Convegno lunedì 18 e martedì 19 gennaio a palazzo Antonini a Udine

La collaborazione transfrontaliera europea, bilanci e prospettive

Dalla Comunità di lavoro Alpe-Adria al Gruppo europeo di cooperazione territoriale: soluzioni istituzionali e progetti di sviluppo condivisi

“La cooperazione territoriale europea: dall’Euroregione al Gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect)”. È il tema del convegno che l’università di Udine organizza lunedì 18, dalle 16, e martedì 19 gennaio nella sala convegni di palazzo Antonini a Udine. Obiettivo, fare il punto e analizzare le prospettive della collaborazione transfrontaliera in Europa e le sue ricadute istituzionali e progettuali per il Friuli Venezia Giulia. L’incontro è promosso dalla cattedra Jean Monnet in “Governo e politiche dell’Unione europea” e dalla facoltà di Lingue e letterature straniere dell’ateneo friulano con il sostegno della Direzione centrale Relazioni internazionali e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia. Coordinano il convegno, i professori Claudio Cressati e Laura Montanari.  
 
La prima sessione prevede gli interventi iniziali di due docenti dell’università di Trento. Alexander Schuster parlerà sul tema “Gli strumenti della cooperazione transfrontaliera fra funzionalismo e integrazione”, mentre Mattia Magrassi tratterà l’argomento “Il governo del territorio transfrontaliero: soluzioni istituzionali per la pianificazione e la partecipazione”. Sarà poi la volta della relazione “Dalla pianificazione regionale a quella euro-regionale: quale armonizzazione di obiettivi e strumenti?” tenuta da Sandro Fabbro dell’università di Udine. I lavori proseguiranno con il contributo di Giuseppe Napoli, della Direzione centrale Relazioni internazionali e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia, sul tema “Il Friuli Venezia Giulia e le nuove sfide della collaborazione transfrontaliera: il futuro delle macroaree“.
 
Martedì 19 gennaio, alle 9.30, la seconda sessione prenderà il via con l’intervento di Leopoldo Coen, dell’università di Udine, su “La cooperazione territoriale: basi normative e questioni applicative”. Davide Strazzari, dell’università di Treno, spiegherà invece “La politica europea sulle reti di trasporto e la cooperazione transfrontaliera”. Marco Mascia, dell’università di Padova, interverrà sul tema “Dalle Comunità di lavoro interregionali al Gect: il caso Alpe-Adria”. La relazione conclusiva sarà tenuta da Antonio Papisca, dell’università di Padova, che parlerà su “Il Gruppo europeo di cooperazione territoriale: nuovi orizzonti per la multilevel governance democratica”. Sarà quindi presentato il volume, “Il Gruppo europeo di cooperazione territoriale. Nuove sfide allo spazio dell’Unione europea” (Marsilio, Venezia, 2009), curato da Antonio Papisca. Per ulteriori informazioni sul convegno: 0432 556505, 328 8456801, http://jeanmonnetchair.uniud.it.
 
Il Friuli Venezia Giulia, fin dalla sua costituzione, ha fatto della collaborazione con le Regioni e le realtà territoriali vicine una priorità. «Nel 1978 – sottolinea Claudio Cressati, titolare della cattedra Jean Monnet dell’ateneo udinese – è stato infatti uno dei membri fondatori della Comunità di lavoro Alpe-Adria che ha rappresentato uno strumento di cooperazione importante e capace di far superare barriere e steccati». Tuttavia, spiega ancora Cressati, «il ritardo dell’Italia nell’adozione degli strumenti giuridici europei man mano predisposti e le resistenze all’applicazione del novellato Titolo V della Costituzione hanno rappresentato un elemento frenante». Oggi comunque, conclude Cressati, «questa situazione può essere superata grazie all’entrata in vigore del regolamento comunitario sul Gruppo europeo di cooperazione territoriale e alle sue potenzialità applicative, che richiedono, in ogni caso, forte volontà politica e chiare scelte gestionali».

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