Azienda agraria universitaria: inaugurato il primo Farmers' market e presentato il progetto Ager

Un progetto di oltre 23 milioni di euro, un convegno che ne ha spiegato motivazioni e finalità e l’inaugurazione del primo Farmers’ market. Ecco i tre elementi che hanno caratterizzato la giornata del  12 settembre che ha visto la Fondazione Crup e l’Università di Udine protagoniste presso l’Azienda Agraria Universitaria “A. Servadei” di Udine.

Andiamo con ordine: “Ager-Agroalimentare e ricerca” è il primo progetto di collaborazione tra 11 Fondazioni, fra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, finalizzato allo sviluppo del settore agroalimentare attraverso il sostegno ad attività di ricerca e può contare su un finanziamento complessivo di oltre 23 milioni di euro proveniente dalle Fondazioni stesse. Le 11 Fondazioni del nostro Paese opereranno in rete attraverso un’associazione temporanea di scopo (Ats) il cui obiettivo sarà quello di programmare e coordinare le diverse azioni all’interno di un programma ampio e condiviso.

Il primo convegno dedicato al progetto: “Ricerca e innovazione per l’agroalimentare in Friuli Venezia Giulia”, organizzato dalla Fondazione Crup congiuntamente all’Università degli Studi di Udine, si è volto presso l’Azienda Agraria Universitaria e ha illustrato gli obiettivi del progetto Ager e le diverse azioni previste.

“Tramite Ager – ha spiegato Ugo Dozzio Cagnoni, presidente Ats del progetto Ager - le Fondazioni finanzieranno la realizzazione di ricerche nell’ambito di diversi comparti - fra cui innanzitutto quello delle produzioni ortofrutticole (melo, pero e prodotti pronti al consumo), dei cereali (grano duro e riso), vitivinicolo e zootecnico (in particolare la filiera del suino) – ma anche iniziative finalizzate all’applicazione dei risultati che ne deriveranno, al fine di favorire il miglioramento dei processi produttivi, lo sviluppo di tecnologie e la promozione e valorizzazione del capitale umano in un settore, come quello dell’agroalimentare italiano che, con un fatturato che supera i 180 miliardi di euro (il 22% di export) rappresenta il 12% del Pil nazionale ed è animato da oltre 270.000 imprese per complessivi 1.650.000 occupati. Le risorse messe a disposizione dalle Fondazioni tramite Ager raggiungono una massa critica che potrà concretamente favorire l’innovazione in questo settore”.

Il progetto, di durata triennale, si propone, inoltre, di rafforzare la collaborazione scientifica fra le università e i centri di ricerca già attivi sul territorio, di suggellare la vocazione territoriale dei tessuti produttivi locali e di offrire uno strumento erogativo dedicato al settore.

Il primo Farmers’ market: promosso da Coldiretti, Confagricoltura e Cia del Fvg, mercato dei produttori agricoli, è stato inaugurato il 12 settembre scorso e sarà aperto al pubblico il secondo e il quarto venerdì di ogni mese presso l’Azienda Agraria Universitaria in via Pozzuolo 324.

Ritornando al convegno, Silvano Antonini Canterin, presidente della Fondazione Crup, ha indicato come: “Attraverso Ager intendiamo contribuire a sostenere progetti di ricerca in un settore di grande rilievo per lo sviluppo del Paese e della nostra regione. Considerando, poi, che le Regioni hanno competenza primaria in materia di agricoltura, ci è sembrato appropriato e opportuno riunire, in questa occasione, tutti i soggetti economici e istituzionali che dovranno svolgere un ruolo attivo nell’attuazione del progetto. Siamo inoltre particolarmente orgogliosi di aver potuto organizzare questo convegno nell’Azienda Agraria Universitaria, dinamico e qualificato punto di riferimento per la sperimentazione agraria. La nostra regione – ha proseguito – ha già dimostrato di essere all’avanguardia in questo settore anche grazie all’attività dell’Istituto di genomica applicata insediato nel Parco scientifico e tecnologico di Udine che, dopo aver completato la prima mappatura fisica della vite, ha partecipato al progetto che ha portato al sequenziamento del genoma della vite”.

A sottolineare l’importanza del progetto sono stati anche Michele Morgante, delegato alla ricerca e al trasferimento tecnologico dell’Università di Udine, e il sindaco di Udine Furio Honsell, mentre l’assessore regionale alle Risorse agricole, naturali e forestali Claudio Violino ha evidenziato come, per uscire dalla crisi in cui versa l’agricoltura, servono due elementi: il legame con il territorio e l’inserimento, nel ciclo produttivo, dell’innovazione. “Qualsiasi ricerca in agricoltura – ha detto – ha un senso solo se porta valore aggiunto alle imprese agricole che, spesso, alla fine dell’anno non vedono alcun risultato economico”.

Sono state poi presentate le relazioni di Giuseppe Guzzetti, presidente Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa) e Raffaele Testolin, docente della facoltà di Agraria dell’ateneo udinese, cui sono seguiti gli interventi di Andrea Vergati della giunta esecutiva nazionale di Confagricoltura, di Giorgio Piazza della giunta esecutiva nazionale di Coldiretti e di Ennio Benedetti, presidente regionale della Cia (Confederazione italiana agricoltori).

Guzzetti ha evidenziato come le Fondazioni, dai primi anni di attività al 2007, hanno aumentato notevolmente i finanziamenti destinati alla ricerca: “Siamo passati – ha illustrato – da  poco più di 35 milioni di euro del primo quinquennio, cioè dal 1993 al 1997, per arrivare nel solo 2007 a 260 milioni di euro dedicati alla ricerca”.

Fonte: Studio Pironio consulenti in comunicazione

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