Giovedì 10 novembre alle 15 nel polo di Santa Chiara a Gorizia

Promuovere un territorio attraverso i media: incontro con Nicolai Lilin

L’autore di “Educazione siberiana” a colloquio con studiosi, scrittori e operatori culturali

In che modo i media presentano, definiscono, identificano e promuovono un territorio? Le produzioni cinematografiche, televisive, radiofoniche, o più ampiamente di contenuti digitali, come interagiscono con la realtà produttiva, sociale e culturale di una regione? Per discutere di territorio, media, storytelling e promozione l’Università di Udine a Gorizia ha organizzato per giovedì 10 novembre dalle 15 alle 19 nell’aula 3 del polo di Santa Chiara (via Santa Chiara 1) il convegno “This must be the place. Media, territorio, promozione” con alcuni tra i maggior studiosi del settore.
 
Interverranno Marco Cucco (Università della Svizzera Italiana) e Furio Reggente (Università Cattolica del Sacro Cuore), operatori dei media, Federico Poilucci, presidente della Fvg Film Commission, il giornalista Paolo Mosanghini del quotidiano Messaggero Veneto, lo scrittore Gianmario Villalta, ideatore di pordenonelegge e autore di una acuta disamina della identità dell’Italia del Nord-Est in Padroni a casa nostra (2009), e il romanziere e opinionista di fama internazionale, Nicolai Lilin. Il suo romanzo di esordio, Educazione siberiana (2009), offre una narrazione fortemente identificata con il racconto di una nazione (la Russia), di un territorio (la Transnistria) e di una comunità (gli Urka siberiani). L’incontro è organizzato con il sostegno del Consorzio per lo Sviluppo del Polo Universitario di Gorizia.
 
“Si tratta di un format didattico innovativo e coinvolgente – spiegano Francesco Pitassio, Michela C. Mason e Luca Brusati dell’Università di Udine, organizzatori dell’evento -. L’idea è quella di catalizzare l’attenzione proponendo una valida alternativa alla tradizionale lezione frontale cadenzata dalle slides di powerpoint. Un’occasione unica, rivolta a studenti e cittadinanza, per riflettere insieme sulle possibilità di raccontare l’identità dei luoghi, rivelarne le peculiarità, valorizzarne le potenzialità”.
 
La crescente rilevanza delle agenzie di intermediazione tra produttori di contenuti mediatici e territori regionali (Film Commission e fondi per l’audiovisivo) e la progressiva scoperta del territorio italiano ed europeo nel cinema e nella produzione televisiva degli ultimi decenni hanno offerto una visibilità inedita a luoghi, comunità e patrimoni a lungo trascurati. Tra gli altri, il territorio del Friuli Venezia Giulia è apparso sugli schermi nazionali e internazionali ed è stato largamente ritratto e promosso, grazie all’operosità della Fvg Film Commission: la malia dello spazio urbano di Trieste in La sconosciuta (G. Tornatore, 2006), o la sua realtà operaia in Tartarughe sul dorso (S. Pasetto, 2004), l’asperità del paesaggio della Carnia in La ragazza del lago (A. Molaioli, 2007), il bacino del Tagliamento in Come Dio comanda (G. Salvatores, 2008) o Rumore bianco (A. Fasulo, 2008) sono solo alcuni dei molti esempi di rivelazione di luoghi, costumi, identità a occhi vicini e lontani.

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