Convenzione fra Ateneo e Consiglio nazionale dei periti

Periti industriali, laurea triennale per accedere all'albo

Per accedere all'esame di Stato e il riconoscimento europeo del titolo


La laurea triennale e un tirocinio di sei mesi svolto durante il corso di studi. E’ quanto basta, da oggi, per accedere all’esame di Stato e, quindi, iscriversi all’Albo dei Periti industriali con un titolo riconosciuto a livello europeo. Grazie alla convenzione sottoscritta dal rettore dell’università di Udine, Furio Honsell, e dal presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati (Cnpi), Mariano Magnabosco, i giovani tecnici possono infatti arrivare all’esame di Stato, e quindi entrare nel mondo del lavoro, con il conseguimento della laurea triennale, senza dover dedicare ulteriori anni al tirocinio. «Si tratta – ha sottolineato Honsell – di una convenzione innovativa, modello per altre iniziative di questo genere. Il sistema delle professioni e dell’università, che vivono un momento di grandi trasformazioni, grazie ad accordi di questo tipo si sincronizzano e raccordano, cogliendo la vera sfida della nostra epoca, della formazione e dell’aggiornamento permanente». Da parte di Magnabosco e dei quattro presidenti dei Collegi dei periti industriali laureati delle province di Udine, Trieste, Gorizia e Pordenone, Renato D’Agostin, Gianni Scozzai, Mario Medessi e Bruno Lazzaron, il riconoscimento del ruolo innovativo dell’ateneo friulano. «Un’università giovane – ha detto Magnabosco -, pronta a vedere e saper cogliere le nuove opportunità, riconoscendo il ruolo determinante del tirocinio, sia in vista della libera professione, sia per lo studente che sceglie l’azienda».

La convenzione tra l’ateneo friulano e il Cnpi, la terza firmata a livello nazionale dopo il Politecnico di Torino e l’università di Salerno, si inserisce pienamente nella politica dell’Unione europea che, per favorire la libera circolazione dei professionisti, intende costruire nei paesi aderenti percorsi formativi uniformi che richiedono specializzazione conseguita in ambito universitario o cicli di studi post-secondari di almeno tre anni. Secondo le nuove norme stabilite dal Dpr 328/2001 in linea con il progetto europeo, la formazione del perito industriale si conclude con la laurea triennale, e l’esame di Stato, che consente l’iscrizione all’Albo, è aperto ai laureati triennali che abbiano effettuato il tirocinio di 6 mesi compreso nel corso di studi accademico. La convenzione ha l’obiettivo di istituire e far mutuamente riconoscere ai due enti coinvolti il tirocinio esteso che, unitamente alla laurea triennale di primo livello, dà accesso agli esami di Stato per la professione di perito industriale. In particolare, il Consiglio si impegna a promuovere l’accoglimento, negli studi professionali dei propri iscritti, degli studenti in tirocinio formativo e di orientamento, «un ponte ideale - dice Magnabosco - per passare dalla teoria alla pratica, e che, oltre a rappresentare un’opportunità per entrare a far parte di un ambiente di lavoro motivato, consente di cominciare a lavorare senza smettere di studiare». Da parte sua l’ateneo attribuisce al tirocinio il valore di 25 crediti formativi.

Le facoltà coinvolte nella convenzione sono quelle di Agraria, Ingegneria, Scienze matematiche, fisiche e naturali, Lettere e filosofia. Come stabilito dal Dpr 328/2001, sono interessate le classi di laurea 4, 7, 8, 9, 10, 16, 20, 21, 23, 25, 26, 42 (Scienze dell’architettura e dell’ingegneria edile; Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale; Ingegneria civile e ambientale, dell’informazione, industriale; Scienze della terra; Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali, chimiche, delle arti figurative, musica, spettacolo e moda, fisiche, informatiche; Disegno industriale).