Evento dell’Associazione biblioteca austriaca, Dill, Forum austriaco di cultura

Le lingue di Gregor von Rezzori, l’ultimo esponente del “mondo di ieri”

Conferenza sull’intellettuale austriaco il 13 dicembre, alle 17.45, a Palazzo Antonini

Gregor von Rezzori (foto di Paolo Trucchi)

“Dalla Bucovina al Valdarno, passando per Vienna. Gregor von Rezzori tra le lingue”. È il titolo della conferenza che Andrea Landolfi, germanista dell’Università di Siena, terrà all’Università di Udine martedì 13 dicembre, alle 17.45, nell’aula 5 di Palazzo Antonini (via Petracco 8, Udine). Protagonista dell’incontro è l’intellettuale austriaco von Rezzori (1914-1998), personalità artistica eclettica e poliedrica: romanziere, giornalista, artista, collezionista d’arte, autore radiofonico, sceneggiatore e attore cinematografico. L’evento sarà trasmesso anche in streaming. L’appuntamento è organizzato dall’Associazione biblioteca austriaca in collaborazione con il dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (Dill) dell’Ateneo friulano e il Forum austriaco di cultura di Milano.

«La conferenza – anticipa Landolfi – si concentrerà sul rapporto dell’autore con le proprie origini, vissuto all’insegna di una naturale e insieme meditatissima apertura vòlta a salvare, ma anche a “rifunzionalizzare” e integrare nel presente, un patrimonio linguistico e culturale vastissimo». In particolare, Landolfi illustrerà, attingendo tanto all’opera narrativa e saggistica dell'autore, quanto a ricordi e testimonianze di prima mano, questa modalità del suo pensiero, che si esprime plasticamente nell’uso sempre originale e creativo della lingua e delle lingue.

Gregor von Rezzori - Nato da una famiglia di origini siciliane a Czernowitz, capoluogo della Bukowina (odierna Ucraina, all’epoca parte dell’impero austro-ungarico), trasferitosi nel periodo universitario a Vienna, negli anni Trenta a Bucarest per svolgere il servizio militare con l’esercito rumeno e in seguito a Berlino, nelle Storie di Maghrebinia la raccolta di racconti che lo porta al successo, Rezzori rievoca in chiave immaginaria e ironica l’atmosfera culturale di questi luoghi che hanno segnato la sua infanzia e giovinezza. «Per le sue attente e argute narrazioni di questo mondo in declino – spiega il coordinatore dell’incontro, Simone Costagli, docente di letteratura tedesca all’Università di Udine – , nelle sue diverse sfaccettature che sfociano spesso nel satirico e paradossale, così ad esempio La morte di mio fratello Abele, è stato definito da Claudio Magris, nelle ultime pagine del Mito absburgico, l’ultimo esponente del “mondo di ieri”».

Infatti, sottolinea Costagli, «proprio grazie a questa “consacrazione” l’artista ha goduto in Italia, dove ha vissuto stabilmente negli ultimi trent’anni della sua vita, quella considerazione che l’Austria e la Germania gli hanno sempre negato». A dimostrazione di ciò il premio letterario che porta il suo nome istituito dal 2007 dalla città di Firenze, del quale sono stati insigniti celebri scrittori tra i quali il libico Hisham Matar (Nessuno al mondo, 2007), la statunitense di origine indiana Jhumpa Lahiri (Una nuova terra, 2009) e la francese Annie Ernaux (Una donna, 2019).

Andrea Landolfi è docente di Letteratura tedesca e Traduzione letteraria all'Università di Siena, dove dirige anche il master in “Traduzione letteraria e editing dei testi antichi e moderni”. Ha studiato e tradotto, tra gli altri, Goethe, Schopenhauer, Büchner, Platen, Hofmannsthal, Thomas Mann, Musil, Rezzori, Kappacher. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali il “Premio Prezzolini per la traduzione” (1996), il “Premio Città di Biella per la traduzione poetica” (2018), “Übersetzungsprämie” della Repubblica Austriaca (2016) e il “Premio per la traduzione” del Ministero dei Beni Culturali (2019). Fa parte della giuria del “Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze” sin dalla sua fondazione ed è membro corrispondente della Bayerische Akademie der Schönen Künste. Di Rezzori ha tradotto per Guanda Tracce nella neve (2002), l’autobiografia Sulle mie tracce (2007) e L’attesa è magnifica (2010) e per Bompiani La morte di mio fratello Abele (2014) e Caino. L’ultimo manoscritto (2016). Sullo stesso autore ha pubblicato inoltre i volumi Memoria e disincanto. Attraverso la vita e l’opera di Gregor von Rezzori (Quodlibet 2006) e Rezzoriana. Saggi e note su Gregor von Rezzori (Artemide 2017).

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