Domani, mercoledì 18 luglio, la nomina dei 4 membri interni

Nuovo Consiglio di Amministrazione d'Ateneo: designati i tre componenti esterni

Giovanni Fantoni, Paolo Petiziol e Anna Tramontano

Compagno: «Grande apertura all’Europa, grazie a figure di elevato profilo, in linea con le priorità strategiche dell’Università del Friuli»

Giovanni Fantoni, Paolo Petiziol e Anna Tramontano sono i tre componenti esterni che siederanno nel rinnovato Consiglio di Amministrazione dell’Università di Udine, designati dal Comitato di valutazione integrato dell’Ateneo. Grande la soddisfazione del rettore «per un nuovo CdA – dice – che si tinge dei colori dell’Europa, grazie alle esperienze e alle competenze dei suoi nuovi membri, che rappresentano al meglio settori quali la ricerca, l’imprenditorialità, l’innovazione, le relazioni internazionali: settori che sono cruciali, soprattutto in questo particolare momento, e su cui si fonda lo sviluppo, la competitività e la crescita. Un apporto di competenze ed esperienze che sapranno rendere l’Ateneo di Udine ancor più attrezzato e pronto per le nuove sfide che intende e deve affrontare, all’interno di un nuovo e più ampio panorama europeo di riferimento».

Ai tre membri esterni si aggiungono 4 membri interni - che verranno designati dal rinnovato Senato accademico nella sua prima seduta di domani, mercoledì 18 luglio –, il rettore-presidente Cristiana Compagno e, in rappresentanza degli studenti, i neoeletti Lorenzo Bosetti e Fernanda Marchiol, per un totale di 10 membri rispetto ai 24 precedenti.

Anna Tramontano, componente dello Scientific Council of the European Research Council (ERC) – organismo per la ricerca di altissimo prestigio in Europa - con una vasta e consolidata esperienza nel coordinamento di progetti di ricerca nazionale e internazionale, «è un consigliere – dice Compagno - di grande qualificazione scientifico-culturale e di forte estrazione europea, legata al mondo della ricerca». Paolo Petiziol, figura impegnata nell’integrazione e cooperazione, sia scientifico culturale che economico sociale fra le realtà e le istituzioni regionali e dell’est europeo, presidente, fra le altre, di Finest spa, «potrà portare al servizio dell'Ateneo un capitale relazionale attraverso il quale concretizzare nel più breve tempo possibile processi strutturati di cooperazione e sinergia nella didattica e nella ricerca». Infine, Giovanni Fantoni, con la sua esperienza internazionale e nella gestione di organizzazioni complesse, «potrà portare un contributo fondamentale – conclude Compagno – al legame con il mondo dell’imprenditorialità innovativa e del trasferimento tecnologico».

Il nuovo CdA è configurato, secondo il nuovo Statuto dell’Ateneo del Friuli, quale organo di gestione con alto profilo di competenze tecnico-professionali, e, come stabilisce la legge 240/2010 di riforma dell’università, acquisisce forte responsabilità e potere decisionale, con ampi poteri sia di indirizzo strategico, sia legati alla sostenibilità economica finanziaria delle azioni. «La definizione dei componenti esterni del CdA – sottolinea Compagno – segue le priorità strategiche del nostro Ateneo: la necessità di collegarsi strutturalmente con il mondo della ricerca europea; l’accelerazione dei già buoni processi di internazionalizzazione dei corsi di studio; il miglioramento dei processi di valorizzazione della ricerca industriale e del trasferimento tecnologico».

Il rettore, infine, esprime «gratitudine nei confronti degli organi di governo uscenti. In questi anni difficili e delicati dal punto di vista del contesto generale nazionale, il lavoro che abbiamo svolto si è sviluppato con successo su tre direttrici: risanamento, razionalizzazione e rilancio. La fase di rilancio richiede visioni, risorse e dimensioni internazionali per attrarre studenti e docenti, dall’Italia e dall’estero. Il ruolo dei nuovi organi di governo sarà, dunque, delicato, richiederà scelte strategiche e coraggiose che guardino all'Europa come luogo di confronto e di competizione per l'accesso alle risorse, con l'obiettivo di potenziare la capacità di gestione strategica dell'Ateneo in senso funzionale allo sviluppo internazionale, entro un rigoroso quadro di controllo della sostenibilità economico-finanziaria».

I requisiti soggettivi richiesti a tutti i consiglieri del nuovo CdA dell’Ateneo sono di due tipologie: la prima rimanda a caratteristiche di elevata e comprovata competenza in almeno uno dei due ambiti “gestionale, amministrativo e finanziario” o “culturale, scientifico e del trasferimento tecnologico” o, per i componenti esterni, comprovata esperienza professionale di alto livello specialmente in ambito europeo e internazionale; la seconda rimanda ai requisiti di onorabilità applicati ai consiglieri degli istituti bancari. Accanto ai requisiti soggettivi, erano inoltre previste numerose incompatibilità, non soltanto in coerenza al principio costituzionale dell'autonomia universitaria, ma anche per garantire la completa terzietà e autonomia dei singoli consiglieri esterni. Tra esse, ad esempio, l’impossibilità di ricoprire la carica di amministratore di società o enti in situazione concorrente o potenziale il conflitto di interesse con l’Ateneo o con società finanziatrici. Venivano esclusi, poi, tutti i soggetti con mandati politici di qualsiasi natura e tutti gli ex dipendenti dell'università.

Il Comitato di valutazione integrato che ha designato i tre membri esterni è composto da: Riccardo Savoia, presidente, quale designato dal Nucleo di Valutazione dell’Ateneo; Giancarlo Castiglione, in qualità di presidente del Collegio dei revisori dei conti dell’Università di Udine; Marina Brollo, quale presidente del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni dell’Ateneo; Angelo Vianello quale presidente della Commissione di garanzia di cui al Codice etico dell’Università di Udine; Lionello D’Agostini, quale presidente della Fondazione Crup.

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