Promossa dall'Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione

Al via la mostra "Charlotte Delbo. Una memoria, mille voci"

Inaugurazione venerdì 6 febbraio, alle 17.30, a Palazzo Garzolini-di Toppo Wassermann a Udine

Venerdì 6 febbraio, alle 17.30, presso la sede della Scuola Superiore dell'Università degli Studi di Udine, a Palazzo di Toppo Wassermann, in via Gemona del Friuli 92, sarà inaugurata la Mostra “Charlotte Delbo. Una memoria, mille voci”, aperta al pubblico fino a domenica 8 marzo.La mostra,ideata e curata dall'Istituto storico Bergamasco per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, e inserita nel programma delle iniziative patrocinate dal Comune di Udine per la Giornata della Memoria, è promossa dall'Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, che si è fortemente impegnato nella realizzazione, a Udine, del complesso progetto culturale lanciato dall'ISREC di Bergamo per far conoscere anche in Italia, Charlotte Delbo, resistente, deportata e scrittrice francese. La Scuola Superiore dell'Università di Udine, che sostiene il progetto, ha accolto con entusiasmo la presenza della Mostra al Velario del Palazzo di Toppo Wassermann, appoggiando anche le diverse iniziative collaterali proposte dall'Istituto Friulano, come le conferenze sulla Resistenza femminile e l'opera letteraria di Charlotte Delbo, in calendario presso l'Auditorium del Palazzo di Toppo, rispettivamente il 23 febbraio e il 6 marzo 2015. Charlotte Delbo (1913-1985), segretaria di Louis Jouvet e assistente di Henri Lefebvre, partecipò alla Resistenza francese e in seguito fu deportata il 24 gennaio 1943: prima ad Auschwitz e poi a Ravensbrück. Lascia una grande opera letteraria, dove temi legati alla Resistenza e alla deportazione si affiancano a quelli contemporanei in una produzione che passa dal saggio all'articolo di giornale, dalla poesia alla pièce treatrale.

Costruita a partire dagli archivi della scrittrice, depositati alla Bibliothèque nationale de France dalla sua erede universale Claudine Riera-Collet, in occasione del centenario della nascita, la mostra crea uno spazio in cui immagini, suono e parole si mescolano. Il percorso espositivo si snoda tra livello dell’esperienza vissuta e livello dell’immaginario mentre la semplicità e povertà dei supporti, cartone e carta, lasciano che s' imponga la forza di un’opera per cui la memoria è arte. Il concept dell’allestimento è l’apertura degli scatoloni dell’archivio di Charlotte Delbo: fotografie, manoscritti, dattiloscritti, documenti e altro ancora.

All'inaugurazione  della mostra interverrà la curatrice Elisabetta Ruffini, direttrice dell' ISREC di Bergamo che illustrerà il percorso espostivo, ripercorrendo tutte le fasi dell'esistenza dell'artista. Di seguito, sarà in scena l' opera "Kalavryta delle mille Antigoni", di Charlotte Delbo, a cura del Magazzino dei Teatranti, la formazione udinese che ha nel suo lungo repertorio rappresentazioni di autori come Eugene Ionesco, Edgar Allan Poe, Charles Peguy, Eschilo, Vladimir Soloviev, William Shakespeare, Giovanni Testori. Kalavryta delle mille Antigoni è il memoriale scritto da Charlotte Delbo in ricordo di una rappresaglia nazista avvenuta in un paese greco dell'Acaia nel Pelopponeso. Il racconto della fucilazione di settecento uomini, il 13 dicembre 1943, per mano dei nazisti, pianti e seppelliti dalle loro donne, sarà recitato da Daniela Zorzini, attrice udinese formatasi alla scuola di teatro diretta da Nico Pepe e con una lunga esperienza di recitazione tra cui si segnalano la Trilogia zanzottiana e i “I Turcs tal Friùl” di Pier Paolo Pasolini,  nonché di regista e insegnante. L'allestimento della scenografia è a cura di Paolo Sartori, le scelte musicali di Daniele D'Arrigo. La realizzazione dello spettacolo ha il contributo e il sostegno della sezione udinese dell'ANED e del suo presidente Marco Balestra, che ha voluto anche con questa partecipazione al progetto culturale su Charlotte Delbo, tener fede al suo impegno attivo sui temi della deportazione femminile, già approfonditi e studiati dall' Associazione con conferenze e interventi nelle scuole.

La mostra, aperta ogni giorno dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 20.00, prevede anche la visita guidata per scuole e gruppi, a cura dell' Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (per informazioni, tel. 0432/ 295475 ; didattica@ifsml.it).

 

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