Lunedì 1 dicembre all’Università di Udine a palazzo Antonini

Cervelli che contano: Giorgio Vallortigara discute a Udine sul suo ultimo libro

Con lo scienziato, si parlerà della “percezione del numero” che sarebbe insita
nel cervello umano e delle scimmie, frutto di un meccanismo evoluzionistico

Il cervello umano e quello delle scimmie sono naturalmente dotati di una capacità di percepire la numerosità, analoga a quella dello spazio e del tempo, grazie a specifici neuroni, risultato di un meccanismo frutto dell’evoluzione. È l’argomentazione sostenuta dagli scienziati Giorgio Vallortigara e Nicla Panciera nel loro ultimo libro “Cervelli che contanto” (Adelphi, Milano 2014), e che sarà anche il tema della conferenza che lo stesso Vallortigara terrà all’Università di Udine lunedì 1 dicembre alle 17.30 nella sala Gusmani di palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine. L'incontro sarà trasmesso in diretta video dalla web radio d’ateneo all'indirizzo http://webradio.uniud.it

Dopo i saluti delle autorità, il delegato alla cultura dell’Università di Udine, Angelo Vianello, presenterà e introdurrà l’intervento di Giorgio Vallortigara. L’appuntamento è il settimo della rassegna “Aperture. Idee, scienza e cultura”, ideata dall’ateneo friulano con il comune di Udine, e s’inserisce nel programma di iniziative miranti a divulgare la cultura scientifica e umanistica. L’attività è aperta alla partecipazione dei cittadini ed è realizzata da ateneo, comune di Udine e Fondazione Crup.

«I numeri, sin dai tempi di Pitagora – ricorda Vianello –, hanno assunto un significato mistico che si è protratto fino all’Ottocento, se il matematico Leopold Kronecker poté affermare che “Dio ha creato i numeri, tutto il resto è opera dell’uomo”». Oggi Vallortigara e Panciera sostengono l’esistenza di tipi di neuroni capaci di registrare la numerosità di un oggetto; un’informazione che viene poi trasmessa ad altri tipi di neuroni capaci, a loro volta, di elaborare questo dato. «Ciò che stupisce – sottolinea Vianello – è che questa capacità risulti presente anche nel lobo parietale delle scimmie, rivelando come questo meccanismo sia frutto di un processo evolutivo. Dunque, i numeri sono forse “divini”, ma la capacità di recepirli è frutto dell’evoluzione».

L’incontro con Giorgio Vallortigara è il secondo organizzato a Udine dalla rassegna “Aperture. Idee, scienza e cultura”. Professore ordinario di neuroscienze, Vallortigara è direttore del Center for Mind/Brain Sciences dell’Università di Trento (Rovereto) e adjunct professor presso la School of Biological, Biomedical and Molecular Sciences della University of New England (Australia). Autore di oltre 200 articoli su riviste internazionali, svolge anche un’intensa attività divulgativa. In tale contesto ha pubblicato: “Cervello di gallina” (Bollati Boringhieri, 2005, Premio Pace per la divulgazione scientifica); “Nati per credere” (Codice, 2008; in collaborazione con Vittorio Girotto e Telmo Pievani); “La mente scodinzolante. Storie di animali e cervelli” (Mondadori, 2011); “Cervelli che contano” (Adelphi, 2014; in collaborazione con Nicla Panciera).

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