Il programma di venerdì 31 marzo a Gorizia

A FilmForum il XV Premio Limina e la performance Open Maze nel labirinto (virtuale) del minotauro

In anteprima nazionale al Kinemax serata “British Porn” con i registi Simon Sheridan e Simon Fletcher

Prosegue a Gorizia la 24° edizione di FilmForum, manifestazione cinematografica promossa e organizzata dal Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine, in collaborazione con l’Associazione Palazzo del Cinema/Hiša filma. Venerdì 31 marzo riprendono i lavori della scuola di formazione dottorale MAGIS Spring School che avrà tra i suoi ospiti Ruggero Eugeni e Jussi Parikka, due figure centrali per gli studi sulla comunicazione in ambito nazionale e internazionale (ore 9, sala della Torre, Fondazione Carigo).
 
A seguire si terrà la consegna del Premio Limina, riconoscimento internazionale alla ricerca accademica in campo cinematografico che giunge quest’anno alla XV edizione e si compone di 3 sezioni. Il Premio al Miglior libro italiano di studi sul cinema è andato quest’anno a Cristina Jandelli per L’attore in primo piano. Nascita della recitazione cinematografica (Marsilio editore), il Premio per la Miglior traduzione italiana a Franco Picollo e Hiromi Yagi per Yasujiro Ozu. Scritti sul cinema (Donzelli Editore, con prefazione di Dario Tomasi), il Premio al Miglior libro internazionale di studi sul cinema adAnton Kaes, Nicholas Baer, Michael Cowan per The Promise of Cinema: German Film Theory, 1907–1933. (California University Press).
 
Un evento speciale, in anteprima nazionale, si terrà negli spazi della Mediateca Provinciale Ugo Casiraghi dalle 18 alle 20 (vernissage). Prodotta dalla Ailuros–Hive Division & inVRsion, Open Maze è una performance che sviluppa il rapporto tra lo spettatore, il performer e lo spazio che lo circonda, grazie alla tecnologia della realtà virtuale. Il pubblico verrà così coinvolto in una forte esperienza sensoriale, perso dentro un labirinto in cui incontrerà Arianna, il Minotauro e i sacerdoti di una ritualità tutta contemporanea. Sabato 1 aprile dalle 10 alle 14 la performance sarà aperta al pubblico goriziano previa iscrizione nei luoghi del festival.
 
Infine, la serata di proiezioni dalle 21 al Kinemax sarà collegata a una delle storiche sezioni di riferimento del festival, Porn Studies, che prosegue le indagini sui rapporti tra pornografia e audiovisivo: un oggetto di studi dai più considerato poco “ortodosso”, ma che è stato spesso rivelatore, e talvolta precursore, dei modi in cui vengono consumati i contenuti mediatici. Per i cinefili sarà proiettato, in prima visione italiana, il recente documentario di Simon Sheridan Respectable -The Mary Millington Story (2015) che ricostruisce la storia di una delle più iconiche pornoattrici britanniche degli Anni Settanta e, insieme ad essa, l’evoluzione del genere, dai suoi anni di semi-clandestinità alla forme più “accettate” della commedia erotica. Sempre in campo storico e documentaristico, seguirà la proiezione in anteprima nazionale di Hardcore Guaranteed (2016) di Simon Fletcher, sulla figura altrettanto pionieristica dell’inglese Michael John Freeman, autoproclamatosi “re del porno”, fondatore della casa di produzione Videx Ltd e tra i maggiori promotori del genere hardcore. I film verranno proiettati alla presenza degli autori.
PREMIO LIMINA
 
Il “Miglior libro italiano di studi sul cinema” e la “Miglior traduzione italiana di un importante contributo agli studi cinematografici” sono assegnati dalla CUC – Consulta Universitaria del Cinema, associazione che riunisce tutti i docenti di cinema delle università italiane, presieduta da Guglielmo Pescatore (Università di Bologna – Alma Mater Studiorum). Il “Miglior libro internazionale di studi sul cinema” è invece attribuito dall’Editorial Board della rivista Cinéma & Cie. International Film Studies Journal, diretta da Leonardo Quaresima e da lui fondata nel 2001 in parallelo al lancio della MAGIS Spring School del FilmForum. La rivista, che oggi poggia sul sostegno congiunto dei dipartimenti di studi sul cinema afferenti a diversi atenei italiani (Università degli Studi di Udine, IULM di Milano, Università degli Studi di Bergamo, Università di Bologna – Alma Mater Studiorum, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e Link Campus University), vanta un board redazionale di cui fanno parte studiosi italiani e internazionali di chiara fama.
 
XV MAGIS Spring School
 
Nella mattinata di domani, venerdì 31 marzo, (dalle 9 nella Sala della Torre, Fondazione Carigo, Via Carducci 2) si terrà la lezione di Jussi Parikka, docente all’Università di Southampton e tra gli esponenti più significativi di quella “disciplina indisciplinata” che va sotto il nome di media archaeology: parlerà all’uditorio del FilmForum di “storia dei media immaginati”, sottolineando l’importanza di progetti mai realizzati per capire le tecnologie che ci circondano oggi. A seguire Ruggero Eugeni, docente di cinema all’Università Cattolica di Milano e autore del fortunato La Condizione Postmediale (La Scuola, 2015) riporterà la discussione ai nodi nevralgici della “storia del postmoderno”. Conducono la discussione Trond Lundemo (Università di Stoccolma) e Simone Venturini (Università di Udine). I lavori proseguiranno nel pomeriggio con una serie di interventi nelle sezioni Porn Studies e Media Archaeology.
 
PROIEZIONI AL KINEMAX
 
La serata di venerdì 31 marzo propone gli inizi del cinema porno britannico a partire dalla scena di Soho degli anni ‘70 in due documentari, alla prima proiezione italiana. Il documentario di Simon Sheridan Respectable: The Mary Millington Story ripercorre la scandalosa e drammatica parabola di Mary Millington, al secolo Quilter, forse il personaggio più iconico del cinema porno britannico degli anni ’70. La sua ascesa al successo passa da un privato drammatico, fatto di dipendenze, del sostegno offerto alla madre malata di cancro e culminato infine con una morte precoce, a soli 33 anni. Più di ogni altra cosa, però, la vicenda della Millington è rappresentativa del percorso intrapreso da un’industria, quella del porno, ancora agli albori.
 
Il documentario Hardcore Guaranteed: The Story of Videx di Simon Fletcher ricostruisce invece la storia dell’hardcore made in UK, con particolare attenzione alla figura di Michael John Freeman. Autoproclamatosi “re del porno”, fu un pioniere della pornografia hardcore su video e il fondatore della Videx. Nel recuperare frammenti rari o inediti della storia dell’hardcore, il regista Simon Fletcher racconta un’altra storia che passa dalla Soho libertina degli anni ’70 ma che, al contrario di quella di Mary Millington, non è destinata a spegnersi lì. In sala a presentare il film in anteprima nazionale, Simon Fletcher introdurrà anche alcune clip inedite di hardcore movies dell’epoca. 

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