Riconoscimenti a Laura Barp, Marinella Favot, Romina Pirraglia, Mattia Poletto, Luca Scarbolo

Phd Award Uniud: premiate le 5 migliori tesi di dottorato

1^ edizione dell’iniziativa istituita da Ateneo e Fondazione Crup per valorizzare la ricerca di qualità dei dottorandi

Laura Barp, Marinella Favot, Romina Pirraglia, Mattia Poletto e Luca Scarbolo sono i vincitori della prima edizione del premio “Phd Award UniUd” assegnato alle cinque migliori tesi di dottorato discusse all’Università di Udine nel 2014. Il premio, del valore di 1500 euro per ciascuna tesi, è stato istituito dall’ateneo con il sostegno della Fondazione Crup. Obiettivo dell’iniziativa è valorizzare la ricerca di qualità svolta dai giovani dottorandi dell’università friulana. I cinque premi sono ripartiti per le quattro aree di ricerca che caratterizzano i dieci dottorati attivi a Udine: due sono riservati all’area tecnico scientifica (Barp e Scarbolo), uno ciascuno a quella economica e giuridica (Favot), medica (Poletto) e umanistica e linguistica (Pirraglia). 

Le tesi vincitrici, sui 46 lavori presentati, sono state valutate e selezionate da una commissione composta da esperti di realtà produttive, scientifiche e culturali del territorio. Le ricerche premiate riguardano la contaminazione degli alimenti con olii minerali (Barp), nuovi modelli di fenomeni fisici applicabili alla produzione di energia e nell’industria (Scarbolo, assente alla premiazione), l’impatto economico-normativo dello smaltimento dei rifiuti elettronici ed elettrici (Favot), le relazioni tra Goti e Bizantini e il loro “uso” storiografico per la costruzione dell’identità culturale ravennate (Pirraglia), i meccanismi di riparazione del DNA (Poletto). 

Alla cerimonia di consegna dei “Phd Award UniUd 2015” hanno partecipato, per l’ateneo, il rettore Alberto Felice De Toni, il delegato alla ricerca, Roberto Pinton, il presidente della Fondazione Crup, Lionello D’Agostini, e il presidente di “Friuli Innovazione”, Guido Nassimbeni

«L’istituzione di questo premio – ha spiegato De Toni – prosegue e rafforza l’attività di valorizzazione dei nostri giovani studiosi che formiamo con i dottorati di ricerca. Il valore dei dottorandi, infatti, è decisivo per l’università, perché saranno protagonisti della ricerca scientifica di qualità del prossimo futuro e quindi anche di una didattica di alto livello sui cui esse si basa. Ma saranno fondamentali anche per lo sviluppo del sistema economico e, più in generale, per il progresso della società e delle istituzioni». 

«La ricerca – ha detto D’Agostini – è un motore determinante per il futuro del nostro Paese e l’Università di Udine si distingue per i pregevoli risultati scientifici raggiunti, oltre che per i qualificati percorsi didattici. Inoltre si sta qualificando sempre più come luogo di formazione di persone e cittadini “modello”: un pregio e un valore aggiunto di cui l’Ateneo si fa portatore, oltre al contributo che dà per far conoscere le potenzialità del territorio a livello nazionale, grazie anche a iniziative come “Conoscenza in festa”». 

La mostra “Phd Expo Uniud 2015 Selezione”. Dopo la premiazione il presidente di “Friuli Innovazione”, Guido Nassimbeni, e Roberto Pinton hanno inaugurato la mostra “Phd Expo Uniud 2015 Selezione”, al piano terra di palazzo Antonini. Si tratta della rassegna dei 30 poster più votati durante “Phd Expo Uniud 2015”, la manifestazione organizzata con “Friuli Innovazione” nel giugno scorso. I poster illustrano idee e ricerche prodotte durante il percorso di formazione degli studenti dei dieci corsi di dottorato dell’ateneo friulano. L’esposizione è visitabile fino al 23 ottobre. 

Vincitori e tesi. Lo studio di Laura Barp, di Trichiana (Belluno), dottoressa di ricerca in “Scienze degli alimenti”, è dedicato alla contaminazione degli alimenti con olii minerali. La tesi (supervisore Sabrina Moret) fornisce elementi utili per minimizzare i rischi e per valutare la tossicità e la definizione dei limiti di legge dei contaminanti.  

L’udinese Luca Scarbolo, dottore di ricerca in “Tecnologie chimiche ed energetiche”, ha studiato (supervisore Alfredo Soldati) la fisica di sciami di gocce in flussi turbolenti. I suoi risultati sono applicabili nella produzione di energia e nell’industria.  

Il lavoro di Marinella Favot, di Tavagnacco (Udine), dottoressa di ricerca in “Scienze aziendali”, ha riguardato lo smaltimento dei rifiuti elettronici ed elettrici affrontati in chiave economica e giuridica. La ricerca (supervisore Antonio Massarutto) stima l’impatto della direttiva europea Raee in materia e l’incidenza del costo sul prodotto finale.  

Romina Pirraglia, di Sassocorvaro (Pesaro-Urbino), dottoressa di ricerca in “Storia: culture e strutture delle aree di frontiera” (supervisori Laura Casella e Stefano Magnani), ha analizzato le relazioni etnico-culturali nel Ravennate nell’età tardo antica e altomedievale e le successive interpretazioni spesso responsabili di una costruzione dell'identità italica troppo influenzata dalla "romanità". 

Mattia Poletto, originario di Caneva (Pordenone), dottore di ricerca in Scienze biomediche e biotecnologiche, ha basato la sua tesi (supervisore Gianluca Tell) sui meccanismi di riparazione del DNA umano con risultati che potrebbero avere sviluppi terapeutici. 

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