Studio coordinato dall’Unità di psichiatria del Dipartimento di Area medica

Adolescenti autistici ricoverati: maggior rischio di psicosi in presenza di problemi in famiglia e a scuola

I risultati di una ricerca dell’Ateneo in collaborazione con Ospedale di Merano, King’s College di Londra e Università di Verona

In pazienti autistici adolescenti, di età compresa tra 10 e 19 anni, il rischio di sintomi psicotici è più alto in presenza di fattori di stress psicosociale, come criticità familiari e difficoltà scolastiche. Lo ha rilevato uno studio coordinato dall’Unità di psichiatria del Dipartimento di Area medica dell’Università di Udine. Alla ricerca hanno collaborato l’Ospedale di Merano, il King’s College di Londra e l’Università di Verona. Per sintomi psicotici si intendono i deliri o le allucinazioni, esperienze di forte disagio per chi ne soffre. I risultati dello studio, “Risk of Psychosis in Autism Spectrum Disorder Individuals Exposed to Psychosocial Stressors: A 9-year Chart Review Study”, sono stati pubblicati dalla rivista scientifica “Autism research”.

Le caratteristiche e il contesto - Per la ricerca sono stati raccolti i dati clinici di 69 pazienti autistici adolescenti, ricoverati in un periodo di osservazione di nove anni – da maggio 2013 a maggio 2022 – nel reparto di Psichiatria e psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Ospedale di Merano. Si tratta di uno studio osservazionale che descrive le caratteristiche sociodemografiche e cliniche degli adolescenti con Disturbo dello spettro autistico (Asd) ricoverati per sintomi psicotici. Il lavoro ha inoltre esplorato se specifici fattori di stress psicosociale siano associati alla comparsa di sintomi psicotici nei pazienti autistici.

I risultati - I pazienti autistici con sintomi psicotici risultano aver avuto in passato una maggiore esposizione a eventi di vita avversi e difficoltà scolastiche. Così come i ricoveri dovuti all’insorgenza di sintomi psicotici-maniacali si sono verificati con maggiore probabilità nel contesto di criticità familiari ed eventi di vita avversi.

Il metodo - La presenza di sintomi psicotici è stata registrata sistematicamente dal personale medico al momento del ricovero. Informazioni anamnestiche e riguardanti l’esposizione a fattori di stress psicosociale sono state raccolte in occasione di ciascun ricovero. Sul piano statistico sono stati condotti confronti tra gruppi di pazienti. Successivamente è stato adottato un modello per studiare se l’essere stato esposto a fattori di stress psicosociale aumentasse il rischio di essere ricoverato per sintomi psicotici.

Prevenzione, valutazione, trattamento - I risultati suggeriscono un potenziale effetto inducente la comparsa di sintomi psicotici prodotto da specifici fattori di stress psicosociale in autismo, con notevoli implicazioni sul piano di prevenzione e pratica clinica. «Le ricadute dello studio – spiega il coordinatore del gruppo di ricerca dell’Ateneo friulano, Marco Colizzi – giustificano la necessità che i professionisti della salute mentale che si occupano di autismo nel quotidiano indaghino sempre l'esposizione a tali fattori di stress psicosociale, per modificare la progressione verso sintomi psicotici e/o maniacali anche tramite la prevenzione, la valutazione e il trattamento degli eventi traumatici».

«Lo studio – sottolinea Riccardo Bortoletto, dottorando di ricerca dell’Ateneo friulano e primo autore del lavoro – nasce dall’esigenza di comprendere il ruolo dei fattori di stress psicosociale nel rischio di sintomi psicotici tra i pazienti autistici, ad oggi non ancora indagato tramite studi clinici. Ricerche future potrebbero impiegare il monitoraggio in tempo reale degli eventi di vita e prendere in considerazione la valutazione individuale del loro impatto, offrendo indicazioni sul tipo di intervento terapeutico da attuare, con l’obiettivo di prevenire lo sviluppo di psicosi».

Il Disturbo dello spettro autistico - Gli individui con Disturbo dello spettro autistico sperimentano sovente un aumentato carico di stress psicosociale nel corso della loro vita rispetto agli individui neurotipici. A causa di una flessibilità cognitiva ridotta, l’impatto dei fattori di stress sulla salute fisica e mentale può essere percepito come più grave dagli individui autistici rispetto ai coetanei neurotipici. Tratti autistici e difficoltà di comunicazione sociale possono condurre a esperienze psicotiche angoscianti e frequenti fino alla giovane età adulta.

Il gruppo di ricerca - Fanno parte del team che ha lavorato allo studio: per l’Ateneo friulano, Riccardo Bortoletto, Marco Colizzi, Carla Comacchio, Marco Garzitto e Matteo Balestrieri, direttore della Clinica universitaria in psichiatria; Donatella Arcangeli, Lorenzo Bassani e Marco Lamberti dell’Ospedale di Merano; Alessandro Simonati e Francesca Darra dell’Università di Verona; Sagnik Bhattacharyya del King’s College di Londra.

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