Dal 26 al 30 maggio presso il Dipartimento di scienze degli alimenti

Oli d'oliva: in ateneo il seminario internazionale di revisione dei metodi UE di analisi

Per la prima volta dal 1959 il Consiglio oleicolo internazionale (COI)
riunisce i chimici fuori dal quartier generale di Madrid, all’Ateneo di Udine

Verificare le criticità e proporre miglioramenti per i metodi ufficiali adottati dall’Unione Europea per l’analisi degli oli d’oliva. È l’obiettivo cui saranno chiamati i 30 chimici appartenenti agli organi ufficiali di controllo di 18 Paesi (Italia, Albania, Argentina, Croazia, Francia, Giordania, Grecia, Iran, Israele, Libano, Libia, Marocco, Portogallo, Siria, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia) che si riuniranno da lunedì 26 a venerdì 30 maggio presso il Dipartimento di scienze degli alimenti (Dial) dell’Università di Udine per l’“International Seminar on sample preparation and chromatogram interpretation within the frame of olive oil quality and purity control”.

Il workshop è organizzato dal Dial con il Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) di Madrid, massima organizzazione mondiale per le norme internazionali e la cooperazione tecnica nel settore dell’olivicoltura e della produzione e controllo degli oli d’oliva, fondato nel 1959 sotto il patrocinio delle Nazioni Unite e unica organizzazione intergovernativa mondiale nel settore dell'olio di oliva e delle olive da tavola.

«Questi incontri – spiega Lanfranco Conte, direttore del Dial dell’ateneo di Udine - si svolgono generalmente due volte all’anno presso il Coi a Madrid. Per la prima volta quest’anno l’incontro si svolge al di fuori del quartier generale del Coi, e proprio all’Università di Udine grazie alla ventennale collaborazione in atto tra il gruppo di ricerca di chimica degli alimenti del Dial e il Coi. Questa collaborazione ha anche permesso agli studenti del corso di laurea magistrale in scienze e tecnologie alimentari, curriculum controllo e gestione della qualità, di seguire le sessioni in aula con i chimici del Coi».

Al seminario parteciperanno anche Jean Lous Barjol e Mercedes Fernandez, rispettivamente direttore esecutivo e il capo del Servizio tecnico del Coi, e Sandrine Valentin, capo ufficio tecnico della Direzione generale agricoltura e sviluppo rurale – unità C2: vino, bevande alcoliche, prodotti orticoli e colture specializzate della Commissione Europea. Il workshop, in particolare, verificherà i punti di maggiore criticità presenti nei metodi ufficiali di analisi per gli oli d’oliva adottati dal COI, e di conseguenza dalla UE, e dal Codex Alimentarius.

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