Sarà proclamato dottore magistrale in Storia dell’arte e Conservazione dei beni storici-artistici

Lunedì 10 luglio, laurea honoris causa al maestro organaro Gustavo Zanin

Cerimonia di conferimento nella Chiesa di San Quirino a Udine

Gustavo Zanin

Lunedì 10 luglio, alle 11, nella Chiesa di San Quirino a Udine (via Gemona, 60), si terrà la cerimonia di conferimento della laurea magistrale honoris causa al maestro organaro Gustavo Zanin. L’artigiano di Codroipo, ma anche costruttore, restauratore, artista, in una parola “artefice”, come lui stesso ama definirsi, sarà proclamato dottore magistrale in Storia dell’arte e Conservazione dei beni storici-artistici dell'Università di Udine. L’assegnazione del massimo riconoscimento accademico è stata proposta dal dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali con il sostegno dei dipartimenti di Studi umanistici e del patrimonio culturale (Dium) dell’Ateneo.

Nato a Codroipo nel 1930 da una importante famiglia di organari, tra le più longeve d’Europa, Zanin comincia prestissimo l’attività distinguendosi da subito per intelligenza, genialità, ma soprattutto per l’inclinazione e l’interesse necessari a proseguire la tradizione famigliare. Già a cinque anni, accanto al padre Francesco, inizia a premere i tasti che permettono alle canne di risuonare, a sette la divisione armonica e poi, man mano, a comprendere le frequenze che intercorrono fra le note. In seguito frequenta gli istituti musicali e tecnici udinesi per affinare la preparazione, continuando comunque sempre a lavorare insieme al padre.

Una spiccata attitudine alla sperimentazione lo spinge verso una continua ricerca di originali soluzione tecniche, senza mai trascurare l’attaccamento alla tradizione. Così, dal laboratorio di Codroipo, sono usciti strumenti destinati a conservatori, auditorium e soprattutto chiese, fra le quali la chiesa di Santa Maria dei Frari a Venezia. Tra le nuove opere ci sono gli organi per i Salesiani di Lisbona, per le cattedrali di Ragusa e Dubrovnik, per il Conservatorio “Tartini” di Trieste, per la chiesa di Santa Rita a Torino e, fino in Equador, per la cattedrale di Portoviejo e molti altri ancora. A sua “firma” anche numerosissimi restauri di organi, tra i quali quello di Spilimbergo e quelli cinquecenteschi di San Bernardino di Verona e di Valvasone e della basilica di San Giorgio Maggiore di Venezia.

Una lunga attività di organaro la sua, durante la quale è stato insignito di numerose benemerenze e riconoscimenti sia nazionali che internazionali, ma «il riconoscimento più prezioso – come ama ricordare il maestro Zanin – è la sua vocazione per un mestiere che gli ha permesso di costruire uno strumento che fa sentire la voce di Dio».

La cerimonia si aprirà con i saluti del parroco di San Quirino, don Claudio Como, del rettore Alberto De Toni e del direttore del dipartimento di Studi umanistici e del Patrimonio culturale, Andrea Zannini. Sarà poi la volta della laudatio, pronunciata dal direttore del Conservatorio di Udine “Jacopo Tomadini”, Paolo Pellarin, intitolata “Gustavo Zanin e la sua famiglia: sette generazioni di organari friulani” e accompagnata dal video realizzato da Massimo Capulli che offre una panoramica su alcuni organi restaurati o realizzati ex novo dal maestro Zanin e dalla sua famiglia. Seguirà la proclamazione a dottore honoris causa del maestro Zanin che poi svolgerà la sua lectio magistralis da titolo “Il suono dell’organo”, inframezzata da interventi musicali del maestro Davide Basaldella.

La Commissione di laurea, presieduta dal rettore De Toni, sarà composta dai docenti dell’ateneo friulano, Raffaella Bombi, Ludovico Mazzarolli, Andrea Tabarroni e Andrea Zannini, supplenti Massimo Capulli e Simone Furlani e, in qualità di invitati, dai maestri Beppino Delle Vedove, Lorenzo Nassimbeni e Paolo Pellarin.

La cerimonia si concluderà con il brano “Toccata e fuga” in Re minore di Bach, suonato all’organo dal maestro Delle Vedove.

 

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