Nella sede della Fondazione Carigo fino al 10 dicembre

"Gorizia Magica": come giocavano e cosa leggevano i bambini nel primo '900

Percorso sui libri illustrati e i giocattoli di pregio raramente esposti al pubblico

Come giocavano i bambini della prima metà del Novecento che vivevano a Gorizia e quali libri leggevano? Quali libri per l’infanzia erano disponibili in città e potevano trovarsi sugli scaffali nelle case delle famiglie appartenenti alla borghesia cittadina? A queste curiosità vuole rispondere la mostra “Gorizia magica. Libri e giocattoli per ragazzi (1900-1945)”, allestita nel capoluogo isontino fino al 10 dicembre nella sede della Fondazione Carigo in via Carducci 2.

Per la prima volta Gorizia ospita una mostra incentrata sui giocattoli didattici di pregio e libri illustrati per l’infanzia e per i ragazzi in lingua italiana, tedesca e slovena, proponendo un percorso di oggetti unici, poco conosciuti al di fuori dello stretto ambito del collezionismo specializzato e raramente esposti al pubblico. La mostra è strutturata su più livelli: quello del bibliofilo e del collezionista, quello dell’adulto che riconosce i libri della sua infanzia o dell’infanzia dei suoi genitori, quello del bambino che fa tesoro del passato e lo porta nel presente, riscoprendo il valore della lettura, del contatto con il libro e dell’importanza del gioco per la crescita e la formazione.

Dal passato riemergono libri illustrati e giocattoli didattici che fanno riaffiorare sentimenti, emozioni, ricordi: gli alfabetieri del negozio di Ida Sello a Udine, che seguiva i metodi Montessori e Froebel e riforniva gli asili della regione; la produzione della Editoriale Libraria di Trieste, che acquisiva le illustrazioni tedesche e traduceva i testi in italiano; libri e album illustrati da Cambellotti, Rubino, Angoletta, Riccobaldi, fino a Bruno Munari; e ancora “Il giornalino della domenica” e le collane “La bibliotechina de la Lampada” di Mondadori e i “Librini del cuccù” della Salani; ed infine la grafica di Cernigoj e Bambic applicata a sognanti fiabe slovene.

L’allestimento, curato da Davide Bevilacqua,  presenta al visitatore un percorso che dà libero sfogo alla fantasia, ma al contempo permette di collocare storicamente il materiale. Le prime due sezioni giocano sul raffronto tra i volumi posseduti dalla Biblioteca Statale Isontina e quelli stampati in Italia e comunque diffusi a Gorizia a quel tempo. Singoli approfondimenti sono poi riservati ai libri della Editoriale Libraria di Trieste e ai suoi scambi con il mondo tedesco, ai materiali didattici del negozio di Ida Sello a Udine e ad una delle sorprese della mostra: il libro illustrato sloveno. Si tratta di un’editoria che, nel momento stesso in cui viene prodotta, risulta avere un basso interesse bibliografico, che invece sale con il passare del tempo.

Curata da Simone Volpato (Libreria antiquaria Drogheria 28 di Trieste) e da Marco Menato (direttore della Biblioteca Statale Isontina), la mostra vede la collaborazione della Ludoteca del Comune di Gorizia e della Biblioteca “Feigel” di Gorizia. E' visitabile a ingresso libero mercoledì dalle 16 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 19. L’apertura sarà sospesa dal 17 luglio al 1° settembre 2017, periodo in cui la mostra sarà visitabile solo su prenotazione da parte di gruppi.

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