Per i suoi studi sugli scritti della santa Marie de l'Incarnation

Letteratura francese: riconoscimento a Parigi per Alessandra Ferraro

È stata nominata "Directeur d'études associé" alla Maison des Sciences de l'Homme

Alessandra Ferraro
Alessandra Ferraro, docente di letteratura francese all'Università di Udine, è stata nominata "Directeur d'études associé" alla Maison des Sciences de l'Homme di Parigi, centro pulsante della ricerca umanistica in Francia, per un progetto interdisciplinare su Marie de l'Incarnation, orsolina francese del Seicento, prima missionaria in Nouvelle-France e fondatrice delle orsoline in Canada. Il programma "Directeur d'études associé", voluto da Fernard Braudel nel 1975 e promosso dal Secrétariat d'État aux universités d'Oltralpe, seleziona su base internazionale progetti innovativi che riflettano le mutazioni attuali della ricerca nell'ambito umanistico e sociale.
 
La studiosa è stata l'unica italiana ad aver superato la selezione di una giuria di specialisti di varie discipline che hanno riconosciuto la novità e l'interesse della sua ricerca. Il progetto le consentirà di approfondire i complessi legami tra Marie de l'Incarnation e i suoi direttori di coscienza, appartenenti a ordini religiosi legati alla missione canadese, e di mettere in evidenza i vincoli e le peculiarità della scrittura femminile a comando. Questi temi saranno oggetto del seminario che la docente terrà all'École de Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi tra qualche mese.
 
Analizzando testi e documenti dell'epoca, Ferraro ha proposto un approccio innovativo all'opera della santa canonizzata da papa Francesco nel 2014, personaggio molto noto nella storia religiosa soprattutto francese, considerando i suoi scritti come testimonianze letterarie appartenenti al genere autobiografico, ovvero proto-autobiografie di genere. «Questi scritti femminili – spiega Ferraro – venivano ordinati da un confessore e, per il ruolo subalterno dell'autrice, non potevano essere resi pubblici. Solitamente passavano al vaglio di un ecclesiastico che modificava ed epurava il testo. Fortunatamente, possediamo trascrizioni manoscritte da parte di una consorella che evidenziano una relazione spirituale di carattere straordinario e un'alta valenza dal punto di vista retorico e stilistico della sua scrittura».
 
Con la sua ricerca Ferraro intende quindi «valorizzare una produzione di scritti che, per certi versi, è stata relegata in secondo piano dalla storia personale della santa, riportando filologicamente i testi alla scrittura originale. Anche il figlio di Marie de l'Incarnation, avuto in giovane età prima di restare vedova e abbracciare la vita religiosa, ha fatto da "filtro" nelle sue trascrizioni agli scritti della madre». Un lavoro molto complesso che potrà essere ampliato dalla ricerca di nuovi documenti nelle biblioteche e archivi della regione parigina. L'obiettivo è ricostruire la corrispondenza tra i superiori di Marie de l'Incarnation per capire quali motivazioni li hanno portati a scegliere lei (e non altre suore) per la missione in Canada. 
 
Autrice del saggio "Una voce attraverso il velo. Il linguaggio mistico e missionario di Marie de l'Incarnation" (2014) che applica agli scritti della religiosa il filtro degli studi di genere, Ferraro ha altresì curato per i tipi della casa editrice Boréal di Montréal l'edizione della relazione spirituale dell'Orsolina (2016). La sua ricerca si inserisce nel filone pluridisciplinare di studi sui missionari cattolici nell'epoca della colonizzazione, promosso da più di un decennio dal Centro di Cultura Canadese dell'Università di Udine con il docente di Storia delle religioni Nicola Gasbarro. Questi studi hanno contribuito a rileggere il ruolo dei missionari cattolici nell'epoca della colonizzazione, considerandoli non come agenti dell'imposizione dei codici occidentali, ma come operatori del meticciato culturale.

Sullo stesso tema

Venerdì 22 Novembre

Alfredo Soldati eletto "Fellow" dall'American Physical Society

Per i suoi studi sulla turbolenza e sulla fisica dei flussi multifase