Mercoledì 29 maggio si è tenuto il nono appuntamento di “UniudforAll” a Gorizia

Performing video art archive: un approfondimento per preservare, restaurare e valorizzare la “video arte”

Presentata l'attività del Laboratorio la Camera Ottica (DIUM), che dal 2004 si occupa di pellicola e video

Il funzionamento di un laboratorio in ambito cinematografico, video arte, performance e installazioni, come si restaurano, si conservano e si espongono le opere di video e come si studiano gli archivi e le fonti documentarie. Sono stati questi i principali argomenti di cui si è parlato ieri, mercoledì 29 maggio, al polo Santa Chiara di Gorizia nell’ambito del nono incontro di “UniudforAll- incontri divulgativi sui temi di ricerca” intitolato “Performing video art archive: preservare, restaurare e valorizzare la “video arte”” con la professoressa Cosetta Saba, Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine, e Lisa Parolo, assegnista di ricerca e responsabile del settore video del Laboratorio La Camera Ottica. Inoltre, Chiara Saccone ha eseguito una performance del musicista e compositore Giuseppe Chiari introdotta da Gabriele Bonomo, musicologo.

L'incontro ha chiuso la prima edizione di UniudforAll, iniziativa coordinata da Antonina Dattolo, delegata dal rettore all’Inclusione digitale. In chiusura, Antonina Dattolo, annunciando una seconda edizione con tanti progetti di ricerca ancora da presentare, ha ringraziato tutti i partecipanti, anche da parte di tutto il team di UniudforAll, coordiato dal  prof. Gaetano Strano,  di Isitgoonair-webradioTV dell’ I.S.I.S. “Galilei-Fermi-Pacassi” di Gorizia, che ha realizzato le video interviste ai relatori.

Il Laboratorio la Camera Ottica (DIUM) è in funzione dal 2004 e si occupa di ricerca scentifica teorica e applicata nell’ambito della conservazione delle arti audiovisive contemporanee a carattere tecnologico. Inoltre, supporta attività degli studenti, restituisce il patrimonio alla collettività e restaura le opere per poi conservarle in formato digitale. In particolare il lavoro all’interno del Laboratorio è suddiviso in due aree: una dedicata alla pellicola e l’altra al video. Questo è indispensabile in quanto uno è un supporto ottico e l’altro magnetico richiedendo protocolli di intervento diversi.

Per quanto riguarda il protocollo di intervento si suddivide in alcune fasi: individuazione dell’archivio, la posizione, la progettazione e il tipo di materiali. Segue la progettazione dell’intervento definendo le finalità e le domande tecniche. Per esempio, il periodo del materiale, gli strumenti per leggerli, come sono stati conservati, chi sono gli artisti, gli aspetti tecnici e storici arrivando alla ricostruzione d’archivio. Un ulteriore fase è la raccolta di tutti questi dati per avere uno storico e verificarli quando si ha l’accesso al file digitale. Da non dimenticare è la fase della pulizia manuale che potrebbe presentare alcune problematiche dei supporti andado a compromettere il contenuto. Infine, una fase di acquisizione digitale in cui vengono fatte delle copie conservative.

Nel corso dell’incontro è stato illustrato uno degli studi sviluppati dal Laboratorio approfondendo il caso studio Giuseppe Chiari con una narrazione del lavoro svolto.

Infine, Chiara Saccone ha eseguito alcune performance estrapolate da Gesti sul piano del compositore, musicista e permformer Giuseppe Chiari sulla base di differenti partiture e opere video dell’artista.

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