Comitato etico del Policlinico: cambio al vertice

Mario Furlanut eletto presidente. Succede a Giorgio Vidoni

           Passaggio di testimone alla presidenza Comitato etico indipendente (C.e.i.) della facoltà di Medicina dell'università di Udine: il prof. Mario Furlanut, ordinario di Farmacologia e direttore dell'Istituto di farmacologia clinica e tossicologia e della Scuola di specialità in Farmacologia prende il posto del prof. Giorgio Vidoni, ordinario di Medicina legale, in carica dal 1998, anno di istituzione dello stesso C.e.i.. Compito del C.e.i. è quello di garantire la tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere dei soggetti coinvolti in uno studio clinico e fornire pubblica garanzia di eticità e correttezza metodologica delle sperimentazioni cliniche, in accordo con la dichiarazione di Helsinki, il documento che contiene i "Principi etici per la ricerca medica che coinvolge soggetti umani", adottato per la prima volta nel 1964 dall'Associazione Medica Mondiale.
           
             "I comitati etici - spiega Furlanut - rappresentano una sicura garanzia per i pazienti che volontariamente accettano di sottoporsi a sperimentazione con nuovi farmaci". I Comitati attualmente operanti in Italia sono 289. Dieci di essi sono presenti in Friuli Venezia Giulia, dislocati nelle principali Aziende ospedaliere e nel Policlinico universitario a gestione diretta dell'ateneo di Udine. L'attività complessiva dei C.e.i. della regione è svolta per il 51% nella provincia di Udine, per il 24% in quella di Trieste, per il 18% nel pordenonese e per il 6% nel goriziano. Nella graduatoria della provincia di Udine al primo posto c’è il C.e.i. del Policlinico universitario di Udine (62% dell'attività), seguito da quello dell'Azienda sanitaria S. Maria della Misericordia (38%). Il C.e.i. universitario, nella classifica dei 141 che svolgono la maggior parte del lavoro in Italia, si trova al 25° posto della graduatoria nazionale e in ottava posizione per gli studi no-profit, ossia quelli promossi da ricercatori della struttura di riferimento.
               
                Il C.e.i. opera attraverso valutazioni scientifico-metodologiche ed etiche delle sperimentazioni cliniche dei farmaci, delle attività di ricerca biomedica e di quelle in tema di assistenza sanitaria. Nel 2003 il C.e.i. del Policlinico universitario di Udine ha già ampiamente superato il numero di protocolli esaminati nello stesso periodo dell'anno precedente. Al primo posto figurano gli studi riguardanti i farmaci antineoplastici, cui seguono nell'ordine cardiovascolari, immunologici, antidiabetici, farmaci di interesse oculistico, neuropsicofarmaci, ginecologici, endocrinologici, gastroenterici, antivirali, analgesici, antibiotici e urologici.