Appuntamento sabato 8 aprile in sala Ajace

Policlinico universitario, ematologia taglia il traguardo dei mille trapianti

Congresso a Udine con gli esperi del settore a livello nazionale

        La clinica Ematologica di Udine e il Centro trapianti e terapie cellulari “Carlo Melzi, in collaborazione con la Scuola di specializzazione in ematologia, il Policlinico universitario e l’Università di Udine celebrano il raggiungimento del traguardo dei mille trapianti di midollo osseo con un congresso che si terrà sabato 8 aprile dalle 8.30 nella sala Ajace di palazzo D’Aronco, in via Lionello 3 a Udine. Parteciperanno al congresso alcuni tra i maggiori esperti del settore a livello nazionale. L’appuntamento sarà dedicato, in particolare, ai temi del trapianto di cellule staminali emopoietiche a Udine e in Italia e alle problematiche della programmazione del trapianto e della gestione clinica del paziente. 

        L’équipe della clinica Ematologica si occupa da sempre della diagnosi e terapia di leucemie, linfomi, mielosi e malattie non neoplastiche del sangue, come le anemie e le aplasie. A livello nazionale si pone tra le prime 5 cliniche per i trapianti e tra le prime 10 per l’ematologia. Complessivamente la clinica ha eseguito a oggi 1015 trapianti, con una media, negli ultimi 4 anni, di 10 trapianti al mese. La procedura di trapianto di cellule staminali rappresenta il fiore all’occhiello della clinica udinese. Un’attività «iniziata nel 1991 – ricorda il direttore, Renato Fanin – con il trapianto autologo, ossia da paziente stesso, e proseguita dall’anno successivo con il trapianto allogenico, da donatore, sempre in collaborazione con la Medicina trasfusionale dell’ospedale cittadino S. Maria della Misericordia». Dal 2004 presso la clinica Ematologica vengono eseguiti anche trapianti da donatore non identico o parzialmente identico, ossia di figli da genitori o viceversa. Si tratta di un intervento che rappresenta una chance di guarigione per pazienti altrimenti incurabili. Questo tipo di trapianto, complesso e costoso, si fonda sulla manipolazione in laboratorio delle cellule staminali per l’eliminazione delle cellule responsabili delle reazioni di rigetto e della malattia del trapianto contro l’ospite. 

        La clinica dal 2004 può contare su un centro trapianti e terapie cellulari indipendente, con 11 posti letto, realizzato nel padiglione ex Pensionanti dell’area ospedaliera udinese all’interno degli spazi della clinica. La struttura è stata costituita grazie al lascito privato (516 mila euro) dello scomparso ex presidente dell’Assindustria friulana Carlo Melzi, a cui il centro è intitolato. «Alla messa a punto complessiva degli spazi e delle attrezzature – sottolinea Fanin – hanno contribuito inoltre il Policlinico universitario (50 mila euro), la Federazione delle Bcc (50 mila euro) e le sezioni di Udine (150 mila euro) e Pordenone (90 mila euro) dell’Associazione italiana leucemie (Ail). Un preziosissimo dono dei malati di questa regione, che ha permesso la ristrutturazione completa del quarto piano dell’ex Pensionanti, con la creazione di nuovi laboratori (citologia, citofluorimetria, biologia cellulare, colture cellulari, clean room-manipolazione delle staminali), studi e day hospital.». 

        Oltre all’attività assistenziale, la Clinica Ematologica ha pubblicato in questi anni numerosi lavori in ambito trapiantologico, con particolare riguardo alle cellule e alle molecole che condizionano il successo di un trapianto. Ha coordinato, inoltre, 2 progetti di ricerca di rilevanza nazionale (Prin) sul trapianto da donatore, e dal 2004 il direttore Renato Fanin è membro del consiglio direttivo del Gitmo – Gruppo italiano trapianto di midollo osseo, e Responsabile della Commissione nazionale allogenico. 

        Sabato 8 aprile, dopo la registrazione dei partecipanti, alle 8.30 è previsto il saluto delle autorità. Sul contributo delle associazioni interverranno Maria Grazia Zanon Santuz dell’Ail e Benedetta Forte dell’Admo. La prima sessione di lavori, moderata da Michele Baccarani e Renato Fanin, sarà dedicata al “Trapianto di cellule staminali emopoietiche a Udine e in Italia”. Michele Baccarani (Bologna) parlerà de “La fondazione del Centro trapianti di Udine” e Renato Fanin di “Attualità e prospettive del Centro trapianti di Udine”. Alberto Bosi (Firenze) introdurrà “Il Gitmo: un organo di coordinamento dell’attività di trapianto in Italia”. “Il Registro italiano donatori di midollo osseo: un donatore volontario per paziente ematologico” sarà affrontato da Simona Pollichieni (Genova) e “I risultati clinici del trapianto di cellule staminali emopoietiche” saranno analizzati da Alessandra Sperotto, Francesco Zaja e Francesca Patriarca (Udine) rispettivamente nelle leucemie acute, nei linfomi, nel mielosa multiplo. Gianpiero Fasola (Udine) tratterà “Risultati e prospettive del trapianto nei tumori solidi”, e Daniela Damiani (Udine) “Dal trapianto di midollo alla medicina rigenerativa”. 

        La seconda sessione, moderata da Franco Biffoni e Alberto Bosi, sulla “Programmazione del trapianto e la gestione clinica del paziente: una realtà multidisciplinare” sarà aperta da Valeria Miotti (Udine) sulla “Tipizzazione HLA del donatore”. Cristina Rinaldi e Chiara Savignano (Udine) parleranno della “Raccolta di cellule staminali da sangue periferico e da midollo”. Il “Ruolo dell’irradiazione corporea totale nel condizionamento al trapianto mieloablativo e non mieloablativo” sarà discusso da Alberto Buffoli (Udine). Fabio Barbone e Corrado Pipan (Udine) introdurranno la “Sorveglianza e diagnosi precoce delle infezioni virali post trapianto”. Il “Rischio infettivo nel paziente sottoposto ad auto e allo trapianto” sarà affrontato da Pierluigi Viale e Francesco Cristini (Udine). Infine, Federica Oliviero (Udine) e Franco Biffoni (Udine) parleranno rispettivamente di “Misure di isolamento e di igiene durante il trapianto” e di “Aspetti etici e giuridici legati alla donazione di cellule staminali emopoietiche”.

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