Bilancio di sostenibilità nelle università: condiviso il primo standard di rendicontazione per i report sostenibili

Disponibile online il documento elaborato da RUS e GBS per aiutare le università nella redazione dei loro bilanci di sostenibilità

Gli ultimi trent’anni sono stati caratterizzati da un crescente interesse verso le tematiche riconducibili allo sviluppo sostenibile. Ciò ha comportato la diffusione, da parte delle organizzazioni, di comportamenti e azioni improntati su logiche di responsabilità socio-ambientale e l’utilizzo di strumenti di accountability che consentano di rendere conto agli stakeholder del proprio impegno nel perseguimento di obiettivi di sostenibilità. Non fanno eccezione le università, per le quali, tuttavia, tenuto conto delle funzioni svolte e del ruolo esercitato nel contesto economico-sociale in cui operano, si tratta di adottare un approccio verso la sostenibilità diverso da quello di altre organizzazioni.

Ad aiutare gli Atenei nella redazione di questa particolare tipologia di report arriva un nuovo strumento: Il bilancio di sostenibilità nelle Università”, il primo standard per la reportistica di settore, curato dalla RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile e dal GBS – Gruppo di studio per il Bilancio Sociale, unendo l’esperienza della RUS nel diffondere la cultura della sostenibilità nelle Università italiane alle competenze tecnico-scientifiche del GBS sui temi della reportistica.

Il nuovo standard si propone di guidare le Università pubbliche e private nella redazione della reportistica di sostenibilità, fornendo un’analisi equilibrata e ragionata dei riflessi socio-ambientali ed economici dell’operatività degli Atenei ed evidenziando il contributo, attuale e in prospettiva, di questi ultimi al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 dell’ONU.

Lo standard intende guidare e rafforzare l’impegno delle Università verso le sfide nazionali e internazionali che il contesto istituzionale e sociale richiederà loro, consentendo agli stakeholder di conoscere le finalità istituzionali degli Atenei e, in particolare, il complesso delle attività, dei risultati e dell’impatto sulla comunità di riferimento, oltre a fornire informazioni chiare, attendibili e immediatamente comprensibili a chiunque sia interessato, predisponendo altresì un utile modello per il confronto dei dati a livello spaziale e temporale.

Questo nuovo strumento è il primo del suo genere nel nostro Paese e rappresenta una nuova via per creare report non-finanziari delle Università, che seguano delle linee-guida dedicate invece di criteri generali adottati finora, facendo riferimento a quelli utilizzati da altre tipologie di aziende pubbliche oppure da imprese private.

“RUS e GBS sono concordi nel ritenere rilevante il ruolo che le università possono svolgere quali agenti del cambiamento per promuovere e supportare il raggiungimento dei Sustainable Development Goals (SDGs), che si pongono come pilastri della costruzione di modelli di università responsabili. Pertanto la rendicontazione della sostenibilità delle università diventa un elemento primario delle politiche di comunicazione agli stakeholders, dell’impegno profuso e della visione pro-attiva per il raggiungimento di un futuro più sostenibile, che costituisce l’obiettivo centrale dell’azione della RUS”, commentano in maniera congiunta la professoressa Chiara Mio, Presidente di GBS e la professoressa Patrizia Lombardi, Presidente della RUS e Prorettrice del Politecnico di Torino.

La RUS – promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) nel 2015 – costituisce la prima esperienza di coordinamento e condivisione posta in essere da tutti gli atenei italiani (attualmente 78) impegnati sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale.

Le finalità principali della RUS sono:

  • diffondere la cultura e le buone pratiche di sostenibilità, sia all’interno che all’esterno degli atenei, mettendo in comune competenze ed esperienze, in modo da incrementare gli impatti positivi delle azioni messe in atto dalle singole università;
  • promuovere i Sustainable Development Goals (SDGs) e contribuire al loro raggiungimento;
  • rafforzare la riconoscibilità e il valore dell’esperienza italiana a livello internazionale. La RUS si pone inoltre come modello di buona pratica da estendere anche ad altri settori della P.A., dell’istruzione e del territorio in generale, incentivando lo sviluppo di collaborazioni tra università e città, diffondendo innovazione sociale sul territorio e fornendo stimoli culturali per l’intero sistema paese.
     

Il GBS nasce ufficialmente a Milano nel 1998 come Gruppo di Studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale e, nel 2001, viene formalmente costituita l’associazione di ricerca non profit con la Introduzione 9 denominazione Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale. Dal 2001 l’associazione ha raccolto le adesioni da parte di numerosi studiosi, università e istituzioni. Ai 28 soci fondatori si sono aggiunti 44 soci ordinari, 44 università e altri enti nonché il sostegno del CNDCEC – Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e dell’ASSIREVI.

Le finalità principali del GBS sono:

  • lo sviluppo e la promozione della ricerca scientifica sul bilancio sociale e sulle tematiche inerenti alla sua rappresentazione e diffusione;
  • lo studio, l’approfondimento e lo sviluppo di una cultura d’impresa che trova fondamento nella centralità della persona;
  • lo studio di modelli di bilancio sociale appropriati per aziende operanti in settori specifici, anche nell’ambito pubblico e della cooperazione, nonché lo studio e la diffusione nelle imprese di Codici etici, quale strumento di prevenzione di comportamenti irresponsabili.

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