3 Aprile 2007
Iniziativa destinata alle scuole
primarie e secondarie
Educazione scientifica: il ministero finanzia un progetto dell'ateneo
16mila euro per promuovere laboratori, didattica
innovativa della fisica e formazione degli insegnanti
Il ministero dell’Università e della ricerca ha finanziato con 16 mila euro il progetto “Laboratori esplorativi e modelli interpretativi per l’educazione scientifica e tecnologica” (Lemi_Est) promosso dal Centro interdipartimentale di ricerca didattica dell’Università di Udine. Il progetto, di durata annuale, è rivolto agli allievi delle scuole primarie e secondarie e ai loro insegnanti. Permetterà di valutare la ricaduta nelle scuole delle ricerche condotte in settori scientifici di punta e nella didattica della fisica, il ruolo di contesti informali basati sull’operatività pratica e concettuale e sull’apprendimento scientifico e tecnologico di base, e lo studio di azioni e strumenti che favoriscano il raccordo tra l’educazione informale e le attività d’aula. L’iniziativa si svilupperà nel corso del 2007 e, in particolare, durante le “Giornate di diffusione culturale” in corso all’Università di Udine fino al 17 aprile.
Cinque gli obiettivi specifici del progetto Lemi_Est: sviluppare nuove modalità di raccordo scuola-università basate sull’innovazione nella didattica della fisica, sull’orientamento formativo e sulla diffusione della cultura scientifica e tecnologica; promuovere l’utilizzo del laboratorio e dell’operatività nella pratica scolastica utilizzando sia materiale povero, sia le nuove tecnologie informatiche e della comunicazione; promuovere una didattica in “sintonia” con i processi di apprendimento dei ragazzi che dia loro un visione moderna della fisica; dare risposta alla domanda di formazione in ambito scientifico e di proposte di educazione informale che si integrino con le attività scolastiche, anche per mezzo di occasioni di incontro scuola-università; favorire la formazione, iniziale e in servizio, degli insegnanti.
«Il progetto – spiega la responsabile dell’iniziativa, Marisa Michelini, direttore del dipartimento di Fisica dell’ateneo friulano –, consente la ricaduta sul territorio delle ricerche didattiche svolte per l’innovazione, come fisica quantistica, relatività, superconduttività nella scuola, esperimenti di fisica moderna, oltre che della messa a punto di percorsi per l’apprendimento della fisica di base in una prospettiva di curriculum verticale rinnovato. La paritetica e congiunta presentazione delle ricerche e delle innovazioni da parte delle scuole, fonda quella sinergia collaborativa costruita negli anni e alla base di uno sviluppo basato sul reciproco riconoscimento di competenze nel raccordo scuole-università».
Cinque gli obiettivi specifici del progetto Lemi_Est: sviluppare nuove modalità di raccordo scuola-università basate sull’innovazione nella didattica della fisica, sull’orientamento formativo e sulla diffusione della cultura scientifica e tecnologica; promuovere l’utilizzo del laboratorio e dell’operatività nella pratica scolastica utilizzando sia materiale povero, sia le nuove tecnologie informatiche e della comunicazione; promuovere una didattica in “sintonia” con i processi di apprendimento dei ragazzi che dia loro un visione moderna della fisica; dare risposta alla domanda di formazione in ambito scientifico e di proposte di educazione informale che si integrino con le attività scolastiche, anche per mezzo di occasioni di incontro scuola-università; favorire la formazione, iniziale e in servizio, degli insegnanti.
«Il progetto – spiega la responsabile dell’iniziativa, Marisa Michelini, direttore del dipartimento di Fisica dell’ateneo friulano –, consente la ricaduta sul territorio delle ricerche didattiche svolte per l’innovazione, come fisica quantistica, relatività, superconduttività nella scuola, esperimenti di fisica moderna, oltre che della messa a punto di percorsi per l’apprendimento della fisica di base in una prospettiva di curriculum verticale rinnovato. La paritetica e congiunta presentazione delle ricerche e delle innovazioni da parte delle scuole, fonda quella sinergia collaborativa costruita negli anni e alla base di uno sviluppo basato sul reciproco riconoscimento di competenze nel raccordo scuole-università».
