Negli spazi del Consorzio universitario di via Prasecco

Centro Polifunzionale di Pordenone, nuovo traguardo per la biblioteca

Unificato il patrimonio librario delle università di Udine e Trieste per ampliare e ottimizzare servizi e risorse

La biblioteca del polo universitario di Pordenone taglia un nuovo importante traguardo. Nel Centro polifunzionale della Destra Tagliamento, negli spazi dell’edificio B di via Prasecco già destinati alla biblioteca dell’ateneo friulano, gli studenti dell’ateneo di Udine e dell’ateneo di Trieste e gli utenti esterni potranno avere accesso, grazie all’unificazione dei servizi messa a punto dai due atenei, al patrimonio bibliografico delle rispettive università. L’operazione, supportata dal Consorzio universitario locale, è stata realizzata con il trasferimento del patrimonio librario dell’ateneo giuliano negli spazi già occupati dalla biblioteca dell’università di Udine. L’utenza, così, può in un unico locale avere a disposizione spazi, servizi, orari di accesso e materiale in consultazione unificati a ampliati.

«L’operazione – sottolinea il rettore dell’università di Udine, Cristiana Compagno – è stata fortemente voluta dall’ateneo di Udine che ha dedicato grande impegno alla sua realizzazione attraverso il Sistema bibliotecario d’ateneo, il Centro polifunzionale pordenonese e il Centro servizi informatici e telematici d’ateneo. L’unificazione delle biblioteche nel polo pordenonese, infatti, ha un significato strategico sia dal punto di vista del miglioramento sei servizi per l’utenza, sia dal punto di vista dell’ottimizzazione delle risorse, in un momento di generale contrazione delle stesse».

«Si tratta – per il rettore dell’università di Trieste, Francesco Peroni – di un’ulteriore tappa della positiva collaborazione che va istituendosi tra gli atenei di Trieste e di Udine, con particolare riguardo, in questo caso, al cruciale versante dei servizi bibliotecari. Chiunque pratichi la ricerca scientifica e la didattica universitaria è consapevole di come poche strutture, al pari delle biblioteche, mal compatiscano, per natura e funzione, steccati e barriere esclusive. Sono dunque felice che questa consapevolezza veda ora protagonisti i nostri insediamenti presso il Consorzio universitario di Pordenone, con sicure ricadute di qualità per la formazione dei giovani che studiano nel locale Polo universitario».

«Il Consorzio universitario di Pordenone – dice il presidente del Consorzio universitario di Pordenone, Giovanni Pavan – ha supportato con convinzione la collaborazione tra i due Atenei volta all’unificazione del patrimonio bibliografico, nella certezza di aver gettato così le basi per l’offerta di un servizio più completo per gli studenti del polo pordenonese e per tutta la comunità di riferimento».

Ai quasi 11 mila volumi e periodici che la biblioteca dell’ateneo di Udine già metteva a disposizione di studenti e territorio, si aggiunge, dunque, anche il patrimonio librario facente capo all’ateneo di Trieste. Inoltre, alle attuali due postazioni Pc per la consultazione del catalogo bibliografico, di cd-rom, di riviste e banche dati in linea dell’università di Udine se ne aggiungeranno a breve altrettante due per la ricerca bibliografica e consultazione delle risorse elettroniche dell’università di Trieste. La struttura sarà accessibile secondo l’orario di apertura già rispettato dalla biblioteca dell’ateneo friulano, ossia dalle 9 alle 18 dal lunedì al venerdì e rimane confermato anche l’accesso all’utenza esterna.

Sullo stesso tema

Mercoledì 23 Novembre

Inaugurata la nuova biblioteca del polo scientifico dei Rizzi

Il rettore Pinton: “Nato per ospitare la biblioteca è diventato un edificio polifunzionale, innovativo, con elevati livelli di accessibilità e sostenibilità”

Lunedì 19 Giugno

Nell'ex chiostro di Santa Lucia alla scoperta di Daniele e Francesco Florio e del picolit

Ultima serata delle “Aperture claustrali” della Biblioteca umanistica e della formazione

Lunedì 5 Giugno

Nell'ex chiostro di Santa Lucia alla scoperta di Gaetano Perusini e degustazione

Serata nell’ambito delle “Aperture claustrali” della Biblioteca umanistica e della formazione