L’iniziativa presentata questa mattina a palazzo Garzolini

"Memo - Appunti per il cambiamento": nasce la nuova piattaforma digitale dell'ateneo di Udine nell'era del Covid-19

Progetto dei Dipartimenti di Area medica e Studi umanistici. Già coinvolti 13 esperti di alto profilo. Obiettivo, ripensare temi di attualità alla luce della pandemia per affrontare meglio le sfide future https://memo.uniud.it/

Non solo appunti ma veri e propri documenti multimediali in cui analisi senza sconti sulla realtà trasformata dal Covid e visioni future firmate da autorevoli esperti diventano risorse essenziali per affrontare al meglio le nuove sfide che ancora ci attendono.

A raccogliere le tessere di quello che già si profila come un mosaico multidisciplinare in continua evoluzione e di altissimo valore culturale, a servizio della Comunità, la nuova piattaforma digitale dell’Università di Udine presentata ufficialmente al territorio mercoledì 16 dicembre in conferenza stampa, “Memo – appunti per il cambiamento”.

«Un work in progress concepito come patrimonio corale, accessibile a tutti – ha evidenziato in apertura il Magnifico Rettore dell’ateneo, Prof. Roberto Pinton – Un progetto innovativo che, sfruttando le potenzialità delle tecnologie digitali, è oggi in grado di offrire contenuti originali e ad alto tasso di intermedialità, ovvero capaci di adattarsi a strumenti di veicolazione diversi».

Tredici gli autorevoli esperti chiamati sino ad ora ad esprimersi sui temi maggiormente interessati dagli imponenti effetti della pandemia; 25 le registrazioni al momento disponibili, costituite da un dialogo, 12 testimonianze ed altrettante voci enciclopediche esplorate nell’ottica di un’informazione che non manca mai di unire forte chiarezza ed elevata qualità.

A sottolinearlo, i promotori stessi dell’iniziativa afferenti ai Dipartimenti di Area Medica – DAME e di Studi Umanistici dell’ateneo friulano - DIUM.

«Abbiamo scelto di creare una vera e propria Enciclopedia Multimediale dell’Era post Covid-19 – ha spiegato il Prof. Massimo Robiony, Ordinario di Chirurgia Maxillo-facciale presso il DAME e tra gli ideatori del progetto, un unicum sul territorio maturato proprio durante la fase di lock down - Questo format, supportato con forza anche dal Direttore Generale dell’università, dott. Massimo Di Silverio, si presenta oggi come uno straordinario strumento di comunicazione per supportare concretamente la comunità scientifica e la società civile nell’affrontare con maggiore consapevolezza gli anni a venire».

Un futuro che la piattaforma già promette di raccontare ad ampio spettro, a prescindere dal Covid-19. «Le telecamere saranno infatti accese anche su tanti altri argomenti di stretta attualità indagati attraverso la voce di professionisti in forza all’Università di Udine, nonché di altri atenei, ed operanti nella società civile regionale  e nazionale, appartenenti, tra gli altri, al mondo della cultura, spettacolo ed economia – ha precisato il Prof. Vittorio Bresadola, Docente di Chirurgia generale presso il DAME e Direttore del Centro di Simulazione e Alta Formazione – CSAF  – Le tematiche saranno sempre di stretta rilevanza e di forte impatto sulla comunità nell’ottica di una continua interazione e proficuo scambio tra mondo accademico e società civile».

A curare infine gli aspetti squisitamente tecnici della piattaforma, regia e montaggio, una troupe professionale diretta da Marco Rossitti, Professore aggregato di Tecniche e linguaggi del cinema e Responsabile scientifico del Laboratorio ReMoTe dell’Università di Udine. «Le riprese sono state realizzate con monocamera e con un sistema di regia mobile televisiva – ha evidenziato, ricordando che i materiali sono disponibili all’indirizzo https://memo.uniud.it/– Oltre agli abituali ambienti di lavoro dell’intervistato sono stati anche allestiti veri e propri set televisivi a Palazzo Antonini-Maseri per riprendere anche confronti a più voci».