Evento dell’Associazione biblioteca austriaca, Dipartimento di lingue e letterature, comunicazione, formazione e società e Forum austriaco di cultura di Milano

Franz Grillparzer e il teatro austriaco

Mercoledì 30 novembre, dalle 9, in Sala Florio di Palazzo Florio, incontro dedicato al Goethe d’Austria

È considerato il Goethe d’Austria, Franz Grillparzer (1797-1872), drammaturgo, poeta, capostipite della letteratura austriaca moderna al quale l’Università di Udine dedica un incontro mercoledì 30 novembre, dalle 9, nella Sala Florio di Palazzo Florio (via Palladio 8, Udine). Il seminario, intitolato “Franz Grillparzer e il teatro austriaco”, il seminario sarà anche trasmesso online al link

La giornata di studi non si limiterà a Grillparzer, ma giungerà a considerare le “riscritture” originali, provocatorie e di denuncia della tradizione classica austriaca del premio Nobel per la letteratura Elfriede Jelinek. Ad accompagnare il pubblico in questo percorso saranno tre importanti studiosi di letteratura austriaca: Riccardo Morello (Università di Torino), Hermann Dorowin (Università di Perugia) e Rita Svandrlik (Università di Firenze).

L’evento è organizzato dalla Associazione Biblioteca Austriaca in collaborazione col Dipartimento di lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (Dill) dell’Ateneo e il Forum Austriaco di Cultura di Milano.

Morello ci accompagnerà alla scoperta della musica di Grillparzer, contemporaneo di Beethoven e Schubert. Metterà in luce come la sua produzione rechi l’impronta di una grande stagione musicale e letteraria. Dorowin introdurrà con la relazione Uno scandalo al teatro di corte: “Weh dem, der lügt!”, la commedia di Franz Grillparzer, l’unica commedia scritta dall’autore, tra le poche della letteratura di lingua tedesca, che all’epoca fu un fiasco clamoroso e lo spinse a ritirarsi dalla scena pubblica. In realtà si tratta di un capolavoro sul fraintendimento e il labile confine tra verità e menzogna. Svandrlik parlerà della scena contemporanea con l’intervento La tradizione teatrale austriaca si autodenuncia: “Burgtheater” di Elfriede Jelinek. Una riflessione dedicata alla pièce del premio Nobel e alle sue fitte relazioni con Grillparzer, ma anche con il teatro popolare viennese, in una riscrittura provocatoria e di rottura. Alla sua prima rappresentazione, nel 1985 a Bonn, suscitò grande indignazione per avere trasformato il teatro di corte viennese in uno strumento di denuncia della responsabilità morale dell’Austria complice del nazionalsocialismo.

Franz Grillparzer è il più classico degli scrittori austriaci, ma anche il padre delle nevrosi e dei miti di quella letteratura. Intellettuale controcorrente, volutamente inattuale, era amato e ammirato da Kafka. Precettore e consigliere imperiale fu spesso osteggiato, anche duramente, dalla censura degli Asburgo. Venne prima osannato dal pubblico, soprattutto in quei drammi che vedono come protagoniste donne sublimi nel loro tragico destino, da Sappho a Medea fino a Libussa. Ma anche re ed imperatori quali Rodolfo II di Asburgo e re Ottocaro di Boemia. Più tardi fu invece rifiutato per essersi allontanato dai gusti della Vienna imperiale e rifletterà sulla misera condizione dell’artista, incompreso e inascoltato dal mondo nel suo capolavoro Il povero suonatore. Attingendo dal classicismo di Weimar come dal teatro popolare viennese e dalla tragedia barocca spagnola porterà il dramma austriaco ai massimi splendori.

Riccardo Morello è professore ordinario di Letteratura tedesca presso il Dipartimento di lingue e letterature straniere e culture moderne dell’Università di Torino. Si occupa di letteratura austriaca moderna e contemporanea, di teatro e dei rapporti tra musica e letteratura. Ha pubblicato saggi su Grillparzer, Stifter, Hofmannsthal, Kraus, Améry, Jura Soyfer, Thomas Bernhard.

Hermann Dorowin è professore ordinario di Letteratura tedesca all’Università di Perugia. Tra i suoi interessi di ricerca figurano il teatro tedesco e austriaco dal Settecento a oggi, le forme della comicità, le “piccole forme”, le questioni teoriche e applicazioni pratiche nella letteratura comparata. È autore di numerosi saggi sulla letteratura austriaca del Novecento e ha curato edizioni di Georg Büchner e Heinrich von Kleist.

Rita Svandrlik è professoressa ordinaria di Letteratura tedesca all’Università di Firenze. Le sue ricerche e pubblicazioni si sono concentrate sul tema della costruzione mitica del femminile nella letteratura tedesca (anche in prospettiva comparatista) e sul teatro e la letteratura austriaca. In particolare Ingeborg Bachmann, Marlen Haushofer, Robert Musil, le femministe viennesi di fine Ottocento, Elfriede Jelinek, Adalbert Stifter e Franz Grillparzer. Ha inoltre pubblicato saggi su Heine, E.T.A. Hoffmann, Hannah Arendt, Christa Wolf.

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