Matvejević in cattedra all'università di Udine

Ha pagato con l’asilo-esilio in Francia e in Italia l’essersi opposto ai fautori della guerra nell’ex Jugoslavia, rischiando anche il carcere dopo il suo ritorno a Zagabria. Fautore del dialogo mediterraneo, sostiene la necessità e l’utilità dell’incontro tra cristiani, ebrei e musulmani. Lo scrittore croato Predrag Matvejević, uno dei massimi intellettuali europei, sarà all’università di Udinedall’11 al 15 aprile per un ciclo di seminari e una conferenza pubblica come visiting professor della facoltà di Lingue e letterature straniere.

 

I seminari, sul tema “Il Mediterraneo e l’Europa: oggi e ieri”, sono aperti a tutti gli interessati e si terranno a palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine. In particolare, lunedì 11 nell’aula 7, martedì 12 nella sala Gusmani, mercoledì 13 nella sala Atti e giovedì 14 nell’aula 4 sempre dalle 15 alle 18, mentre venerdì 15 l’incontro si terrà dalle 10 alle 12 ancora nell’aula 4.

 

Matvejević terrà poi una conferenza su “Il Sud e il Nord del Mediterraneo di oggi”,introdotta dal poeta Luigi Natale, venerdì 15 alle 17.30 nella sala conferenze della Fondazione Crup, in via Manin 15 a Udine.

 

«Nessuno meglio di Matvejević – sostiene la preside della facoltà di Lingue, Antonella Riem – può, in questo momento di crisi mondiale, portarci una parola poetica ed etica, personale e politica, fine ed appassionata che ci indichi una via verso la pace». Matvejević arriva all’ateneo friulano nell’ambito del progetto, supportato dalla Fondazione Crup, di accrescimento e qualificazione della dimensione internazionale della didattica e della ricerca scientifica anche attraverso conferenze e lezioni aperte alla cittadinanza, tenute da visiting professor, docenti di notorietà internazionale provenienti da tutto il mondo. Matvejević, in particolare, terrà lezioni e seminari nell’ambito del dottorato di ricerca in Scienze linguistiche e letterarie.

 

 

 

Classe 1932, nato a Mostar, in Bosnia-Erzegovina, di madre croata e padre di etnia russa ma nativo di Odessa, in Ucraina, Matvejević ha insegnato Letteratura francese all’università di Zagabria prima di espatriare all’inizio della guerra dei Balcani. Scegliendo una posizione “tra asilo ed esilio”, dal ’91 al ’94 è stato professore di Letterature comparate alla Sorbona di Parigi e poi ordinario, “per chiara fama”, di Slavistica all’università di Roma “La Sapienza” dal ’94 al 98’. Ora è ritornato a vivere a Zagabria. Per aver criticato gli intellettuali iper-nazionalisti croati, serbi e bosniaci che fomentarono il conflitto nell’ex Jugoslavia, la Corte suprema croata lo ha condannato a due anni di carcere, poi ridotti a cinque mesi. La pena è stata resa non esecutiva grazie a una vasta mobilitazione dell’opinione pubblica internazionale.

 

Tra le sue opere più note “Breviario Mediterraneo” (1991), “Epistolario dell’altra Europa” (1992), “Mondo ex” (1996), “Il Mediterraneo e l’Europa. Lezioni al Collège de France” (1998), “I signori della guerra” (1999) e “Pane nostro” (2010).

 

Per la sua attività di scrittore Matvejević ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero, fra cui il premio Strega europeo nel 2003 e il “Prix du meilleur livre étranger” nel 1993 a Parigi. Il Governo francese gli ha conferito la Legion d’Onore, mentre il presidente della Repubblica italiana gli ha attribuito la cittadinanza e la Stella di solidarietà della Repubblica italiana.

 

È stato consulente per il Mediterraneo nel Gruppo dei Saggi della Commissione europea, è vice presidente dell’Associazione mondiale degli scrittori Pen Club di Londra e presiede la Fondazione Mediterraneo di Napoli di cui è co-fondatore.