De Toni e Pezzetta firmano la convenzione tra università di Udine e Anci

Ateneo e Comuni progettano insieme il futuro digitale dei territori

Unione dei comuni: progetti innovativi su energia, ambiente, salute, mobilità e Ict da attuare non solo nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri

Pezzetta, De Toni e Spoletti durante la presentazione

Diffondere e applicare le logiche smart come visione strategica di una produzione moderna ed efficace, coinvolgendo, oltre alle grandi città, anche i piccoli centri che rappresentano una parte fondamentale del tessuto territoriale del Friuli Venezia Giulia, in modo da non escludere i Comuni di più limitata dimensione dal percorso di innovazione che i capoluoghi di provincia hanno già cominciato a portare avanti. Un percorso che parte dalla smart city e arriva agli smart land in cui un contributo fondamentale sarà quello messo a disposizione dalla ricerca e dall’innovazione realizzata dall’università. Il disegno è quello di dare alle amministrazioni comunali gli strumenti tecnologici per arrivare a una unione funzionale dei comuni che non sia la mera sommaria di due e più debolezze. È questo l’obiettivo dell’iniziativa che sarà realizzata dall’università di Udine e dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), avviata formalmente con la firma di un protocollo d’intesa sottoscritto dal rettore, Alberto Felice De Toni e dal presidente Anci Friuli Venezia Giulia, Mario Pezzetta, oggi mercoledì 9 aprile a palazzo Florio, insieme a Renato Spoletti, responsabile dell’area Servizi informatici dell’ateneo. Alla presentazione erano presenti Carlo Tasso e Andrea Tonello, docenti dell’università interessati al progetto e Alessandro Fabbro, segretario generale dell’Anci.

 
<< L'università è da tempo impegnata in attività che favoriscono l'impiego evoluto di tecnologie da parte delle imprese, della amministrazione, dei cittadini da un lato e la diffusione del sapere dall'altro – spiega il rettore -. Questo accordo andrà ora a potenziare e coordinare un’azione sinergica e collaborativa tra le diverse realtà coinvolte nei progetti smart, con un progetto in cui l’università, consapevole del suo ruolo sociale e del legame naturale e storico con il proprio territorio, grazie alla collaborazione con l’Anci, mette i propri saperi a disposizione dei comuni del Friuli Venezia Giulia>>.
 
L’obiettivo è quello di andare verso iniziative congiunte in ambito smart, che sfrutteranno l’Ict e in particolare l’integrazione e l’interoperabilità dei servizi. Il protocollo, che durerà cinque anni, vuole anche cercare un accordo con la Regione “per il sostegno delle strategie di smart city and communities nei territori regionali”. Università e Anci realizzeranno poi un gruppo di supporto strategico per l’elaborazione di un programma congiunto che favorisca l’intesa costante tra ricerca, istituzioni e industria in grado di presentare progetti innovativi. I settori interessati saranno soprattutto quelli dell’energia, dell’ambiente e della salute, della mobilità sostenibile, dell’Ict e della governance europea del territorio. Le potenzialità e le opportunità territoriali per favorire la crescita e la competitività confluiranno infine in una sorta di manuale-catalogo a servizio dei comuni e della realtà locali.
 
<<Ripensare i nostri territori per renderli più competitivi, attrattivi e inclusivi, attraverso gli smart land, che sono ambiti territoriali in cui lo sviluppo è sostenibile e i servizi pubblici e privati sono interoperabili – ha evidenziato il presidente Anci -. Si tratta di mettere in campo un modello di governance innovativa. Anche attraverso l'uso pervasivo del digitale, possiamo dare vita ad ambiti territoriali "intelligenti", in cui cittadini, imprese, energia, mobilità, welfare, sanità, residenza, insediamenti produttivi, ambiente, sono interconnessi e orientati al futuro. Con l'impegno di Anci – conclude Pezzetta -, l'avallo della Regione, il supporto tecnico-scientifico dell'università, la realizzazione di smart land nei nostri territori è un sicuro antidoto al declino in atto. L'accordo fra Anci e Università di Udine, reso possibile dal convinto sostegno del rettore, ha proprio questo obiettivi>>.

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