È stata proclamata dottore in Economia aziendale

Giannola Nonino, prima donna laureata honoris causa dall'Università di Udine

Honsell: «Ha saputo coniugare
tradizione e innovazione»

        Ha trasformato la grappa da cenerentola a regina delle acquaviti puntando sulla qualità e sull’immagine. «La prima finalità del nostro impegno, in un’epoca in cui il profitto sembra essere la misura dominante di ogni successo, non è mai stato il guadagno, ma l’impegno per il miglioramento continuo, per la ricerca esasperata della qualità, per l’innovazione, per la produzione della migliore grappa del mondo». L’artefice di questo successo tutto friulano, Giannola Nonino, amministratore delegato della Nonino Distillatori Spa di Percoto (Udine), ha ricevuto oggi dall’Università di Udine la laurea honoris causa in Economia aziendale nel corso della cerimonia svoltasi nel Salone del Parlamento del Castello di Udine. 

        È la prima volta che l’ateneo friulano assegna una laurea honoris causa a una donna. «Un’occasione – ha detto il rettore, Furio Honsell – per rompere una tradizione e contribuire a raggiungere anche in questo campo le pari opportunità». Honsell ha spiegato come Giannola Nonino «ha saputo coniugare tradizione e innovazione, le grandi sfide di quest’epoca, con rigore, serietà, umiltà, impegno ed energia. È un’imprenditrice di cultura che ci ha fatto conoscere la globalità nella sua valenza universale». Alla cerimonia, nel Salone del Parlamento del Castello di Udine, erano presenti, fra gli altri, Cesare Romiti e Carlo Sgorlon il presidente della Regione, Riccardo Illy, l’assessore regionale alle Attività produttive, Enrico Bertossi, il presidente dell’Assindustria di Udine, Giovanni Fantoni, il presidente della Camera di commercio di Udine, Adalberto Valduga . 

        “Imprenditrice di cultura”, spiega la motivazione, Giannola Nonino “valorizza, nobilita e fa conoscere in tutto il mondo la grappa friulana, anche mediante una straordinaria leva di marketing: il Premio Nonino. Un’operazione di mecenatismo culturale di elevatissimo profilo e grande rilevanza internazionale di cui è stata ideatrice e per trent’anni infaticabile animatrice”. Da distillato grezzo, retaggio della miseria, del freddo e della fame, com’era considerata una volta, ha portato la grappa al rango di “status symbol” apprezzato in tutto il mondo. Una rivoluzione fondata sulla qualità del prodotto, a partire dalla prima grappa monovitigno nel 1973, e sull’immagine, con il Premio internazionale Nonino, che per una volta all’anno trasforma Percoto in una piccola capitale della cultura. «Il Premio Nonino, nato come atto d’amore verso la nostra terra, con il tempo si è rivelato un grande mezzo di comunicazione, trasmettendo al consumatore i valori della qualità, del rispetto del territorio, delle sue tradizioni e dei suoi frutti», ha spiegato la neo laureata nella sua lectio doctoralis intitolata, significativamente, “Storia di una passione”. «Forse – ha concluso –, il nostro vero merito è stato quello di sfidare il futuro senza dimenticare la parte migliore del passato». 

        Della neo dottoressa, il preside della facoltà di Economia, Gian Nereo Mazzocco, ha sottolineato «la sua straordinaria abilità nell’essere promotrice culturale avendo contribuito in modo determinante a far divenire il Premio Nonino un momento di assoluta rilevanza internazionale». Rendere disponibile presso il proprio esercizio una grappa Nonino «diviene un plus del ristoratore – ha spiegato nella laudatio Andrea Moretti, professore straordinario di Economia e gestione delle imprese – che comunica uno stile di vita italiano e nello specifico friulano, ovunque si trovi». E questo perché il filo conduttore dell’azione di Giannola Nonino, secondo Moretti, è rimasto sempre lo stesso: «la rivalutazione della civiltà contadina, la ricostruzione di significati più profondi di un sistema di valori che rappresentava una grandezza invariabile della storia umana, il rispetto della persona e del suo ambiente».

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