Martedì 15 e mercoledì 16 maggio 2018

Studenti dell’Università di Erfurt al seminario internazionale organizzato dal Laboratorio NuMe

Nel Centro Polifunzionale di Pordenone

Nelle giornate del 15 e 16 maggio scorsi quindici studenti dell’Università di Erfurt (Germania) sono stati ospiti di un seminario internazionale, organizzato dal Laboratorio NuMe del Dipartimento di Matematica, informatica e fisica, presso il Centro Polifunzionale di Pordenone dell’Università di Udine. L’obiettivo delle due giornate di lavoro è stato quello di approfondire le conoscenze su una tematica attuale e in evoluzione, i Social Robot, mediante la condivisione dei risultati di ricerca ottenuti nelle università di Udine e di Erfurt e mediante la realizzazione comune di nuove esperienze.

Oltre agli studenti dell’Università di Erfurt, accompagnati dal Prof. Joachim Höflich e dal Dr. Markus Seifert, al seminario hanno preso parte gli studenti del corso di Social Robotics, coordinati dalla professoressa Leopoldina Fortunati, direttrice del Laboratorio NuMe (Nuovi Media), e quelli del corso di Teorie e tecniche dei media digitali, coordinati dalla professoressa Manuela Farinosi. I primi hanno contribuito attivamente sia alla progettazione che all’organizzazione delle due giornate di studio.

Sono state presentate agli studenti ospiti alcune dotazioni del Laboratorio NuMe: il robot di telepresenza “Padbot”, “Joybot”, un robot ludico, e infine “mBot”, utilizzato per esperienze di robotica educativa e coding nella scuola secondaria inferiore.

Due sono state le ricerche proposte, focalizzate su come vengano percepiti Padbot e mBot, e sviluppate seguendo due diverse metodologie.

Il primo giorno ha avuto luogo un esperimento con Padbot, effettuato in un’area pubblica del Polo Universitario di Pordenone (il bar). Il robot, guidato da uno studente situato in un’altra stanza attraverso una applicazione interattiva per smartphone, è stato fatto muovere tra gli studenti presenti e ha “comunicato” con loro, senza palesare come e da chi fosse controllato. Gli studenti delle due Università coinvolti nella ricerca, dopo il passaggio del Padbot, hanno distribuito ai presenti un breve questionario sulle reazioni cognitive ed emozionali provate nei suoi confronti.

Il secondo esperimento, su mBot, ha avuto luogo il giorno seguente, presso il laboratorio NuMe. Gli studenti delle due università sono stati invitati ad indossare, uno alla volta, a turno, il casco di un elettroencefalografo OpenBCI (realizzato con la stampante 3D del laboratorio) e a sottoporsi alla registrazione dell’attività elettrica cerebrale generata dall’osservazione del robottino mBot impegnato a seguire un percorso chiuso, individuato in una linea nera. Anche in questo caso, terminata l’esperienza, ogni studente ha compilato un questionario.

Il seminario Udine-Erfurt, ha previsto anche momenti di condivisione di esperienze di ricerca e di discussione, in cui gli studenti hanno esposto i risultati emersi nei rispettivi corsi.
 
Sono stati presentati i seguenti argomenti:
 
  • Degrees of Empathy: Humans’ Empathy towards Humans, Animals, Robots and Objects, Alan Mattiassi, Laboratorio NuMe
  • The influence of robot’s physical appearance on children’s and student’s perception of robots, Katharaina Bähr, Elise Schmidt, Alilza Stelzlel, Università di Erfurt
  • Educational Robotics: a literature review, Alessandra Bravin, Dario Muccignat, Università di Udine
  • The three laws of robotics, Hena Hatifi, Marvin Minner, Università di Erfurt
  • (Realistic) Future with Robots, Elisa Donatt, Anna Lüdecke, Allisa Kipp, Università di Erfurt
  • Robot Mirror, a smart way to know you, Simone Melis, Università di Udine
  • Social Robots and the Domestic Sphere, Carla Behrens,Lina Dingler,Anna Sophie Gros,Lucy Huschle,Christine Müller,Ute Rekers, Università di Erfurt
  • Robots, women and the domestic sphere, Fabio Bambini, Noemi Capitani, Chiara Marchetti, Francesco Rizzetto, Università di Udine
  • A nice Sunday: a report from a visit to a opera from Wagner - Der fliegende Holländer/the flying Dutchman, Università di Erfurt
  • Scratch Me Five: un esperimento per l’introduzione del creative computing in Sardegna, Andrea Zuncheddu, Università di Udine
 
 

 

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