Due giornate di studio con Ian Blackman della Flinders University (Adelaide, South Australia)

Corso di laurea in Infermieristica: confronto con l’Australia per migliorare le cure infermieristiche

Approvato un documento di raccomandazioni cliniche e organizzative sull'assistenza. Si costituirà un gruppo di lavoro permanente

Per accrescere le opportunità di confronto tra diversi Paesi relativamente ai modelli organizzativi dell’assistenza infermieristica, il corso di laurea in Infermieristica del Dipartimento di Area Medica ha organizzato due giornate di studio, 28 e 29 maggio 2018, sul tema delle “Cure infermieristiche compromesse: stato dell’arte della ricerca a livello internazionale e nazionale e implicazioni per la pratica quotidiana”.

Ian Blackman, docente esperto in materia proveniente dalla Flinders University, Adelaide, South Australia, è stato ospite di eccezione e ha sintetizzato lo stato dell’arte della ricerca nel campo delle cure infermieristiche e delle strategie per migliorane la qualità.
 
Per rappresentare l’esperienza italiana sono stati invitati esperti dalle aziende sanitarie e dalle università delle regioni Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Friuli Venezia Giulia che hanno sviluppato i temi delle cure infermieristiche assicurate e lo stato dell’arte a livello nazionale. Sono stati inoltre valorizzati i risultati di studi locali inerenti alla misurazione del fenomeno e delle sue cause fino alla validazione di uno specifico strumento per la rilevazione delle “cure perse” adattato al contesto italiano. Sono state altresì evidenziate e discusse strategie, standard e politiche per aumentare la sicurezza dei pazienti e la qualità dell’assistenza infermieristica.
 
Le giornate di studio hanno visto la partecipazione di circa 350 tra dirigenti, coordinatori e studenti di lauree magistrali delle professioni sanitarie provenienti da tutta Italia.
L’aspetto innovativo di questa esperienza si è concretizzato in un documento di consenso approvato dall’intera platea che ha cercato, a partire dalle più recenti e consolidate evidenze scientifiche e dalle risultanze degli studi, di esprimere le raccomandazioni cliniche ed organizzative da attuare ai vari livelli delle organizzazioni sanitarie per contrastare il rischio di “perdita” di assistenza.
 
A completamento di questo percorso, il 31 maggio il prof. Jan Blackman ha effettuato una visita documentativa nei dipartimenti di Chirurgia Generale e Neuroscienze dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine in cui sono state presentate esperienze di reingegnerizzazione dei modelli assistenziali verso l’intensità di cura e di adozione di metodi e strumenti all’interno del percorso diagnostico terapeutico assistenziale di utenti affetti da ictus. L’incontro ha permesso una riflessione sulle diverse organizzazioni dell’assistenza in un clima di confronto positivo.
 
A seguito di questa esperienza verrà costituito un gruppo di lavoro permanente tra esperti delle diverse regioni per implementare raccomandazioni concrete da applicare negli specifici contesti che sostengano i decisori nelle scelte relative alle dotazioni quali-quantitative di personale.

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