Il rettore Cristiana Compagno ha incontrato Ettore Deodato

L’Ateneo di Udine entra a far parte dell'Università Euromediterranea

Obiettivi: sviluppo dell’internazionalizzazione
e master con tirocini nelle imprese dell’Euroregione

 Dal mese di febbraio l’Università di Udine entrerà a far parte dell’Università Euro-Mediterranea (Emuni), aprendo nuove prospettive di collaborazione nell’ambito dei rapporti internazionali e del job placement. Lo ha annunciato il rettore Cristiana Compagno nel corso dell’incontro con Ettore Deodato, membro del senato accademico di Emuni e funzionario della Direzione generale Istruzione e cultura della Commissione europea.

Nell’ambito della forte spinta all’internazionalizzazione messa in atto dall’Ateneo friulano, sia sul versante della didattica sia della ricerca, l’adesione al consorzio Emuni «rappresenta – ha evidenziato Compagno – un’importante occasione per rafforzare il rapporto di collaborazione transfrontaliero già in atto con Austria, Slovenia e Croazia e per trovare nuove forme di cooperazione tra l’ateneo e le imprese dell’Euroregione». Obiettivo di Emuni, istituita nel 2008 a Portorose (Slo), è infatti quello di essere “un’università per le università”, ovvero un’istituzione internazionale di insegnamento superiore e ricerca, ancorata nello spazio euro-mediterraneo.

Nell’anno accademico 2009-2010 Emuni attiverà dei Master che offriranno agli studenti nuove opportunità formative e lavorative, in una prospettiva di coinvolgimento anche per le aziende dell’Euroregione. «Dobbiamo lavorare sulla cultura dell’integrazione soprattutto attraverso la mobilità internazionale degli studenti – ha detto Compagno – perché è questa che apre le porte all’eurocultura». Attualmente circa 180 Istituzioni europee di oltre 30 Paesi hanno aderito a Emuni, favorendo in questo modo la spinta che «negli ultimi quattro anni – ha ricordato Deodato - la Commissione europea ha dato alla prospettiva dell’impiegabilità degli studenti nel mondo del lavoro e nel rapporto tra atenei ed imprese».
 
All’incontro erano presenti Claudio Cressati, titolare della cattedra Jean Monnet dell’Ateneo, Franca Battigelli delegata alla Mobilità studentesca e Alessandro Trovarelli, delegato all’Internazionalizzazione. La visita di Deodato all’università di Udine è proseguita con un incontro al Centro rapporti internazionali (Crin) e al Centro polifunzionale di Gorizia, dove nel pomeriggio Deodato ha tenuto una conferenza sul ruolo della mobilità e dei contatti internazionali nella formazione dei modelli culturali europei.

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