In collaborazione con Ente Friuli nel mondo e Regione Friuli Venezia Giulia

“Valori identitari e imprenditorialità”: al via il corso per discendenti di emigrati friulani

Giunto alla quinta edizione, il corso di perfezionamento
è destinato a 12 giovani sudamericani

Identità, imprenditorialità, italiano e internet sono i temi guida del corso di perfezionamento “Valori identitari e imprenditorialità” che si pone come obiettivo quello di favorire e consolidare l’impulso identitario, sviluppando una cultura aperta all’innovazione, alla lingua italiana e friulana, con l’obiettivo di costruire know how spendibile nel proprio Paese di provenienza. Con queste premesse l’Università di Udine con la collaborazione dell’Ente Friuli nel Mondo e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (Servizio corregionali all’estero) ha avviato la V edizione del Corso (http://corsofirb.uniud.it), inaugurato stamani nella sede dell’ateneo di palazzo Florio. Alla cerimonia erano presenti i 12 corsisti selezionati – 9 argentini e 3 brasiliani -, tutti discendenti da emigranti friulani in Sudamerica: I corsisti sono: Angela Brum, Maria Pilar Carreño, Alejandra Londero, Federico Monutti, Natali Peresini, Maximilian Pez, Bruna Ivana Puntel, Vivian Toso, Gregoret Nilce Trevisan, Gabriel Visintin, Romina Venica.

Collocato fin dal 2010 all’interno del progetto di rilevante interesse nazionale Firb 2009-2013 coordinato per l’Ateneo di Udine da Vincenzo Orioles, «il corso – ha spiegato Orioles - rappresenta la prosecuzione del progetto e si pone come obiettivo la volontà di promuovere l’interesse verso il Friuli nelle giovani generazioni di discendenti di emigrati friulani in Argentina e Brasile, contribuendo a diffondere attraverso un percorso formativo “identitario”, “imprenditoriale” e di “internazionalizzazione”, una nuova e moderna visione dell’Italia e dei valori dell’italianità nei settori della cultura e del mondo dell’impresa».

La direttrice del corso, Raffaella Bombi, ha sottolineato che «si tratta di un corso innovativo negli obiettivi e nel modello didattico blended in grado di affiancare alla didattica in aula a quella in e-learning in grado di conciliare la distanza fisica tra studenti e docenti che operano in sedi lontane; si tratta di un esempio di come l’e-learning possa essere strumento cardine nei processi di internazionalizzazione dell’Ateneo e dei corsi di laurea in linea con le grandi sfide della globalizzazione, e rappresenta un’applicazione concreta della strategia da seguire per potenziare le azioni a favore dei friulani nel mondo, per la diffusione su larga scala del friulano e dell’italiano e, più in generale, in grado di dare una risposta nuova e concreta alla vocazione internazionale dell’Ateneo di Udine».

Le attività formative sono già iniziate il 19 maggio, prima dell’arrivo dei corsisti a Udine, con lezioni in modalità online dalla sede del nucleo per l’e-learning di ateneo a palazzo Antonini. «Dotato di postazioni informatiche in grado di facilitare la didattica in e-learning e di creare le premesse di una proficua futura didattica a distanza – spiega Bombi - il nucleo è stato sede delle attività interattive in video lezioni con i 12 studenti collegati via web dalle loro sedi in Argentina e Brasile. La qualità del corso, garantita dai docenti e studiosi che insegnano dall’Ateneo e dalle nuove tecnologie per la formazione a distanza, permette una didattica interattiva, totalizzante e reale».

Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti la delegata del rettore per la promozione della lingua e cultura friulana, Alessandra Burelli, il direttore del Dipartimento di studi umanistici, Andrea Tabarroni, la consigliera regionale Silvana Cremaschi, il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Pietro Pittaro, il vicepresidente della Provincia di Udine, Franco Mattiussi, Lucio Pellegrini e Bruna Zuccolin, della Regione FVG - Servizio Corregionali all’estero, Lucia Piu, direttore ConfAPI, Associazione Piccole e Medie industrie di Udine, Flavio Sialino, direttore Assoccop, Udine entrambi partner nell’organizzazione del tirocinio aziendale dei corsisti, Renzo Mattioni, coordinatore regionale della Accademia Italiana della Cucina. È intervenuto Stefano Balloch, sindaco di Cividale del Friuli, ed erano presenti alcuni sindaci dei paesi friulani d’origine delle famiglie dei giovani corsisti.

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