‘The David Sheldrick Wildlife Trust’, fondazione anglo-keniota che si occupa di salvare i cuccioli orfani delle due specie. L’appuntamento sarà introdotto da Bruno Stefanon, docente di Zootecnica generale e Miglioramento genetico.

«Il fenomeno del bracconaggio in Africa è molto grave – spiega Stefanon –, ogni 15 minuti, infatti, un elefante viene ucciso e a questo ritmo nel 2025 nessuno sopravvivrà in natura».

L’incontro è organizzato dal dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali e dal Pengo Life Project con il sostegno di Alphamed di Basiliano e Nutrigene di Udine.

Pengo è il progetto italiano no profit che collabora con il “The David Sheldrick Wildlife Trust”, attivo dal 1977 nel Nairobi National Park, in Kenya, dove ha realizzato un “orfanotrofio” per piccoli elefanti e rinoceronti. Dopo averli salvati e curati, il centro provvede alla loro riabilitazione psico-fisica per poi reintegrarli nell’habitat naturale protetto del Parco Nazionale dello Tsavo, nel cuore del Paese africano.

Pengo Life Project collabora con la fondazione promuovendo incontri informativi e divulgativi sul lungo percorso che elefanti e i rinoceronti orfani devono affrontare prima di tornare liberi in natura, nonché sul problema del bracconaggio in Africa. Il progetto Pengo finanzia numerosi progetti in loro difesa e promuove donazioni per adottare a distanza un cucciolo delle due specie. A margine dell’evento saranno raccolte le donazioni per adottare un elefante. Il donatore riceverà ogni mese via mail direttamente dal centro, foto e informazioni sul suo percorso riabilitativo così da potergli stare vicino in attesa, se lo desidera, di poterlo conoscere dal vivo, vivendo un’esperienza unica. Grazie al progetto gli studenti dell’Università di Udine interessati a queste tematiche possono anche svolgere tirocini, studi e tesi. 

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