Conoscenza in Festa, sabato 4 luglio

Il costo dell'ignoranza

Il bilancio della prima giornata dei "Magnifici incontri"

A Conoscenza in Festa si è conclusa con un bilancio positivo la prima giornata di lavori de I Magnifici Incontri, il G20 core della kermesse culturale che ha impegnato 20 rettori delle università italiane nella stesura della Carta del Sapere. Il documento, in presentazione domani, vuole essere l’eredità che le eccellenze universitarie riunitesi a Udine lasciano alla governance del Paese perché l’Italia diventi più competitiva in termini di formazione e di future classi dirigenti. Così, mentre nelle piazze tematiche della città si sono moltiplicati “i percorsi di conoscenza”, il G20 dei rettori si è confrontato sul tema della società della conoscenza i cui pilastri sono l’innovazione e soprattutto l’alta formazione e la ricerca.

Tra i primi a prendere parola Paolo Collini, Magnifico rettore dell’Università di Trento che, a proposito di ricerca, ha detto: «Dato per scontato il ruolo della formazione e della ricerca nello sviluppo economico, il contributo più grande che la ricerca dà allo sviluppo economico viene dalla formazione dei giovani cui i ricercatori concorrono. La formazione è il modo in cui la conoscenza si trasferisce ed entra nelle imprese. È un “attrattore” di talenti; costituisce il contesto per la contaminazione di saperi ed esperienze, elemento fondamentale per l’innovazione».

Nel G20 dei Magnifici rettori si è anche fotografata la situazione dell’Università italiana sfatando alcuni luoghi comuni che la riguardano, come il fatto che costi troppo, che la spesa italiana per studente sia la più alta al mondo e che produciamo troppi laureati.

Dati Ocse alla mano, i rettori di Conoscenza in Festa ci dicono che l’Italia occupa per spesa in educazione terziaria, in rapporto al Pil, il 32mo posto su 37 Paesi e che investe appena l’1,0% del Pil nel sistema universitario contro una media Ue dell’1,5% e una media Ocse dell’1,6%.

Questo tema torna nuovamente al centro del dibattito questa sera nell’incontro di piazza Matteotti Il costo dell’ignoranza del giornalista Sergio Rizzo, che racconta le conseguenze dell’ignoranza nel nostro Paese. Tema più che mai interessante, dato che proprio oggi è stato ribadito che la spesa annua per studente nell’istruzione terziaria, a parità di potere d’acquisto per studente equivalente a tempo pieno, è inferiore del 29% rispetto alla media dei Paesi Ocse e del 37% rispetto al Pil.

Sempre stasera, sempre nella stessa piazza, Mauro Ceruti spiega come costruire l’Europa della conoscenza nella lectio La nostra Europa. Cosa dobbiamo sperare, cosa dobbiamo fare. Un dibattito che si annuncia molto interessante, anche perché proprio oggi è stato ribadito che l’Italia è tra i Paesi con la più bassa quota di laureati nella fascia di età 30-34 anni e lo scarto rispetto ai valori medi europei non si è ridotto nel tempo. Nel 2012 nella media dell’Unione europea, infatti, vi erano oltre 36 laureati ogni 100 abitanti contro il 22,3% dell’Italia. E l’obiettivo europeo stabilito in Horizon 2020, di raggiungere il 40% di laureati entro il 2020, è ormai totalmente al di fuori della nostra portata.

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