Struttura frutto della sinergia Università-Azienda ospedaliero universitaria

Nasce a Udine il primo ospedale virtuale del FVG per preparare i futuri medici e formare i professionisti della sanità

Nuovo Centro di simulazione e alta formazione che coniuga didattica e pratica clinica interattiva. Realizzato grazie a un investimento dell’ateneo friulano di oltre 300 mila euro

Nasce a Udine il primo ospedale virtuale del Friuli Venezia Giulia, dotato di sala operatoria, terapia intensiva, area chirurgica, radiologia e degenze, destinato alla formazione di studenti universitari, medici e professionisti sanitari. Si tratta del nuovo Centro di simulazione e alta formazione (Csaf) frutto della collaborazione tra Università e Azienda ospedaliero universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine. La struttura, realizzata grazie a un investimento dell’ateneo friulano di oltre 300 mila euro, è dedicata alla formazione interattiva mediante l’utilizzo e la sperimentazione delle più innovative tecniche di apprendimento, con un coinvolgimento attivo del discente in condizioni di completa sicurezza. Il Centro ha sede al sesto piano del padiglione 5 dell’Ospedale di Udine, in un spazio di oltre 700 metri quadrati messo a disposizione dall’Azienda ospedaliero universitaria dopo il trasferimento di alcuni reparti nell’edificio del nuovo nosocomio. Il video del Centro è on line.   

La struttura è stata inaugurata dal rettore dell’ateneo, Alberto De Toni, dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria, Mauro Delendi, e dall’assessore alla salute, integrazione socio-sanitaria, politiche sociali e famiglia della Regione Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca

De Toni ha manifestato grande soddisfazione per la nascita del Centro complimentandosi con tutti gli attori che hanno contribuito alla sua realizzazione. «L’esperienza insegna – ha detto il rettore – che il successo nasce dalle alleanze e il Centro ne è un esempio ai massimi livelli». 

«Si tratta – ha detto Delendi – di un’iniziativa di alto profilo per la qualificazione professionale e per la formazione dei medici e di altre categorie professionali. Il Centro nasce da un connubio efficace tra l’Università e il Servizio sanitario regionale che trova una sintesi ottimale nell’Azienda ospedaliera universitaria». 

Telesca ha ringraziato Ateneo e Azienda per aver fatto nascere il Centro di simulazione. «È un buon viatico – ha detto – per un lavoro importante come quello dell’integrazione nell’ospedale di Udine, un’eccellenza che deve diventare un punto di riferimento anche fuori regione». L’assessore ha inoltre auspicato che «l’attività di formazione dei futuri medici e dei medici in servizio si apra anche verso le altre aziende e strutture sanitarie». 

Perché il Centro. Una struttura formativa come il Csaf assicura, grazie a strumenti e metodi di simulazione, l’acquisizione di abilità tecniche e relazionali di alto livello, fondamentali soprattutto per garantire un impegno continuo per la sicurezza di paziente e operatore. La simulazione consente infatti di provare e verificare tecniche diagnostiche, terapeutiche e assistenziali diffuse a rare, potenziandone l’efficacia e riducendo così al minimo i rischi per i pazienti e per i professionisti. Questo è possibile sia riproducendo i percorsi all’interno del Centro, ma anche portando la simulazione negli spazi lavorativi reali o sul territorio. 

Gli obiettivi. Il Centro propone ai diversi fruitori non solo percorsi finalizzati all’acquisizione di abilità tecniche di alto livello, ma anche scenari che valorizzano l’approccio multidisciplinare a situazioni critiche che si possono presentare nella pratica clinica, mirati a valorizzare abilità come la comunicazione efficace o il lavorare in gruppi multidisciplinari. Un esempio è rappresentato dalla simulazione della gestione del paziente politraumatizzato in un’area d’emergenza di un ospedale ad alta intensità di cure. Una struttura dove medici, infermieri, tecnici e personale di supporto sono chiamati a collaborare utilizzando linee guida e protocolli in uno scenario simulabile e attraverso il quale i diversi professionisti possono insieme affinare le proprie competenze e abilità a lavorare in team in completa sicurezza. 

A chi è destinato. Il Csaf è rivolto prioritariamente agli studenti dei corsi di Medicina e Chirurgia e delle lauree sanitarie (in particolare Infermieristica, Tecniche di radiologia medica e Ostetricia), ai medici delle scuole di specializzazione e ai professionisti dell’azienda ospedaliero universitaria. Più in generale, si offre all’intera comunità dei professionisti sanitari come strumento per promuovere la formazione continua con corsi specifici mirati al mantenimento e miglioramento delle competenze. 

La gestione. Il Centro sarà gestito congiuntamente da Università e Azienda e vedrà lavorare insieme docenti universitari e colleghi ospedalieri con la prospettiva di avviare al più presto rapporti con gli altri centri di formazione avanzata presenti sul territorio nazionale e internazionale. L’obiettivo infatti è costruire un network che permetta un continuo confronto e lo scambio di materiale e progetti, fondamentale per garantire un’offerta formativa di alto livello. 

L’orientamento con le scuole. Il Centro vedrà da subito proporre anche delle attività rivolte agli studenti delle scuole superiori di Udine, nell’ambito di un progetto coordinato da Laura Rizzi, delegata dell’ateneo per i servizi di orientamento e tutorato. L’iniziativa vedrà, nell’ambito del percorso di alternanza scuola-lavoro, l’apertura di un “Campus biomedico” in cui gli studenti delle scuole potranno conoscere alcuni aspetti della biomedicina. 

Caratteristiche e dotazioni del Centro. Un’accurata opera di trasformazione e ristrutturazione degli spazi ha consentito di realizzare un vero e proprio ospedale virtuale. Il Centro infatti è dotato di una sala operatoria, di un’area per le cure intensive con due letti, di una stanza degenza con un letto, di un ambiente per l’attività radiologica e di uno riservato alle attività chirurgiche. Tutti gli spazi sono arredati esattamente come quelli analoghi presenti negli ambienti ospedalieri. Per la formazione mediante simulazione il Centro è all’avanguardia perché dispone, tra l’altro, di un “simulatore avanzato adulto” che permette di replicare, con altissima fedeltà, situazioni patologiche e di criticità in ambito respiratorio, circolatorio e neurologico. Il discente potrà acquisire specifiche competenze eseguendo, in maniera ripetitiva e senza nessun rischio, le stesse procedure attuate in un contesto reale, come l’intubazione, l’auscultazione dei suoni polmonari e cardiaci, la puntura di una vena o la somministrazione di farmaci.

Il Centro è anche dotato di numerosi simulatori che riproducono una parte anatomica specifica (vaso sanguigno, organo) e permettono così di svolgere in maniera realistica una procedura diagnostica, terapeutica o assistenziale. La presenza di uno strumento ecografico, in un’area radiologica dedicata, uguale a quello usato quotidianamente in ospedale, permetterà di imparare a utilizzare questo dispositivo sia mediante l’utilizzo di uno specifico simulatore, sia esercitandosi su volontari. Inoltre, grazie a uno spazio specifico per la chirurgia fornito di numerosi simulatori, sarà possibile acquisire competenze nell’ambito della chirurgia laparoscopica e maxillo-facciale. Infine, la struttura si avvale di due sale-regia per gestire le simulazioni avanzate, anche con registrazioni video, e aule riunione per la discussione e revisione dei casi o delle procedure simulate.
 
All’inaugurazione hanno partecipato, fra gli altri, per l’Università di Udine, i direttori dei dipartimenti di Scienze mediche e biologiche, Silvio Brusaferro, e di Scienze mediche sperimentali e cliniche, Leonardo Alberto Sechi; il direttore della Scuola di specializzazione in Chirurgia generale, Vittorio Bresadola, e il coordinatore del Corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, Francesco Curcio. Hanno portato i saluti anche il direttore centrale della Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria, politiche sociali e famiglia della Regione FVG, Adriano Marcolongo; il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Udine, Maurizio Rocco, e la presidente del Collegio provinciale Ipasvi di Udine Sabrina Spangaro.
 
Al convegno inaugurale sono intervenuti il presidente del Consiglio nazionale universitario (Cun), Andrea Lenzi; il presidente della Società italiana di pedagogia medica, Fabrizio Consorti; il direttore del Centro di simulazione dell’azienda ospedaliero universitaria di Verona, Gabriele Romano, e il fondatore del Centro di simulazione medica di Nuoro e assessore alla Sanità della Sardegna, Luigi Arru

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