Mercoledì 13 febbraio a Gorizia

Il turismo fotografico, fisionomia e sviluppi di un fenomeno in evoluzione

Pubblico numeroso e interessato al quarto appuntamento di “UniudForAll”

Mercoledì 13 febbraio scorso al polo Santa Chiara di Gorizia si è tenuto il quarto incontro di “UniudForAll - incontri divulgativi sui temi di ricerca”, dedicato all’argomento “Il turismo fotografico. Fisionomia di un fenomeno in evoluzione nel mondo digitale”, relatori Stefania Troiano, docente di Environmental and resource economics del corso di laurea in Economia del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche, e Gian Pietro Zaccomer, docente di Geografia e analisi dei dati territoriali del corso di laurea in Relazioni pubbliche del Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società.

L’incontro è stato articolato partendo da alcune considerazioni preliminari quali il fatto che è un lavoro preparatorio per la realizzazione di un primo volume sul tema, e che implica la misurazione di un concetto multidimensionale per cui l’aspetto definitorio è molto delicato. Per questo si è partiti dalla definizione storica di turismo fotografico arrivando alla più recente che risale al 2014 in cui il turismo fotografico si distingue dagli altri per il primario interesse del turista a visitare luoghi particolari con l’obiettivo principale di scattare fotografie di soggetti per lui unici. Il soggetto della fotografia può spaziare dal paesaggio, i ritratti, le architetture, la cultura, il cibo e la fauna selvatica, ma anche soggetti macro. Da qui scaturiscono alcune riflessioni: è un turismo esperienziale di nicchia che coinvolge piccoli gruppi, la destinazione turistica è fondamentale per recarsi nel luogo giusto e l’aspettativa principale è fotografare soggetti ritenuti unici dal turista, alla ricerca dello “scatto perfetto”.

È stato analizzato il framework proposto da Deborshee Gogoi e sono state avanzate alcune modifiche quali la sua presentazione in una nuova veste grafica, tenere conto del ruolo dei social media per la condivisione delle fotografie, aspetto fondamentale per la fruizione degli scatti da parte di altre persone, framework che tiene conto anche della post-produzione della fotografia digitale. Infine , è stato sottolineata l’importanza di tenere in considerazione, in futuro, eventuali aspetti di marketing territoriale ad esso correlati.

Dopo questa prima parte “teorica” sono stati illustrati i risultti di sei indagini svolte nel triennio 2016-18 dal gruppo di studio sul turismo fotografico dell’Università di Udine che ha confermato l’ipotesi di ricerca che vede un forte legame fra l’attrezzatura tecnica posseduta, l’utilizzo dei social media fotografici e la propensione a prenotare pacchetti viaggi orientati a fotografare luoghi particolari, migliorare le conoscenze di tecnica fotografica e di sviluppo “in chiaro”.

L’ultima parte dell’incontro è stato dedicato a un esperimento di scelta. Sono stati profilati quattro tipi di turisti: “turisti prudenti” sono il 25% e guardano al prezzo, “fanatici del workshop” sono il 23% e sono interessati a imparare e a partecipare alle lezioni fotografiche, “patiti della storia”, 42% interessati a destinazioni con caratteristiche storiche e il 10% “fan del paesaggio rurale”.
Inoltre, il gruppo è riuscito a delineare le caratteristiche e i fattori che muovono il turismo fotografico, a individuare una nuova linea di ricerca sulle caratteristiche dei pacchetti di viaggio orientati alla fotografia, con il fine ultimo di delineare e proporre pacchetti turistici specifici per il Friuli Venezia Giulia.

Al termine dell’incontro è stata inaugurata la mostra fotografica “Il degrado attorno a noi -  Paesaggi del Friuli Venezia Giulia”, organizzata nell'ambito del progetto PaRiDe (responsabile scientifico Mauro Pascolini), che ha l’obiettivo di raccontare attraverso la fotografia non solo la bellezza dei paesaggi del Friuli Venezia Giulia,  ma anche le situazioni di criticità nelle aree naturali, urbane e industriali regionali e di indurre alla riflessione sullo stato del paesaggio e la co-produzione di conoscenza geografica.

Durante la presentazione, è intervenuto anche Luca Cadez, presidente di Legambiente di Gorizia, parlando di degrado ambientale, delle possibilità della nostra regione e delle iniziative proposte.

L’incontro ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e variegato, insegnanti, studenti delle scuole superiori, studenti universitari, cittadini, che sono rimasti affascinati dagli sviluppi del turismo fotografico e qualcuno ha voluto approfondire tematiche di degrado ambientale.

Il prossimo incontro di “UniudForAll – incontri divulgativi sui temi di ricerca” si terrà mercoledì 27 febbraio dalle 15 alle 17 al polo Santa Chiara di Gorizia per parlare di “Coinvolgere i cittadini nei processi decisionali: dalla teoria alla pratica” con Luca Bursati, docente del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche.
Per gli insegnanti l’iniziativa è accreditata sulla piattaforma ministeriale SOFIA ed è richiesta l’iscrizione.

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