Convegno internazionale venerdì 7 e sabato 8 maggio a Udine

Indipendenza della magistratura e Csm

Il caso italiano, analogie e differenze con il resto d’Europa: giuristi a confronto

Due giornate di studio e confronto internazionale sul tema dell’indipendenza della magistratura e sul ruolo svolto, a garanzia di questo principio, dal Consiglio superiore della magistratura (Csm) e da organi analoghi istituiti in numerosi ordinamenti europei. Le organizza l’Università di Udine che, venerdì 7, inizio alle 14.30, e sabato 8 maggio, nell’aula 3 del polo economico-giuridico in via Tomadini 30 a Udine, terrà un convegno internazionale su “L’indipendenza della magistratura in Europa e il ruolo dei Consigli di giustizia”. Parteciperanno giuristi italiani, austriaci, francesi, serbi, sloveni, spagnoli e della Repubblica Ceca.
 
I lavori, aperti dai saluti del rettore Cristiana Compagno, si articoleranno in due sessioni. La prima (venerdì 7 maggio), di carattere comparato, introdotta da Mario Patrono, dell’Università di Roma “La Sapienza”, già membro del Csm, esaminerà le soluzioni adottate in diversi ordinamenti europei. «Con una specifica attenzione – spiega la coordinatrice scientifica del convegno, Laura Montanari, docente di Diritto pubblico comparato all’ateneo friulano – all’esperienza dei Paesi dell’Est dopo superamento del modello socialista».
 
Nella seconda sessione (sabato 8 maggio con inizio 9), diretta dal presidente del Tribunale di Trieste, Arrigo De Pauli, sarà analizzato il caso italiano nel quadro di una più ampia riflessione sulle indicazioni che emergono livello europeo. In particolare, Mauro Volpi, membro del Csm, illustrerà l’esperienza della rete europea dei Consigli di giustizia. Infine, la riflessione si concentrerà sulle garanzie di indipendenza dei giudici sovranazionali ed internazionali. «Sempre più rilevanti – sottolinea la professoressa Montanari – a fronte della compenetrazione che ormai sussiste tra i diversi sistemi di tutela dei diritti».
 
L’incontro vede coinvolti la facoltà di Giurisprudenza, il dipartimento di Scienze giuridiche, la Scuola superiore e il dottorato di ricerca in Diritto pubblico comparato e dell’Unione europea dell’ateneo friulano. L’evento s’inserisce nell’ambito del progetto nazionale di ricerca su “Magistratura, giurisdizioni ed equilibrio istituzionale” che vede coinvolti gli atenei di Udine, Bari, Bologna, Torino e Trento. Il convegno è patrocinato da Consiglio superiore della magistratura, Regione Friuli Venezia Giulia e Comune di Udine.
 
Venerdì 7 maggio (inizio alle 14.30) i lavori, presieduti da Roberto Toniatti (Università di Trento), prederanno avvito con la relazione di Mario Patrono che traccerà “Il quadro comparato”. Seguirà la parte dedicata ai modelli consolidati, in particolare quelli di Francia e Spagna. La sezione successiva riguarderà gli ordinamenti delle nuove democrazie, con particolare riguardo a Slovenia e Serbia. Ne parleranno, rispettivamente, Arne Marjan Mavčič (Università di Nova Gorica e Brdo) e Stavan Lilić (Università di Belgrado). La prima sessione si chiuderà con gli interventi relativi ai Paesi che non prevedono Consigli di giustizia. Karel Klima (Università della Boemia occidentale-Plzeň), affronterà il caso della Repubblica Ceca, mentre Stefan Hammer (Università di Vienna) approfondirà la situazione dell’Austria.
 
La sessione di sabato 8 maggio (inizio alle 9), presieduta da Arrigo De Pauli, presidente del Tribunale di Trieste. Si partirà con il caso italiano. “L’esercizio indipendente delle funzioni giudiziarie: la situazione attuale” è il titolo della relazione che terrà Saulle Panizza (Università di Pisa), mentre Francesco Rigano (Università di Pavia) illustrerà “Le riforme in discussione, tra tutela della giustizia e istanze della politica”. L’ultima parte si concentrerà sullo scenario europeo e internazionale. “L’indipendenza dei giudici sovranazionali e internazionali” sarà il tema trattato da Roberto Toniatti, mentre il componente del Consiglio superiore della magistratura, Mauro Volpi (Università di Perugia), farà parlerà su “L’indipendenza della magistratura nei documenti europei e la rete europea dei Consigli di giustizia”. Seguirà una tavola rotonda. Le conclusioni saranno tratte da Alfonso Di Giovine (Università di Torino).

 

 

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