Si chiude nel fine settimana a Gorizia la rassegna di cinema internazionale

Al FilmForum le opere sperimentali di Sirio Luginbühl e le operatrici “fantasma” di Caroline Martel

Ultimi due giorni di confronto per i giovani studiosi della Magis Spring School

Si chiude nel fine settimana a Gorizia la 24° edizione di FilmForum,  la manifestazione cinematografica unica nel panorama nazionale,promossa e organizzata dal Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine, in collaborazione con l’Associazione Palazzo del Cinema/Hiša filma. Venerdì mattina si è tenuta la cerimonia di consegna del XV Premio Limina che quest’anno ha premiato nella sezione Miglior libro italiano di studi sul cinema Cristina Jandelli per L’attore in primo piano. Nascita della recitazione cinematografica (Marsilio editore), nella sezione Miglior traduzione italiana Franco Picollo e Hiromi Yagi per Yasujiro Ozu. Scritti sul cinema (Donzelli Editore, con prefazione di Dario Tomasi) e nella sezione Miglior libro internazionale di studi sul cinema Anton Kaes, Nicholas Baer e Michael Cowan per The Promise of Cinema: German Film Theory, 1907–1933. (California University Press). Sabato 1 Aprile nella sede della Fondazione Carigo (ore 13) saranno presentate le riviste legate al FilmForum (L'Avventura, Game e Cinema&Cie) e la collana di libri Plexus, edita da Meltemi.
 
Per gli amanti della realtà virtuale sabato 1 aprile dalle 10 alle 14 (Mediateca Provinciale Ugo Casiraghi) si potrà sperimentare in anteprima assoluta la performance Open Maze che sviluppa il rapporto tra lo spettatore, il performer e lo spazio che lo circonda, grazie alla tecnologia della realtà virtuale. Durante la performance, prodotta dalla Ailuros–Hive Division & inVRsion, gli spettatori (uno alla volta) saranno coinvolti in una forte esperienza sensoriale che li proietterà in un labirinto contemporaneo, in cui incontreranno Arianna, il Minotauro e i sacerdoti del rito, indossando il visore per la realtà virtuale. La performance sarà aperta al pubblico goriziano previa iscrizione nei luoghi del festival.
 
La serata di sabato 1 aprile propone dalle 21 al Kinemax l’occasione di riscoprire l’artista Sirio Luginbühl, scomparso nel 2014, che continua a interessare gli studiosi italiani e internazionali come uno degli esponenti più significativi del cinema underground. A Gorizia sarà la moglie dell’artista, Flavia Randi, insieme a Lisa Parolo, studente all’Università di Udine, a introdurre la proiezione di alcuni dei film realizzati nei primi anni ’70 e resi nuovamente visibili grazie a un accordo di collaborazione tra il Centro Sperimentale di Cinematografia–Cineteca Nazionale di Roma e il laboratorio La Camera Ottica del DAMS udinese. La serata si concluderà con la proiezione del film Le Fantôme de l’Opératrice presentato dall’autrice, la  regista e studiosa del Quebec Caroline Martel. L’opera racconta la storia di un “fantasma” che si aggira per il XX secolo: quello della donna “invisibile”, la telefonista, dietro il processo di industrializzazione globale. Martel ha raccolto le immagini di più di centocinquanta film industriali e pubblicità aziendali prodotte lungo un secolo, tra il 1903 e il 1989. Nell’ambito della riflessione sulla rappresentazione della storia nell’arte contemporanea affrontata quest’anno dalla sezione della Magis Spring School dedicata a Cinema e Arti Visive, la regista introdurrà il film al pubblico goriziano nell’ultima serata del festival.
 
OPEN MAZE
 
La realtà virtuale e la realtà aumentata sono strumenti attraverso i quali si definisce la modernità e si sviluppano applicazioni culturali negli ambiti più variegati: da quello artistico (nei musei o nelle installazioni) a quello medico, didattico o mediale (nei videogiochi o nelle applicazioni digitali per smartphone o nei prodotti interattivi). In continuità con i temi sviluppati nelle giornate di studio, la sezione Post Cinema della Magis Spring School ospita in anteprima assoluta Open Maze, uno spettacolo teatrale/performance/rito performativo contemporaneo, ideato dagli sforzi congiunti di Ailuros e Hive Division. Grazie al loro interscambio lavorativo, sarà possibile vivere un rito iniziatico basato su un'esperienza immersiva sul tema del labirinto contemporaneo, a partire dai riferimenti del mito. Lo spettatore, indossando un visore per la realtà virtuale, avrà l'opportunità di partecipare a un rito, attraverso cui sarà immerso con tutti i suoi sensi all'interno di un percorso drammaturgico che lo vedrà protagonista. Introdotto in una cabina che fungerà da scenografia per lo spazio virtuale, diventerà Teseo, dovrà trovare una via piena di meraviglie e svolte inaspettate e infine scegliere se seguire il filo d’Arianna e uscire dal labirinto, oppure no.
 
XV MAGIS SPRINGSCHOOL
 
Si chiudono sabato e domenica le attività  della XV scuola di formazione dottorale che ha portato a Gorizia per cinque giorni una nutrita serie di relatori di eccezione che ha declinato la discussione da diverse prospettive. Sabato 1 aprile (ore 9, sala della Torre, Fondazione Carigo) interverranno Barbara Flückiger e Bregt Lameris dell’Università di Zurigo. Flückiger, vincitrice del progetto ERC sul colore nel cinema, condurrà un interessante confronto sul colore del film e sulla cruciale contrapposizione tra digitale e analogico nel restauro cinematografico. A seguire Peter Alilunas, giovanema già affermato studioso all’Università dell’Oregon, offrirà un’ultima riflessione sulla pornografia, discutendo sulla storia della disciplina accademica ad essa legata e aprendo nuove prospettive di studio. I lavori proseguiranno anche domenica 2 aprile con le sessioni di studio del mattino nella sede della Fondazione Carigo e del pomeriggio, nel polo Santa Chiara, dove si chiuderanno le sessioni di studio inaugurate dalle sezioni della scuola Cinema e arti visive e Post Cinema.
 
PROIEZIONI AL KINEMAX – SABATO 1 APRILE ORE 21
 
I film sperimentali di Sirio Luginbühl. Nato a Verona nel 1937, Luginbühl giunge a Padova da studente e colleziona le prime esperienze nell’ambito dell’avanguardia, sperimenta la poesia visiva e concreta, frequenta i poeti Novissimi e il Gruppo 63, fino a fare da allievo nella “bottega” del pittore Emilio Vedova da cui apprenderà le tecniche di colorazione delle diapositive e della pellicola cinematografica che in seguito impiegherà in alcuni suoi film. La sua attività cinematografica infatti nasce nel 1967, quando allaccia rapporti di amicizia e scambio di idee con i filmmaker e gli artisti che sperimentano nuove tecniche e nuovi linguaggi. Nel 1970 fonda la Cooperativa Cinema Indipendente di Padova con il fotografo e operatore Antonio Concolato e in seguito il giovane filmmaker Michele Sambin, anch’egli destinato a lasciare il segno nella scena dei filmmaker sperimentali italiani. Il suo testo del 1974 Cinema underground oggi, uscito per l'editore Mastrogiacomo, è tra i primi a occuparsi di cinema sperimentale a livello europeo.
 
L’occasione per riscoprire il percorso di Luginbühl arriva con la pubblicazione di un volume che raccoglie i suoi diari e le sue riflessioni, Scritti Sparsi 1964-2014, edito da Cluep nel 2015 e curato da Flavia Randi, moglie dell’artista. Sarà lei, insieme a Lisa Parolo, a introdurre a Gorizia la proiezione di alcuni dei film realizzati dal marito nel contesto della Cooperativa di Padova nei primi anni ’70, e resi nuovamente visibili grazie a un accordo di collaborazione tra il Centro Sperimentale di Cinematografia–Cineteca Nazionale di Roma e il laboratorio La Camera Ottica del DAMS udinese.
 
Le Fantôme de l’Opératrice. Il fantasma che si aggira per il XX secolo è quello della donna, la donna “invisibile” dietro il processo di industrializzazione globale. Caroline Martel ha raccolto le immagini di più di centocinquanta film industriali e pubblicità aziendali prodotte lungo un secolo, tra il 1903 e il 1989. A giudicare dai ritratti che si sovrappongono lungo epoche differenti con una inquietante somiglianza, l’immagine della telefonista è sempre stata declinata al femminile. Molto di più che delle “voci col sorriso”, come avrebbero voluto gli slogan pubblicitari delle compagnie, le operatrici furono le collaudatrici nascoste di un nuovo modo di comunicare. Il lavoro di Caroline Martel, ospite al FilmForum nella doppia veste di ricercatrice e filmmaker, non è soltanto un accorto montaggio di immagini “trovate” e “ritrovate”, ma un esercizio archeologico, la riappropriazione di una parte del nostro immaginario ormai rimossa e, infine, l’evocazione della presenza femminile in un “progresso” che troppo spesso è stato raccontato come un affare di soli uomini.
 
LE IMMAGINI DI STEFANO RICCI PER FILMFORUM
 
Anche per l’edizione 2017 le immagini a corredo di FilmForum sono state realizzate appositamente dall’illustratore e grafico Stefano Ricci che, fin dal 1993, ha firmato i manifesti del Convegno di studi sul cinema, così come il progetto grafico degli atti del Convegno pubblicati ogni anno a seguito delle giornate di studio tra Udine e Gorizia. Ricci è un disegnatore, grafico, illustratore e fumettista riconosciuto e apprezzato a livello internazionale. Dal 2003 lavora e insegna ad Amburgo. È docente all’Università di Udine del corso di fumetto e grafica contemporanea, uno degli insegnamenti più apprezzati dell’offerta formativa del DAMS che accompagna gli studenti nella realizzazione di un cortometraggio animato in stopmotion. Dalle fasi della scrittura e della lavorazione fino alla proiezione finale sul grande schermo del Kinemax di Gorizia, i ragazzi del DAMS hanno la possibilità di applicare e verificare in senso pratico le conoscenze acquisite durante il loro percorso universitario, e di mettersi al servizio di un progetto comune, in base ai propri interessi e alle proprie attitudini. Quella condotta da Ricci è, di fatto, una delle prima esperienze di didattica innovativa e sperimentale, una dimensione della formazione universitaria che il corso sta via via intensificando.
 
I numeri di FilmForum
24esima edizione del Convegno
15 edizione della MAGIS Spring School
12 partner universitari tra Europa e America del Nord
50 relatori europei e nordamericani
60 studenti da dottorati e magistrali europee e nordamericane
6 pubblicazioni scientifiche
3 Premi nazionali e internazionali al miglior libro di cinema
16 tra film e installazioni multimediali
3 anteprime nazionali
8 curatori e restauratori ospiti
6 artisti ospiti
 

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