Epistolari, salotti letterari e scrittura al femminile tra Sette e Ottocento in Italia

La cultura e la società come emergono dalle scritture private di intellettuali italiani tra ‘700 e ‘800 sono i temi affrontati dal libro “Conversazioni letterarie” (Forum, Udine 2016) che sarà presentato all’Università di Udine lunedì 26 settembre, alle 10, nell’aula 18 del polo di via Margreth 1 a Udine. Interverranno l’autrice, Fabiana Savorgnan Cergneu di Brazzà, docente di letteratura italiana all’Ateneo friulano, e Liliana Cargnelutti, storica e archivista.

I temi affrontati nel volume, ricostruiti prevalentemente attraverso la scrittura epistolare, riguardano alcuni dei nuclei fondanti il passaggio dal Sei al Settecento e che trovano riflesso nella letteratura dell’Ottocento. Vengono sviluppate questioni riguardanti la scienza e la letteratura: emblematica, in quest’ambito, la figura di Antonio Conti per i rapporti istituiti tra Italia e Paesi oltremontani. Un ruolo importante per il movimento delle idee e per la cultura letteraria e sociale del Settecento è rivestito dai salotti letterari, che vedono Melchiorre Cesarotti fulcro di relazioni e riflessioni sulla riforma della lingua. Pari importanza assumono l’aspetto educativo e la scrittura morale che, nell’Ottocento, danno il via alla ‘scrittura al femminile’, affermata oltre i confini italiani. Il cambiamento dell’assetto culturale, linguistico e letterario, è preso in esame anche attraverso la lente d’ingrandimento della scrittura di viaggio. 

Nella sua attività di ricerca, Fabiana Savorgnan Cergneu di Brazzà si è occupata in particolare dell’attività esplorativa di fine Ottocento. Nell’ambito degli studi sul Settecento si interessa di letteratura scientifica, scrittura epistolare e di genere. Ha recuperato lettere inedite di Pietro Verri, di Giacomo Vittorelli, di Ippolito Pindemonte, dei corrispondenti di Antonio Conti, tra cui una lettera di Montesquieu. Ha inoltre curato una monografia su Melchiorre Cesarotti.