Donazioni per borse di studio universitarie a favore di giovani donne in Africa

L’Ateneo sostiene la formazione superiore delle donne africane

Adesione al progetto “Una laurea per una laurea” della Fondazione Rita Levi-Montalcini

L’Università di Udine ha aderito al progetto “Una laurea per una laurea” promosso dalla Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus per garantire il diritto allo studio universitario a giovani donne in Africa. Obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare i neo-laureati dell’ateneo friulano, le loro famiglie e i loro amici a fare donazioni di qualsiasi entità per istituire borse di studio universitarie per sostenere la formazione superiore delle donne in Africa. I proventi raccolti saranno infatti destinati a ragazze provenienti da famiglie prive di mezzi, che altrimenti non avrebbero nessuna possibilità di affrontare e concludere i loro studi universitari. Per maggiori informazioni: http://www.ritalevimontalcini.org/una-laurea-per-una-laurea/

Insieme alla Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus numerosi atenei italiani hanno già deciso di aderire a questa iniziativa, ritenendosi strettamente legati per identità e tradizione a questa missione, dandole voce e creando una rete di solidarietà nella convinzione di un futuro più prospero e pacifico fondato sull’istruzione. 

Oltre all’Ateneo friulano, hanno finora aderito al progetto le università di Brescia, Cagliari, Foggia, Genova, Milano Bicocca, Padova, Palermo, Parma, Roma Tre, del Salento, Torino, Verona. 

«La laurea – spiega Renata Kodilja, delegata dell’Ateneo per le pari opportunità e coordinatrice dell’iniziativa – è una tappa fondamentale per lo sviluppo e la crescita della società. In molti Paesi e continenti come l’Africa, tuttavia, l’accesso all’istruzione superiore è ancora difficile ed è per questo che la Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus e con essa l’Università di Udine sono impegnate a favorire l’ingresso delle donne africane agli studi universitari». 

La Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus mira a sostenere l’istruzione femminile nel continente africano per due motivi. Il primo è dare a ogni donna tutti gli strumenti per sviluppare pienamente le proprie capacità permettendole di sfuggire alle discriminazioni e consentendole di svolgere con dignità il ruolo che le spetta nella società. Il secondo è che l’istruzione delle donne fornisce un apporto essenziale allo sviluppo economico, sociale e culturale di un’intera società. La Fondazione è riuscita finora ad aiutare oltre 12000 tra bambine, ragazze e donne di oltre 36 Paesi africani contribuendo al finanziamento di oltre 150 progetti, dall’alfabetizzazione di primo livello a corsi di informatica in inglese. L’istruzione universitaria è, naturalmente, la più costosa.

Sullo stesso tema

Sabato 24 Febbraio

Discipline scientifiche: "Non è roba per donne?"

Martedì 27 febbraio, dalle 15, a Udine e Gorizia studentesse dell’ultimo triennio delle superiori progetteranno e realizzeranno un assistente virtuale con l’intelligenza artificiale

Venerdì 14 Aprile

Mai più sole contro la violenza sessuale

Presentazione del libro e dibattito. Con Claudia Danelon, procuratrice della Repubblica del Tribunale di Udine