Da giovedì 23 a sabato 25 maggio, organizzato dall’Ateneo

Giovanni Boccaccio: a settecento anni dalla nascita congresso internazionale a Udine

Studiosi da diciannove università italiane ed europee a confronto
Sabato in Castello protagonisti i ragazzi delle scuole superiori

A settecento anni dalla nascita di Giovanni Boccaccio, l’Università di Udine organizza il congresso internazionale “Giovanni Boccaccio: tradizione, interpretazione e fortuna. In ricordo di Vittore Branca”, in programma da giovedì 23 a sabato 25 maggio nella sala ‘Gusmani’ di palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine. Inserito nel contesto delle celebrazioni promosse dall’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, il congresso vedrà la partecipazione di alcuni dei maggiori esperti nell’ambito dell’opera del Boccaccio. Trentotto gli studiosi provenienti da quattordici università di tutta Italia e da cinque università di Austria, Francia, Germania e Slovenia. Trentacinque gli interventi in programma: in quattro sezioni, relativamente al Boccaccio saranno analizzate la tradizione classica e medievale, la fortuna e i possibili percorsi di lettura, mentre un’intera sezione sarà incentrata sull’influenza del Boccaccio nelle aree friulana e veneta.

Il congresso si aprirà giovedì 23 maggio alle 9. Interverrà il presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, Stefano Zamponi dell’Università di Firenze. Introdurrà il congresso Claudio Griggio dell’Università di Udine. Spetterà a Carlo Delcorno, dell’Università di Bologna, il ricordo di Vittore Branca, tra i più autorevoli studiosi del Boccaccio. 

Nell’ambito del congresso, sabato 25 maggio dalle 15 nel Salone del Parlamento del Castello di Udine si svolgerà il convegno “‘Stupore era a udir dire’: itinerari didattici, letture e musica per l’opera di Giovanni Boccaccio” dedicato alle scuole superiori: gli studenti di sette istituti di Udine e Pordenone proporranno i lavori di ricerca su temi, personaggi, situazioni, ambienti, particolari aspetti della lingua e dello stile più in generale delle opere del Boccaccio da loro esaminate, con spettacoli scenici e musicali.

Tra le diverse relazioni in programma, alcune sono particolarmente legate al territorio friulano in cui il congresso internazionale si svolge. Tra esse, la presentazione dello studio di Laura Pani, docente dell’ateneo friulano e autrice della scoperta che il manoscritto Harley 5383 della British Library di Londra, contenente una copia quasi completa del XIV secolo dell’Historia Langobardorum di Paolo Diacono, è autografo di Giovanni Boccaccio. Altri studi proporranno argomenti e questioni strettamente collegate alla storia e alla cultura del Friuli Venezia Giulia, come quello sul codice manoscritto 30 della Biblioteca Civica ‘Vincenzo Joppi’ di Udine, probabilmente prima silloge di novelle del Decameron, tra le quali vi è quella di Madonna Dianora (X, 5) ambientata nel capoluogo friulano. Proprio in occasione del congresso udinese, la Biblioteca Civica allestirà una mostra di antiche stampe ed edizioni delle opere di Giovanni Boccaccio, che rimarrà aperta dal 23 maggio al 31 luglio 2013.

L’iniziativa si avvale della collaborazione dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, dell’Istituto per lo studio del libro antico - Isla di Udine, della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Udine, della Fondazione Crup, dell’Ufficio Scolastico Regionale del FVG, di alcuni Istituti di Istruzione Secondaria di secondo grado, della Camera di Commercio di Udine, della Biblioteca Civica ‘V. Joppi’ di Udine, dell’Associazione Italianisti italiani – Adi e dell’Associazione dei Toscani in Friuli Venezia Giulia. Fanno parte del comitato scientifico: Giuseppe Chiecchi, Carlo Delcorno, Cesare de Michelis, Claudio Griggio, Augusto Guida, Gianpiero Rosati, Ugo Rozzo, Cesare Scalon, Stefano Zamponi. 

Il congresso è aperto alla frequenza degli allievi del corso di laurea magistrale in Italianistica e del Tirocinio formativo attivo interateneo Udine-Trieste e ai docenti delle Scuole del Friuli Venezia Giulia.

 

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