VII Programma Quadro dell’UE di per la ricerca e lo sviluppo tecnologico

Internazionalizzazione della ricerca: Udine partecipa a 6 progetti "Marie Curie Actions"

Cosimo Urgesi e Piergiorgio Trevisan coordinatori scientifici di 2 progetti che si svolgeranno rispettivamente in Inghilterra e Australia

Piergiorgio Trevisan e Cosimo Urgesi

Sviluppare nuovi metodi di misura della spiritualità implicita ed esplicita nelle persone e mettere a punto strategie per migliorare la capacità di lettura dei bambini dislessici attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali. Sono gli obiettivi dei 2 progetti condotti rispettivamente da Cosimo Urgesi e Piergiorgio Trevisan, giovani ricercatori all’Università di Udine, e finanziati rispettivamente per 309 mila e 226 mila euro dalla Commissione Europea nell’ambito della azioni “Marie Curie People”. Le azioni “Marie Curie” intendono favorire, all’interno del VII Programma Quadro europeo per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, lo sviluppo della carriera dei ricercatori attraverso la mobilità internazionale. L’Università di Udine ha partecipato alle azioni Marie Curie 2013 complessivamente con 15 progetti: oltre ai 2 condotti da Urgesi e Trevisan, sono stati approvati 4 progetti, coordinati da altre Università europee, cui partecipano Marina Cobal, Vincenzo Della Mea, Paolo Gardonio, e Michele Morgante dell’ateneo friulano.

«Questo risultato – sottolinea Roberto Pinton, delegato alla ricerca dell’Università di Udine – è particolarmente soddisfacente, sia per il notevole incremento percentuale di successo che testimonia l’impegno dell’ateneo su questo fronte, sia per la natura stessa dei progetti che permettono, in questo caso a giovani ricercatori, di maturare in ambienti scientifici internazionali esperienze utili per la loro carriera futura e, se valorizzati, qualificanti per la ricerca a livello regionale e nazionale».

Cosimo Urgesi, ricercatore in psicobiologia e psicologia fisiologica del Dipartimento di scienze umane dell’ateneo di Udine, ricercatore esperto del progetto “Cervelli spirituali e menti incarnate: basi neurali della auto-trascendenza ed empatia”, svolgerà per un anno le attività di ricerca in Gran Bretagna alla School of Psychology della Bangor University, con il professor Paul E. Downing. Il progetto mira a unire le recenti ricerche sulle basi neurali dell’empatia e della spiritualità da un punto di vista psicologico e neuroscientifico, sviluppando nuovi metodi di misura della spiritualità implicita e esplicita. «La ricerca – spiega Urgesi - studierà le basi neurali utilizzando la risonanza magnetica funzionale, per individuare le aree legate all’interazione tra empatia e spiritualità, e la stimolazione magnetica transcranica. Il progetto consentirà, quindi, di acquisire esperienza nelle tecniche di risonanza magnetica funzionale da combinare, anche in seguito, alle già acquisite competenze nelle tecniche di stimolazione cerebrale».

Piergiorgio Trevisan, assegnista di ricerca del Dipartimento di lingue e letterature straniere dell’ateneo friulano, ricercatore esperto del progetto “Miglioramento delle capacità di lettura dei bambini dislessici: il ruolo dell'azione dei videogiochi e degli ipertesti”, svolgerà per un anno e mezzo le attività di ricerca all’Università di Sydney in Australia. Si occuperà, in particolare, di strategie per migliorare le capacità di lettura dei bambini dislessici attraverso una serie di piattaforme digitali che includono testi multimodali e video games. «Sottoporremo – esemplifica Trevisan - gli stessi testi a bambini di lingua madre inglese e poi a bambini di lingua madre italiana. Verranno usate diverse strumentazioni tra cui web tracking ed eye-tracking per capire quali sono gli elementi testuali che favoriscono o costituiscono barriere all’esplorazione e alla comprensione dei testi. Il fine ultimo è la creazione di un “digital multimodal adaptive training system” per supportare e favorire le capacità di lettura e di interazione nei bambini dislessici».

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