La Notte degli Angeli, fase culminante della gara

Ecco i semifinalisti di Start Cup

Gli otto gruppi sono stati incoronati da Fabio Fazio

Innovative, originali, realizzabili. Dagli imballaggi "da mangiare" per prodotti da forno al software per la diagnosi precisa del morbo di Parkinson, dal condizionatore intelligente al sedile da auto contro i colpi di frusta, fino alla guida turistica virtuale. Le otto idee incoronate lo scorso 16 luglio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine dallo showman Fabio Fazio nella Notte degli Angeli, la serata culminante della prima fase del premio per l'innovazione, hanno tutti gli "ingredienti" giusti per rappresentare al meglio la ricetta di Start Cup, che l'anno scorso contribuì a portare la creatività made in Friuli sul podio più alto della finalissima nazionale. Il compito del comitato scientifico del premio non è stato facile, visto l'elevato livello qualitativo raggiunto dai 62 progetti presentati. Ma, dopo attenta valutazione, sono state selezionate le idee che meglio hanno saputo interpretare lo spirito di Start Cup, secondo i tre criteri presi a parametro (tasso di innovazione, realizzabilità economica e originalità). Ai gruppi "semifinalisti" è stato assegnato un Angelo, ovvero un tutor, individuato fra esperti del mondo economico-finanziario regionale, che affiancherà i team nella realizzazione del business plan definitivo.

 Ecco le otto idee imprenditoriali di successo che si contenderanno un posto alla finale locale di ottobre. Dalla facoltà di Medicina dell'Ateneo di Udine, con la "firma" del Gruppo Tor (composto dai docenti Francesco Curcio, Francesco Saverio Ambesi-Impiombato e Franco Quadrifoglio, dal dottore di ricerca Antonio Beltrami e dai ricercatori Giuseppina Perrella e Gianluca Tell) arriva il progetto di un'impresa di sviluppo biomedico il cui scopo è progettare, brevettare e commercializzare terapie e diagnostici innovativi in grado di soddisfare un bisogno estremamente importante nel campo del trapianto di tessuti ed organi. E, se Tor svilupperà e commercializzerà tessuti e organi prodotti in vitro, il team universitario Tremor (formato da Paolo Pascolo, docente di Ingegneria, Alfio Marini, dottore di ricerca e da Riccardo Budai, docente di Medicina, tutti dell'Università di Udine) intende proporsi come un’azienda in grado di progettare, brevettare, produrre e mettere sul mercato i prodotti rivolti alla diagnosi e valutazione di malattie dell’equilibrio e della stabilità, anche con la creazione di un software (in fase avanzata di studio) che permetta la diagnosi precisa del morbo di Parkinson sulla base delle capacità motorie dell'individuo.

Sempre nel settore della medicina, ma sposata all'informatica, il gruppo misto Friko Group, composto da due universitari della facoltà di Medicina (lo studente Stefano Smania, studente, e il laureato Daniele Gasparini), da Giovanni Azzolini, dipendente Friulcassa e da Donato Polla; responsabile informatico dell'Ospedale Civile di Udine si è guadagnato la semifinale con l'idea di un sistema composto da diversi software che permette di gestire, archiviare, recuperare rapidamente e trasmettere in forma digitale le immagini radiologiche/cardiologiche, aumentando le capacità diagnostiche. Dal mondo universitario arriva, poi, un'intuizione geniale per salvaguardare il patrimonio "verde" della Piccola Patria, grazie al progetto del gruppo SemeNostrum (formato dai ricercatori di Agraria dell'Ateneo friulano Silvia Assolari, Alessandro Peressotti e Elisa Tomat), che intende produrre e mettere sul mercato sementi di specie erbacee selvatiche della pianura friulana, da utilizzare per la creazione di prati, ripristino ambientale di aree degradate, verde privato e pubblico, usi alimentari.

Il team Whiplash, nato sotto l'egida della facoltà di Ingegneria cui appartengono tutti i suoi componenti (il laureando Luca Corrà, il frequentatore Mario Corubolo e il dipendente Mario Tell), propone un sistema di sostentamento dell’imbottitura del sedile dell’automobile che permette di ridurre gli effetti del colpo di frusta in caso di incidente stradale. "Motorizzata" anche l'idea del team ReCo (formato da Maura Marega, laureata di lettere, Cristian Pischiutta, laureando di Ingegneria meccanica e Donato Casolino), che vorrebbe lanciare sul mercato un climatizzatore "intelligente" per auto che non preleva energia meccanica dal motore (quindi non toglie potenza all’autoveicolo) e usa come fonte di calore l’energia presente nell’acqua di raffreddamento del motore.

Decisamente innovativa anche l'idea del gruppo Lumiere (composto da Massimiliano Spaziani, dottorando di Scienze e tecnologie alimentari, Mara Stecchini, docente di Agraria e Enrico Maltini, docente di Scienze e Tecnologie Alimentari dell'Ateneo friulano), che sta progettando la produzione di imballaggi "tutti da mangiare": film biodegradabili e commestibili a base di ingredienti vegetali da utilizzare come imballaggio di prodotti da forno o dolci, con capacità di ritenere gli aromi e proprietà decontaminanti: la stessa miscela, rivista e corretta, può essere utilizzata come tocco segreto nella frittura e impanatura, per assorbire l'olio in eccesso. Il team Mobile 3D (formato dagli assegnisti Demis Corvaglia, Gianpaolo Trapasso, Augusto Senerchia, dal docente Luca Chittaro e dal ricercatore Roberto Ranon, tutti di Scienze matematiche fisiche e naturali) sì è messo d'impegno per facilitare il difficile mestiere del turista, lanciando una linea di strumenti informatici innovativi per la promozione turistica: siti web con contenuti in grafica 3D interattiva, guide virtuali da tenere nel palmo della mano, "travel diary" multimediali per rivivere il viaggio sul pc o sul dvd di casa.

Durante la serata sono stati assegnati ulteriori premi ad alcuni gruppi che, pur non essendo nella rosa dei semifinalisti, hanno meritato un riconoscimento speciale. Tra le idee più innovative del mondo imprenditoriale Start Cup ha deciso di premiare i gruppi My Energy, composto da imprenditori di Pordenone, Ralcitalia, formato da dipendenti e totolari dell'omonima impresa udinese e Tarondo, degli artigiani di Udine. Quattro invece i progetti selezionati per un riconoscimento ad hoc fra i laboratori misti Università-Impresa: quelli dei team Tacobio (per la produzione di salumi e carne di suino di alta qualità), Maat (un sistema informativo per la manutenzione, l'analisi e la pianificazione degli aspetti connessi alla sicurezza e alla manutenzione delle industrie), Re-Pallet (per gestire un mercato emergente dei pallet monouso di seconda mano) e Off-side (con il sistema Autogol, un software per facilitare la vita degli arbitri). Sette invece le nomination. Per «l'idea più lungimirante» al team Evolution, che ha pensato a un dispositivo di rilevamento degli ostacoli integrato nel bastone per ciechi; per «l'idea più preziosa» al gruppo della Scuola Mosaicisti di Spilimbergo, che ha coniato dei gioielli in mosaico; per «l'idea più stimolante» agli studenti di Ingegneria di Vod Revolution II, che intendono progettare e realizzare sistemi modulari innovativi, partendo dai servizi igienici ad alto tasso di design. Se «un'idea da coltivare» secondo il Comitato scientifico di Start Cup è quella di Vitea, che ha studiato una macchina per l'innesto automatico delle barbatelle, sicuramente «l'idea più suonata» è quella di M-box, che voleva lanciare sul mercato un dispositivo per riprodurre nelle performance musicali live gli stessi effetti sonori tradizionalmente ottenuti usando un Pc, mentre «l'idea più faticosa» è risultata quella del gruppo Cicloturismo, che si proponeva come tour operator per lanciare pacchetti-viaggio per turisti su due ruote.

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